
Se, tra gli avventori del Thriller Café, c’è qualche appassionato di arte, oggi è la sua giornata. Parliamo infatti di un romanzo che ha molto a che fare con la pittura del Cinquecento e del Seicento e con il mercato di queste opere. Si tratta di “Ritratto di donna sconosciuta”, dello scrittore americano Daniel Silva che esce per HarperCollins con la traduzione di Seba Pezzani. Daniel Silva è soprattutto noto per il suo celebre personaggio di Gabriel Allon, Direttore dei Servizi segreti israeliani e restauratore d’arte a tempo perso. L’arte fa quindi sempre parte del bagaglio di Silva, ma in questo caso rappresenta proprio il tessuto portante della vicenda.
Per Gabriel è arrivato il momento della pensione da agente segreto e decide di trasferirsi a Venezia, dove vorrebbe dedicarsi unicamente alla sua passione del restauro, come collaboratore della moglie Chiara che nella sua città di origine ha aperto una società che realizza proprio restauri di opere d’arte. Ma la sua tranquillità è turbata da una richiesta di aiuto del suo amico Julian Isherwood, gestore di una delle principali gallerie d’arte di Londra, che è alle prese con un problema legato a un quadro molto famoso che ha appena venduto a un noto mercante americano. L’autenticità di questa opera, che si chiama come il titolo del romanzo “Ritratto di donna sconosciuta”, è messa infatti seriamente in discussione da una lettera che Julian ha ricevuto da una misteriosa donna francese.
Valerie Bérrangar, così si chiama la donna, sostiene di essere in possesso dell’originale del ritratto che Isherwood ha venduto, che sarebbe quindi un falso. Non solo, ma subito dopo aver spedito la lettera, la stessa Bérrangar muore in circostanze misteriose e Julian Isherwood viene aggredito. Ecco allora che Gabriel Allon è costretto, almeno in parte, a rivestire i panni dell’agente segreto e mettersi in moto per cercare di risolvere l’enigma. Ne uscirà un’avventura intricata e appassionante in giro per il mondo, nella quale il nostro protagonista avrà modo di mettersi in luce.
“Ritratto di donna sconosciuta” è una spy story nel solco delle altre opere di Silva, che giunge con quest’ultimo al venticinquesimo romanzo. Le sue opere sono sempre in cima alle classifiche dei libri più venduti negli Stati Uniti e non a caso il New York Times lo ha spesso paragonato a Ian Fleming, perché in effetti Gabriel Allon ha qualcosa di James Bond. Il modo nel quale si districa tra le organizzazioni malavitose, le spie doppiogiochiste e, in ultimo, ma non per minore importanza, le giovani belle ragazze, ricorda da vicino il notissimo personaggio britannico.
Lo scenario nel quale si svolge quest’opera è il mondo intero, che Allon percorre in lungo e in largo tra voli in prima classe, traversate in barca a vela, viaggi su automobili di lusso o su macinini da quattro soldi. L’Italia però, ha un ruolo privilegiato sia perché Allon si trasferisce a Venezia, sia perché il mercato dell’arte ha in Italia un punto di interesse obbligato. L’Italia non così come è, ma così come appare agli occhi di un americano che indubbiamente la ama e questo è sicuramente un aspetto interessante, anche perché Silva riesce abbastanza ad abbandonare gli stereotipi che riguardano il nostro Paese.
La scrittura è raffinata, ma la tempo stesso molto scorrevole e senza pesantezza e la trama infarcita di colpi di scena è ben costruita. Si ritrovano alcuni personaggi che sono già stati protagonisti in altri romanzi di Silva, ma senza pregiudicare l’originalità di quest’opera che si fa apprezzare e cattura anche per il tema molto affascinante. In ultimo, da non sottovalutare, la nota finale che Silva scrive per approfondire il tema trattato nel romanzo, dalla quale (sapete che sono un cultore di queste postfazioni e prima o poi finirò per dedicar loro uno scritto) si evince che gran parte di quanto immaginato nel romanzo trae spunto da fatti realmente accaduti. Credo che anche per voi costituirà l’ennesima prova del famoso detto che la realtà supera la fantasia.
- Editore: HarperCollins Italia
- Autore: Daniel Silva , Seba Pezzani