Nel cerchio del male - Alex Cross

«Voglio che Cross e Sampson e tutti quelli che li hanno aiutati a incastrarmi vedano il mio corpo che sussulta sulla sedia, il fumo che mi esce dalla testa e le ustioni provocate dalla scarica da duemila volt con cui stanno per mettere fine alla mia vita, la vita di un povero innocente.»

Sono queste le parole con cui si congeda dalla vita Mikey Edgerton, considerato da tutti il “killer delle cravatte” che, finalmente, Cross e i suoi erano riusciti a sbattere in galera.

Prende così l’avvio Nel cerchio del male, un thriller mozzafiato dalla trama decisamente intrigante. Il nostro Alex Cross, infatti, verrà messo sotto pressione da una serie di episodi che lo sconvolgeranno nel profondo. Subito dopo l’esecuzione di Edgerton, una donna viene trovata strangolata con una cravatta di lusso, sulla poltrona di un appartamento a Washington. Già quest’episodio ha dell’assurdo perché il killer delle cravatte è appena morto sotto i suoi occhi, ma i colpi di scena non sono finiti perché sul cadavere viene ritrovato un biglietto, firmato M, con un messaggio proprio per Cross.

La vita del “nostro” viene scombussolata anche da un altro evento: Forbes, un suo ex collega dalla reputazione specchiata, è attualmente in carcere accusato, a detta sua, ingiustamente.

Forbes prese la cornetta dalla sua parte del divisorio.

«Grazie di essere venuto. Alex.»

«È il minimo che potessi fare.»

«Sono innocente.»

«Ho visto che ti sei dichiarato non colpevole.»

«Sì, ma non perché me l’ha suggerito il mio avvocato, Alex» replicò. «Mi hanno incastrato.»

Nel frattempo, altri brutali omicidi si susseguono e tutti sembrano emulare vecchi cold case di cui si erano occupati Cross e i suoi…

Chi cerca di “far saltare i nervi” al nostro detective? Chi è M? Chi lo odia a tal punto da andarlo a colpire proprio lì dove risiedono i suoi affetti più cari, cioè la famiglia?

Con Nel cerchio del male, James Patterson continua la fortunata serie di Alex Cross. I cliché sono sempre più o meno gli stessi: il bravo detective contro i cattivi e spregiudicati assassini e la famiglia, unica ancora di salvezza per il nostro poliziotto.

Ma qui c’è molto di più: la trama è piuttosto intrigante, il ritmo è incalzante e non lascia tregua a noi lettori se non durante i “siparietti” familiari.

La capacità di Patterson sta anche nel non inserire mai nulla a caso perché, a lettura ultimata, i conti tornano sempre.

Lo stile di scrittura è molto semplice e quasi calibrato per essere di larga divulgazione e per raggiungere tutti, insomma.

Occorre dire che Alex Cross non dimostra affatto i suoi anni, infatti la sua prima apparizione è datata 1993. La bravura di James Patterson sta quindi proprio nel non fargli mai perdere lo smalto e nel “cucirgli addosso” avventure sempre attuali che intrigano, affascinano e coinvolgono. Gli anni passano, nonna Nana è ormai novantenne, i figli crescono e, buon sangue non mente, eccellono in ogni loro attività.

Quest’ultimo romanzo dell’autore statunitense è, a mio avviso, uno dei migliori della serie perché è riuscito a incollarmi alle pagine e quasi a togliermi il fiato per poi lasciarmi, come molti bravi sanno fare, davanti a un finale aperto.

Quindi, alla prossima Cross!

Consigliato.

James Patterson (Newburgh, 22 marzo 1947) è considerato uno dei più importanti autori di thriller del nostro tempo. È noto in particolar modo per le serie di Alex Cross, Le donne del club omicidi, Maximum Ride, Michael Bennett, Daniel X, Witch & Wizard, NYPD Red e la serie Private. Scrive anche, spesso, in collaborazione con altri autori. Ha raggiunto la fama internazionale soprattutto a partire dal 1993 con la pubblicazione di Ricorda Maggie Rose, che ha dato il via alla fortunata serie di Alex Cross. Nella sua carriera ha venduto oltre 400 milioni di copie.

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Nel cerchio del male
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Nel cerchio del male
  • Patterson, James (Autore)