Il regista di inganni – James Patterson

Il regista di inganni – James Patterson

Serie: Alex Cross
Giuseppe Pastore
Protocollato il 1 Febbraio 2011 da Giuseppe Pastore con
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Il regista di inganni” è il titolo del nuovo romanzo di James Patterson in uscita per Longanesi con traduzione di Valentina Guani. Si tratta del tredicesimo capitolo della serie di Alex Cross, con l’ex detective ancora una volta alle prese con la sua nemesi Kyle Craig, alias Mastermind.

Due psicopatici in scena, un solo spettatore designato: Alex Cross. Il palcoscenico è la città, e il copione è scritto col sangue.

A Washington DC, la morte è diventata spettacolo. Il nuovo killer che terrorizza la città filma le proprie vittime mentre le tortura, costruendo una sorta di “arte dell’orrore” da condividere con il pubblico. L’assassino si firma come “Il regista” e la sua ossessione non è solo la crudeltà, ma anche l’attenzione mediatica.

Ma mentre Cross si rimette in gioco dopo aver lasciato l’FBI, e tenta faticosamente di costruirsi una nuova stabilità accanto alla detective Brianna Stone, il passato bussa alla porta con un ghigno feroce: Kyle Craig, il Mastermind, è evaso. Dopo anni in isolamento, è pronto a recitare di nuovo. E ha in mente un ruolo speciale per il suo vecchio amico Alex.

Patterson riporta in scena il suo villain più temuto, Kyle Craig, affiancandolo a una nuova coppia di killer che incarnano il lato più spettacolare del crimine moderno: narcisismo, teatralità e brutalità. La struttura narrativa alterna due binari: da un lato gli efferati omicidi “da palcoscenico”, dall’altro l’oscura vendetta del Mastermind, che ha messo in piedi un inganno che si svela solo nel finale.

La scrittura è, come da copione, veloce e cinematografica: capitoli brevissimi, dialoghi serrati, cliffhanger continui. Un ritmo pensato per lettori affezionati alla serie, più che per chi cerca realismo investigativo o introspezione.

Il romanzo, pur efficace nella costruzione del pathos, mostra qualche segno di stanchezza narrativa, per esempio nella superficialità con cui viene presentata Bri, nuovo interesse sentimentale di Cross, e la ripetitività di alcuni temi familiari. Anche l’assenza quasi totale di Nana Mama e dei figli toglie calore al contesto emotivo del protagonista, lasciando spazio solo all’adrenalina.

Il rapporto con Kyle Craig, però, resta uno degli snodi migliori dell’intera saga: una rivalità personale, profonda e ambigua, che promette nuovi sviluppi nei romanzi successivi.

Il regista di inganni è un thriller godibile, serrato, ma non tra i migliori della serie. Funziona quando si concentra sul confronto tra Cross e il Mastermind, ma perde forza quando si affida a cliché narrativi già visti. Patterson sa ancora scrivere libri che si divorano in una notte, ma qui la tensione è più costruita che sentita.

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