Torto marcio di Alessandro RobecchiSellerio ha portato in libreria Torto marcio, nuovo noir di Alessandro Robecchi, che è già stato salutato dalla critica come il suo titolo migliore. C’è quindi grande curiosità per questo romanzo dell’autore milanese anche qui a Thriller Café, visto che il precedente Di rabbia e di vento, pubblicato nel 2016, ci aveva decisamente convinto.

In Torto marcio Alessandro Robecchi perfeziona ancora di più la già oliata macchina della sua scrittura, che impiega le opere di genere su due livelli, quello dell’intrattenimento e del piacere della lettura e quello dell’impiego di determinate storie per riflettere sulla società e sulla storia contemporanea.

Riflessione che non è mai stata tanto cupa e disperata come in Torto marcio, che rievoca passati spettri degli anni di piombo innestati sullo scenario fin troppo attuale dei quartieri milanesi della zona intorno a San Siro, ormai in preda al degrado.
L’umorismo tipico di questo scrittore diventa per l’occasione ancora più amaro del solito e sembra non esserci spiraglio per speranza e possibilità di vivere in una società migliore.
Cerchiamo di svelare alcuni elementi della trama di Torto marcio.

La zona di San Siro a Milano pare periferia eppure è vicina al centro. Su tutti, dai cittadini costretti a barricarsi in casa agli occupanti irregolari, dagli spacciatori ai ladri fino agli abusivi, su tutti regna la povertà, una povertà che umilia e porta le persone a non avere più alcuna fiducia nelle istituzioni.

Al posto dello Stato troviamo quindi un governo provvisorio, fatto di traffici più o meno leciti, piccoli stratagemmi di sopravvivenza quotidiana e l’eterna arte di arrangiarsi. E dove non c’è più fiducia nello stato trova spesso terreno fertile la rivolta contro di esso e contro chi rappresenta gli interessi del capitale.

Quando un imprenditore molto ricco viene e dalla vita apparentemente priva di problemi viene rinvenuto cadavere, ucciso da due colpi di pistola e con un sasso bianco appoggiato sul corpo, le forze dell’ordine rimangono particolarmente colpite sia dal modello di arma impiegato, appartenente a epoche passate e considerate chiuse, sia dalla presenza della pietra. E quando poco dopo altre due persone, appartenenti alla stessa classe sociale dell’imprenditore, vengono fatte fuori allo stesso modo la faccenda diventa allarme nazionale.

Il ministro reagisce organizzando una squadra di burocrati per combattere “il ritorno del terrorismo” ma la reale squadra che si occupa delle indagini cerca di evitare la luce dei riflettori e preferisce agire in modo più anonimo.
Ghezzi e Carella, pur avendo caratteri e md ben diversi, sono due poliziotti accomunati dalla ricerca della verità e la loro indagine incrocerà ben presto quella di Carlo Monterossi.

Il noto autore di un programma televisivo trash è infatti sulle tracce di un prezioso anello rubato e insieme al suo amico detective Oscar Falcone si imbatte nel “caso dei sassi”: in una Milano dai contrasti e dai divari sempre più profondi, la verità potrebbe essere un’altra e nulla è mai quel che sembra.

Torto marcio è il quarto noir di Alessandro Robecchi, preceduto da Di rabbia e di vento (2016), Dove sei stanotte (2015) e Questa non è una canzone d’amore (2014), tutti pubblicati da Sellerio.