Camilla Lackberg: La principessa di ghiaccioRecensiamo oggi su ThrillerCafé il primo romanzo di Camilla Lackberg, La principessa di ghiaccio, già best seller a un solo mese dall’uscita in libreria.

Titolo: La principessa di ghiaccio
Autore: Camilla Läckberg
Editore: Marsilio
Anno di pubblicazione: 2010
Traduttore: Laura Cangemi
Pagine: 458

Trama in sintesi :
Erica Falck torna nella casa dei genitori a Fjällbacka, una località turistica sulla costa occidentale della Svezia che, come sempre d’inverno, sembra immersa nella quiete. Ma la scoperta dell’apparente suicidio della sua amica d’infanzia, Alexandra, trovata morta con i polsi tagliati e immersa nel ghiaccio nella vasca da bagno, scuote la calma invernale nel paese e convince Erica, scrittrice, a indagare per verificare i suoi sospetti sul suicidio.
In questa indagine viene aiutata da un amico d’infanzia, il poliziotto Patrick Hedström, un’indagine condotta con tenacia, che porterà alla luce altri delitti e misteri, passati e presenti, in un groviglio apparentemente incomprensibile, che verrà pian piano sciolto dalla perseveranza di Erica e del poliziotto.

Questo romanzo, 120.000 copie vendute in appena un mese dall’uscita, porta a pensare che si ripeta il caso eccezionale del successo editoriale di Stieg Larsson. E i giornali già presentano Camilla Läckberg con definizioni del genere “L’erede di Larsson” . Il rapporto con Larsson si può accettare per la sapiente ambientazione che rappresenta uno degli aspetti importanti nell’opera dei due scrittori. Infatti nella “Principessa di ghiaccio” si apprezzano gli elementi naturali che caratterizzano il paesaggio invernale svedese, tocchi leggeri di esterno, la natura, il freddo, la pioggia, la neve. E non solo. Anche l’ambientazione del paese, che sembra così quieto ma copre, sotto la facciata dei buoni rapporti reciproci, un vespaio di sentimenti contradditori, di violenze nascoste, di odi annosi è un tocco imprescindibile per lo svolgimento della narrazione.
La trama del romanzo, così supportata si svolge, pur essendo complessa, con perfetta credibilità e con svolte narrative sorprendenti che rimescolano le vicende, riuscendo a tenere in sospeso la storia fino alla sua legittima conclusione. Grande abilità, dunque. E personaggi ben delineati, credibili, complessi. L’unico protagonista forse troppo macchiettistico è quello del commissario Mellberg, ma nel complesso si può perdonare l’aver calcato un po’ la penna su un unico personaggio.
La scrittura è lineare, scorrevole e nello stesso tempo non banale. Aspettiamo quindi con curiosità la seconda prova di Camilla Läckberg.

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Libri della serie "I delitti di Fjallbäcka"