Caro avventore del Thriller Café, giungiamo in tuo soccorso se sei in ritardo coi regali natalizi.
La nostra redazione ha selezionato una serie di libri giusti giusti per un Natale nel segno della suspense, dell’enigma e soprattutto delle buone letture.
Scorri la nostra lista (in nessun ordine particolare) e se proprio non trovi il dono giusto passa al bancone, c’è sempre un cocktail giallo, nero e rosso sangue offerto dal Barman.
Pizzica amara – Gabriella Genisi
Nella sua recensione Rossella Lazzari scrive: “Con incedere lento, ma diretto e sicuro, Gabriella Genisi intreccia le maglie di un’indagine a tutto tondo che conduce il lettore in un abisso di dolore, malvagità, perversione e tesse una tela che, implacabile, si stringe attorno ai responsabili. Anche per chi indaga, però, diventa difficile sottrarsi alla deflagrazione.”
Bull Mountain – Brian Panowich
Selezionato da Gian Mario Mollar, che nella recensione scrive: “Non vi consiglio di leggere Bull Mountain. Vi consiglio, piuttosto, di rileggerlo. Ad una prima lettura, infatti, correrete tra le pagine, travolti dal ritmo della narrazione. Con la seconda, invece, riuscirete a gustare appieno la secchezza tagliente dei dialoghi e la potenza delle descrizioni, siederete sulla pergola di una baracca guardando le nuvole dal di sopra.”
L’uranio di Mussolini – Franco Forte e Vincenzo Vizzini
Qui la recensione di Alessandro Cirillo che dice: “Tra i punti di forza del romanzo, oltre all’intricato intreccio della trama che si sviluppa intorno alla morte di Borgia, ci sono le descrizioni delle ambientazioni. Ragusa è l’indiscussa protagonista, città forse non tra le più conosciute in Italia ma dalla storia antica.”
- Editore: Mondadori
- Autore: Franco Forte , Vincenzo Vizzini
Tutto ciò che muore – John Connolly
Scelto da Elisa Contessotto che nella recensione scrive: “Con uno stile graffiante, violentissimo, ma mai crudo, Connolly ci prende la mano e ci fa toccare il male. Nel farlo ci fa riflettere, ci fa pensare ai tanti equilibri che si intrecciano in una società complessa e corrotta, fatta di persone – tutti quanti, – complessi e corrotti.”
- Editore: Time Crime
- Autore: John Connolly , Andrea Salamoni
La Carne – Cristò
Scelto da Leonardo Dragoni. Dalla quarta di copertina: “Un medico si confronta con strani fenomeni mentre sua moglie sogna una voce. Un uomo anziano racconta il mondo com’era, ma soprattutto come è diventato: la stasi, l’immobilità, un evento che ha bloccato e sospeso ogni cosa, anche la separazione tra vita e morte.”
Un requiem tedesco – Philip Kerr
Qui la recensione di Damiano Verda che dice: “… è proprio il rifiuto ostinato di piegarsi all’ineluttabilità degli eventi che ci coinvolge, sempre più, in una vicenda che non ha forse una vera e propria destinazione, ma è impregnata dell’emozione del viaggio.”
- Kerr, Philip (Autore)
Intervista col vampiro – Anne Rice
Scelto da Claudio Mattia Serafin, in memoria della grande scrittrice scomparsa in questi giorni.
Il grande libro dei gialli di Natale – AA.VV.
Segnalato da Monica Bartolini per la varietà degli autori e di sfumature di noir.
Dead end blues – Hugues Pagan
Di questo romanzo Marina Belli dice: “Noir duro e metafisico, è la ballata di un uomo senza nome, la cronaca estrema e lucida di uno che non ha più niente da perdere se non la voce: il timbro opaco, il ritmo irrimediabile di un blues metropolitano. Eccellente polar, ottima scelta per chi ama Izzo e la musica blues.”
- Pagan, Hugues (Autore)
Muori per me – Elisabetta Cametti
Segnalato da Luisa Ferrero; nella recensione di Francesca Mancini leggiamo: “È un libro dal quale non si può (e non si vuole) staccarsi, le cinquecento pagine volano in un crescendo adrenalinico assolutamente imprevedibile fino all’ultima frase.”
Cara Rose Gold – Stephanie Wrobel
Di questo romanzo Giuliano Muzio ha scritto: “Il romanzo, ambientato in una cupa e profonda provincia americana […] ha anche il merito si sollevare il velo su una sindrome molto poco conosciuta che si chiama “Sindrome di Münchhausen per procura” […] e quello di affrontare il tema dell’amore malato e diabolico di una complessa relazione mentale e sentimentale tra madre e figlia, rovistando nei meandri paludosi della maternità e dell’affettività.
Il predatore di anime – Vito Franchini
Consigliato da Alessia Sorgato, che scrive: “Nell’incalzare delle storie delle clienti di Nardo, donne braccate da stalker di ogni tipo, a dimostrazione che questo è un reato molto “democratico” e non fa differenze di età o estrazione sociale, e nella fascinazione che lui esercita sulla poliziotta, Franchini cuce una trama senza un attimo di sosta, che tiene a fiato corto sino all’ultima riga ove, per fortuna, ci regala l’aspettativa per una nuova puntata.”
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