La stanza di ossidiana di Douglas Preston e Lincoln ChildRitmi serrati per Rizzoli che con La stanza di ossidiana ci propone una nuova avventura del ciclo di Pendergast a pochi mesi di distanza da quel La costa cremisi, sempre firmato da Douglas Preston e Lincoln Child.
Avevamo lasciato uno dei nostri agenti FBI preferiti alle prese con rituali demoniaci e malefiche presenze e lo ritroviamo ora in un titolo che ci porterà a spasso per il mondo, da New York alla Mauritania, dalla Namibia al Botswana.

“Ritroviamo” è termine poco adatto, visto che La stanza di ossidiana si apre nella peggiore delle maniere: l’agente speciale Aloysius Pendergast è scomparso, svanito nel nulla, non ci sono tracce del suo copro e ben poche speranze di ritrovarlo in futuro.
Spazio quindi agli altri personaggi della serie, in particolare Proctor, Constance e qualcuno che torna dal passato.

Pubblicato in originale nel 2016 con il titolo di The Obsidian Chamber, La stanza di ossidiana è il sedicesimo volume appartenente alla serie di Pendergast, che costituisce la punta di diamante della produzione della coppia Lincoln e Child: eccovi di seguito alcuni elementi della trama.

La scomparsa dell’agente speciale Pendergast ha lasciato i suoi due principali collaboratori, l’assistente Constance Greene e la guardia del corpo Proctor, nello sconforto più totale. Rifugiatisi nella gloriosa e splendida residenza di famiglia, la Baux Arts Mansion all’891 di Riverside Drive in New York, i due perdono sempre più la speranza di ritrovare l’amico e datore di lavoro, e per Constance il dolore è doppio in quanto la perdita è arrivata dopo che Pendergast ha rifiutato la dichiarazione d’amore che lei gli ha fatto.

Ma i due non hanno molto tempo per perdersi nella depressione: un’ombra minacciosa è in agguato e Proctor, convinto che Constance sia stata sequestrata, si getta all’inseguimento in una lunga caccia che lo porta fino in Namibia. Lì i misteriosi rapitori piratano il computer del suo SUV, abbandonandolo nel deserto del Kalahari.

Nel frattempo il fratello malvagio e omicida di Pendergast, Diogenes, si riavvicina a Constance, le dichiara il suo amore e, affermando di essersi ravveduto e riabilitato, riesce a vincere le sue riluttanze e la convince a seguirlo nella località paradisiaca di Halcyon Key, in Florida.

La situazione sembra completamente compromessa, con Proctor fuori gioco e Constance ammaliata dalle promesse di Diogenes, ma nulla è ancora perduto, anche perché qualcuno è pronto a far ritorno e a rimettersi azione.

Come altri romanzi di questa serie, anche La stanza di ossidiana richiede al lettore una certa conoscenza dell’universo di Pendergast e un po’ di pazienza nei confronti di alcuni buchi logici e frettolosità della trama, ma saprà ripagare questa disposizione con un’avventura caratterizzata dal gran ritmo e da squarci di immaginazione macabra.

Bio-bibliografia italiana di Lincoln e Child

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