Non so se qualcuno degli avventori del Thriller Cafè si sia mai chiesto cosa succederebbe se un Papa nominasse come Segretaria di Stato del Vaticano una donna. Chi fosse curioso in proposito, può leggersi l’ultimo bel romanzo di Glenn Cooper: “La verità di Maria”, appena pubblicato da Editrice Nord (traduzione di Barbara Ronca), nel quale il Papa appena nominato Giovanni XXIV fa proprio questa scelta. La scelta, come prevedibile, determina un notevole subbuglio negli ambienti vaticani, in particolare nelle cerchie più conservatrici. Si scatenano quindi una serie di intrighi cardinalizi, nella cui descrizione Glenn Cooper è maestro, tutti tesi a costringere Elisabetta Celestino, la neo-Segretaria, a dimettersi. Ma come se non bastasse, la gerarchia vaticana ha anche un’altra inchiesta da affrontare, il ritrovamento di una iscrizione funebre del I secolo d.C. che rivela un fatto tanto importante quanto scomodo per la Chiesa, scatenando furti e delitti a ripetizione. Meno male che in soccorso di Giovanni XXIV accorre Cal Donovan, l’investigatore che Cooper ha già fatto comparire in diversi altri romanzi. Donovan, professore di Archeologia biblica ad Harvard, ha un talento particolare per le indagini e grazie al suo aiuto, si arriverà alla soluzione dell’enigma.

Cooper ci consegna un bellissimo intrigo, costruito alla perfezione. Ci sono tre storie che si intrecciano tra loro: i fatti storici cui fa riferimento il papiro ritrovato, i tentativi di screditare la Segretaria e i delitti legati al documento rinvenuto. Cooper li alterna in modo abile e scorrevole, senza far perdere il filo al lettore, anzi, facendo in modo che le tre vicende si alimentino a vicenda. I fatti storici narrati partono da un nucleo di verità: l’esistenza dei cosiddetti vangeli gnostici e la storia di Maria Maddalena, cui si attribuisce un vangelo apocrifo dai contenuti non del tutto chiari. D’altra parte è la vita stessa di Maria Maddalena ad avere diverse aree di mistero. Cooper si inserisce molto bene in questi “spazi” e propone una sua ipotesi suggestiva, molto intrigante e, fatemi dire, moderna.

I due temi di fondo del romanzo, che sono due facce della stessa medaglia, sono, da un lato il rinnovamento della Chiesa (che Cooper aveva già ampiamente trattato nel suo precedente “Un nuovo Papa”), dall’altro le questioni di genere. Sul primo punto, chi ha dimestichezza con Cal Donovan, sa che il professore è assolutamente inserito nella corrente progressista della Chiesa e si batte strenuamente per un suo profondo rinnovamento. Lo fa ovviamente con il dovuto distacco che si richiede a un professore di Harvard, peraltro noto bevitore e donnaiolo, ma è pur sempre un grande amico del Papa Giovanni XXIV, che dell’ala “liberal” del Vaticano è uno dei principali esponenti. Cooper ci mostra un Vaticano molto diviso su questo punto, perennemente in lotta tra chi vuole trasformare e chi vuole conservare (anche se si nota ampiamente tra le righe che all’autore sono più simpatici i primi).

L’altro tema, che ormai è saldamente radicato nell’immaginario degli scrittori americani dopo il MeToo, è la denuncia delle discriminazioni di genere. Al di là dell’episodio più eclatante della donna a capo della Segreteria di Stato, sono molteplici i momenti nei quali Cooper affronta il tema e, eccezion fatta per Donovan, si può dire che tutti i protagonisti positivi della storia sono donne, mentre agli uomini sono riservati i ruoli peggiori. Donne che riescono quasi sempre a solidarizzare tra loro creando gruppi compatti, che sono spesso rappresentate come brillanti leader a capo di aziende, organizzazioni o altro, mentre gli uomini sono per lo più individualisti, solitari, meschini e problematici. Ma Cooper ha il merito di non scadere nel caricaturale, ma di mettere in evidenza con descrizioni argute e sottili quanta cultura patriarcale (per usare un termine tristemente di moda) esista ancora nel mondo. Insomma, in attesa di vedere veramente una donna scalare le gerarchie vaticane, potete fare un esercizio di fantasia con questo piacevole romanzo che si legge tutto di un fiato. Sognare non costa nulla.

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La verità di Maria
1.020 Recensioni
La verità di Maria
  • Cooper, Glenn (Autore)

Articolo protocollato da Giuliano Muzio

Sono un fisico nato nel 1968 che lavora in un centro di ricerca. Fin da piccolo lettore compulsivo di tante cose, con una passione particolare per il giallo, il noir e il poliziesco, che vedo anche al cinema e in tv in serie e film. Quando non lavoro e non leggo mi piace giocare a scacchi e fare attività sportiva. Quando l'età me lo permetteva giocavo a pallanuoto, ora nuoto e cammino in montagna. Vizio più difficile da estirpare: la buona cucina e il buon vino. Sogno nel cassetto un po' egoista: trasmettere ai figli le mie passioni.

Giuliano Muzio ha scritto 127 articoli:

Libri della serie "Le avventure di Cal Donovan"

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