Riportare in vita Don Vito Corleone senza far rimpiangere le atmosfere create da Mario Puzo: certo non impresa semplice quella che si prefigge La famiglia Corleone di Ed Falco, romanzo appena uscito per i tipi di Sonzogno e nato da estratti di sceneggiature dello stesso Puzo.
In questo prequel a Il Padrino, Don Vito ritorna in scena nella New York del 1933 dove le gang criminali della città, che hanno prosperato all’epoca della Grande Depressione, sono coinvolte in una guerra per il controllo degli affari dopo la fine del Proibizionismo. Per il Padrino nulla è più importante del futuro della propria famiglia, e di Sonny in particolare, suo figlio maggiore. Vito vorrebbe che diventasse un onesto uomo d’affari, ma il ragazzo – 17 anni, irrequieto e impaziente – vuole altro: seguire le orme del padre e diventare parte del vero business di famiglia.

In America La famiglia Corleone è stato accolto con giudizi discordanti ma comunque migliori rispetto ai precedenti tentativi di Mark Winegardner di riprendere la saga di Puzo, The Godfather Returns e The Godfather’s Revenge. Cosa ne penseranno lettori italiani è difficile ipotizzarlo: il paragone è scomodo, e tuttavia obbligatorio. A naso credo si tratti di un’opera onesta o poco più. Se qualcuno vorrà però dare un’opinione più circostanziata, saremo felici di leggerla.

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Articolo protocollato da Giuseppe Pastore

Da sempre lettore accanito, Giuseppe Pastore si diletta anche a scrivere e ha pubblicato alcuni racconti su antologie e riviste e ottenuto vittorie e piazzamenti in numerosi concorsi letterari. E' autore (assieme a S. Valbonesi) del saggio "In due si uccide meglio", dedicato ai serial killer in coppia. Dal 2008 gestisce il ThrillerCafé, il locale virtuale dedicato al thriller più noto del web.

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