L'ipnotista con Joona Linna

Vive a Stoccolma, ma il suo melodioso accento tradisce origini finlandesi. Ha profondi e magnetici occhi grigi, è bello, coraggioso, efficiente e non poco tormentato… Chi è? Ovviamente è Joona Linna, commissario della polizia criminale di Stoccolma, il protagonista della serie bestseller ideata da Lars Kepler, pseudonimo dei coniugi scrittori Alexander Ahndoril e Alexandra Coelho Ahndoril.

Ma facciamo un piccolo salto indietro nel tempo. 2009-2010, biennio prolifico per il thriller in Italia, che ci ha regalato successi come Il suggeritore di Carrisi, Il ladro di anime di Fitzek e La psichiatra di Dorn. A cavallo tra un anno e l’altro, fra i tanti thriller che occupano gli scaffali delle librerie, fa la sua comparsa anche L’ipnotista, thriller svedese che promette di rimpiazzare il compianto Stieg Larsson nel cuore degli appassionati di gialli nordici e infatti vende centinaia di migliaia di copie. Protagonista di questo thriller tanto acclamato quanto controverso è Joona Linna, commissario della polizia criminale, che dimostra la propria perizia e le proprie qualità d’investigatore e di uomo sin da subito, sin dal caso che coinvolge in prima persona il noto medico specializzato in ipnosi Erik Maria Bark e la sua famiglia. Da allora e fino ad oggi, all’incirca ogni uno-due anni, Joona Linna torna a regalare ai suoi tanti affezionati lettori un brivido, una botta di adrenalina e un nuovo viaggio nella crudeltà umana.

Per alcuni suoi modi di fare e per certi lati del suo carattere, Joona non è amato da tutti i suoi colleghi, ma gode di credito e rispetto pressoché unanime perché è dannatamente bravo. Non segue gli ordini dei superiori, conosce bene la psicologia criminale e se si fa un’idea su un caso la persegue finché non è sicuro di aver torto o di averci visto giusto… e quando – assai spesso – accade che abbia avuto ragione pretende che gli venga riconosciuta esplicitamente. Joona non esita ad infrangere le regole, ad appropriarsi a forza di casi non suoi, se pensa che la polizia non stia facendo tutto il possibile, che stia commettendo un errore o non stia vagliando tutte le piste… gli interessa proteggere le vittime, salvare delle vite e fermare gli assassini, a qualsiasi costo, anche se per questo dovrà pagare lui con il carcere, la libertà o persino la vita. Lui è così: fa ciò che va fatto, decide da solo ed agisce d’impulso, mentre indaga accade spesso che si sposti in auto a gran velocità per le strade dell’intera Svezia per raggiungere un luogo dove secondo lui sta accadendo qualcosa di cruciale. Segue le sue intuizioni, sempre e comunque, ed è pronto a pagarne le conseguenze. Ha familiarità con le armi, è addestrato, conosce le arti marziali e molte tecniche di combattimento, sa usare la forza e non esita a farlo quando serve. Nonostante apparentemente sia un personaggio tutto ad un pezzo, coraggioso, introverso ed enigmatico, Joona è in realtà profondamente umano, vero, fallibile con tutte le sue fragilità e le disavventure che deve affrontare. E lo si vede nei suoi rapporti con le vittime, con i bambini e con le donne. È ben lungi dall’essere l’eroe, il cavaliere senza macchia, anzi, non esita a sporcarsi le mani e rischiare il tutto per tutto se può salvare una vita.

Sul piano personale ha una storia oscura e travagliata che, purtroppo, deriva proprio dal suo lavoro. Quando lo incontriamo per la prima volta, Joona ha una ragazza, Disa, a cui tiene ma con cui non riesce a lasciarsi andare completamente. Le ragioni, lo scopriremo pian piano, sono da ricercarsi nel suo passato, nel suo precedente matrimonio con Summa, una donna che ha amato profondamente. Un matrimonio terminato, in modo anomalo e tragico, perché la famiglia di Joona era in grave pericolo per via di Jurek Walter, un astutissimo criminale che Joona aveva catturato dodici anni prima e che da allora è diventato il suo più temibile nemico. Dal matrimonio con Summa, la sua prima moglie, era nata una figlia, Lumi, che chi leggerà la serie avrà modo di conoscere. È stata per tanto tempo lontana dal padre, è diventata una giovane donna intelligente, indipendente e tenace, ma non condivide il lavoro di Joona, i rischi che corre e i suoi metodi.

Nella vita sentimentale di Joona ci sarà poi un’altra donna, Valeria De Castro, personaggio interessante che però si incontra parecchio in là nella serie.

Personaggi ricorrenti

Sono molti i personaggi comprimari e secondari che incontriamo accanto a Joona lungo gli otto libri che attualmente compongono la serie. I principali, imprescindibili, sono sicuramente:

  • Saga Bauer, agente speciale della SAPO (Polizia per la sicurezza interna, ovvero i Servizi segreti svedesi). La incontriamo a partire dal secondo romanzo della serie, L’esecutore. Ha l’aspetto di una principessina, una fatina delle fiabe, con i suoi capelli biondi e un viso angelico, che induce molti a sottovalutarla. In realtà è un agente specializzato tra i migliori della Sapo, nonché una donna forte, allenata e determinata. Dapprima collabora con Joona ad alcuni importanti casi, poi ne diventa grande amica e spalla nelle indagini più dure,. Diventa fondamentale quando Jurek Walter torna a far parlare di sé.
  • Erik Maria Bark: l’affascinante ipnotista che troviamo nel primo romanzo tornerà spesso anche in alcuni romanzi successivi. Oltre ad essere diventato amico di Joona, gli sarà utile in altri casi per la sua professione e specializzazione.
  • Anja Larsson: è la segretaria del reparto di polizia in cui lavora Joona che si serve della sua abilità e velocità nelle ricerche e spesso è proprio lei a fornire al commissario l’assist per l’intuizione risolutiva. Non si può dire che sia innamorata di Joona, ma di certo non è immune al suo fascino e non ha remore nel dimostrarglielo.
  • Nils «Ago» Åhlén: è il capo patologo di Stoccolma, vecchio amico di Joona e persona di sua completa fiducia.
  • Carlos Eliasson: capo della polizia criminale, se dapprima si dimostra incerto e titubante (quando non ostile) alle idee ed ai metodi di Joona, alla fine finisce per capitolare, assecondandolo e coprendolo (quando possibile) con le alte sfere.
  • Jurek Walter: è il peggior nemico di Joona. È considerato il serial killer più temibile della storia europea; è un uomo geniale e diabolico con una spiccata propensione alla menzogna, alla sopraffazione, alla violenza, all’indagine nelle tenebre degli altri. Da quando Joona l’ha catturato è rinchiuso in regime di isolamento nell’unità di massima sicurezza dell’ospedale psichiatrico Lowenstromska. Eppure, anche da lì, troverà il modo di far danni.

Libri con Joona Linna protagonista

Come detto, la prima apparizione di Joona è nel thriller L’ipnotista, in Italia pubblicato nel 2010 da Longanesi, come tutti gli altri capitoli della serie:

Qualche settimana fa sull’account Facebook di Lars Kepler è apparso un post che annuncia che la coppia di scrittori sta lavorando alla stesura del nono libro della serie, ma è ancora prematuro parlare di tempi per la pubblicazione. Ma cosa aspettarsi, stilisticamente parlando, da questa serie? I thriller di Kepler sono adrenalinici, tesi, veloci, duri. Lo stile stringato, l’uso dell’indicativo presente e le frasi brevi contribuiscono a tenere sempre altissima la tensione che arriva a livelli assurdi nelle scene più concitate. Tutto qui è freddo, asettico, glaciale, a cominciare dalle ambientazioni (neve, neve e ancora neve in ogni libro), eppure la tensione sempre al massimo e le frasi sibilline rendono l’atmosfera incandescente, riescono a creare scintille e, nei momenti di violenza massima, il cortocircuito è dietro l’angolo. Ricchi di colpi di scena, imprevisti e stravolgimenti, questi thriller tengono in equilibrio sia il lato dell’azione, sia l’aspetto psicologico e sociale. La mente umana è osservata speciale, così come la società civile, con particolare attenzione ai delitti contro le donne. Ma se c’è una caratteristica non trascurabile, anzi innegabile in questi romanzi è la loro grande, a volte eccessiva crudezza: Kepler non ci risparmia nulla, descrizioni minuziose di crimini efferatissimi, particolari e dettagli macabri qui vanno dati per presupposti, specie se nei paraggi c’è Jurek Walter. Di lui gli Ahndoril, in un’intervista al periodico letterario Il libraio, dicono: “Ci siamo praticamente inventati questo personaggio che porta al limite la malvagità, perché toglie tutto alle persone di cui vuole vendicarsi. È una malvagità molto umana, non metafisica, ma realistica, perché un uomo potrebbe davvero mettere in atto le azioni di Jurek Walter, un personaggio che sfrutta la sua intelligenza e la capacità di inserirsi nell’animo degli altri”. Da questo punto di vista quelli di Kepler non sono thriller “normali”, ordinari: la crudezza, la malvagità, la forza di certe scene cresce di libro in libro e quand’anche si pensi di essere arrivati al limite, si deve sapere che nel libro successivo l’asticella si alzerà ancora. Quest’escalation, tuttavia, ha un contro: il rischio è che tanta crudezza esplicita faccia risultare inverosimili o paradossali le storie, oltre a renderle indigeste ai lettori che non amano tanta violenza. Rischio calcolato o spregiudicatezza? Di sicuro il risultato paga, visto che, ad undici anni dal primo libro, la serie è ancora seguitissima ed attesa.

Joona Linna sullo schermo

Un personaggio così cinematografico come Joona Linna non poteva non arrivare anche sullo schermo. Nel 2012 è stato realizzato L’ipnotista, film tratto dal libro omonimo, per la regia di Lasse Hallstrom. Joona in questo film è stato interpretato da Tobias Zilliacus. Si è parlato, poi, di una serie di otto lungometraggi, di cui L’ipnotista avrebbe dovuto essere il primo, ma al momento non ci sono conferme in merito.

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1.551 Recensioni
L'ipnotista
  • Editore: TEA
  • Autore: Lars Kepler , Alessandro Bassini , Andrea Berardini

Articolo protocollato da Rossella Lazzari

Lettrice compulsiva e pressoché onnivora, una laurea in un cassetto, il sogno di lavorare nell'editoria e magari, un giorno, di pubblicare. Amo la musica, le serate tra amici, mangiare e bere bene, cantare, le lingue straniere, i film impegnati e cervellotici, il confronto, la condivisione e tutto ciò che è comunicazione.

Rossella Lazzari ha scritto 151 articoli: