il collezionistaL’incipit di oggi è dedicato a un romanzo poco conosciuto dai lettori, ma che è stato d’ispirazione per tanti scrittori di thriller psicologico. Purtroppo, la sua trama raccontata in prima persona da una mente distorta, ha dato spunti anche a un serial killer vero come Leonard Lake. Il titolo in questione è Il collezionista; l’autore: John Fowles.

Quando non era in collegio mi capitava di vederla quasi ogni giorno, perché la loro casa era proprio di fronte agli uffici del Comune. Tanto lei che la sorella più giovane uscivano molto, spesso in compagnia di giovanotti, che a me non piacevano, naturalmente. Nei momenti di libertà alzavo la testa dai conti e m’avvicinavo alla finestra a guardare la strada ghiacciata e talvolta la vedevo. Allora, la sera, scrivevo una X sul diario in cui registravo le mie osservazioni. Da principio una X e poi, quando seppi il suo nome, una M. Spesso la vedevo anche fuori. Una volta mentre facevo la coda nella biblioteca pubblica a Crossfield Street mi trovai proprio dietro di lei. Non si voltò neppure a guardarmi, ma io le fissavo la nuca e i capelli raccolti in una lunga treccia; una treccia chiara, soffice e fine come la seta fiammante dei bozzoli. I capelli erano tutti raccolti in quella treccia lunghissima che le arrivava fin quasi alla vita e lei la portava qualche volta davanti e qualche volta lungo il dorso. Talvolta anche annodata intorno al capo. Soltanto una volta, prima che fosse mia ospite, ebbi la fortuna di vederla con la treccia sciolta. Era tanto bella che mi mozzò il respiro. Una sirena.

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Articolo protocollato da Giuseppe Pastore

Da sempre lettore accanito, Giuseppe Pastore si diletta anche a scrivere e ha pubblicato alcuni racconti su antologie e riviste e ottenuto vittorie e piazzamenti in numerosi concorsi letterari. E' autore (assieme a S. Valbonesi) del saggio "In due si uccide meglio", dedicato ai serial killer in coppia. Dal 2008 gestisce il ThrillerCafé, il locale virtuale dedicato al thriller più noto del web.

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