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G. L. Barone torna sulle scene letterarie con una nuova serie thriller intitolata “I Tredici” e porta i lettori in un mondo di mistero, in cui il procuratore Lorenzo Fossati è chiamato a sventare una serie di delitti che sembrano collegati a un’inquietante minaccia proveniente dal cielo. Con la tensione che sale a ogni pagina, il lettore viene catapultato in un’avventura che si sviluppa tra Venezia, Monaco di Baviera e il resto d’Europa.

La trama si snoda tra le vie incantate di Venezia, dove due omicidi sconvolgono il mondo dello spettacolo. Il regista Dante Bertoletti, considerato un possibile vincitore del Festival del Cinema, viene trovato senza vita nel suo albergo. Poco dopo, anche lo sceneggiatore Steven Lucas viene ucciso sull’isola di Poveglia. Il procuratore Lorenzo Fossati viene incaricato di condurre le indagini su questi delitti inquietanti. Ciò che rende la situazione ancora più strana è il fatto che sembra esserci una connessione tra il film di Bertoletti e le circostanze delle morti.

Nel frattempo, a Monaco di Baviera, l’astrofisica Ileana Stoppani ha scoperto un asteroide interstellare chiamato Inesperado, che potrebbe essere sulla traiettoria di collisione con la Terra. Ma le cose prendono una piega ancora più straordinaria quando una gigantesca astronave appare nel cielo sopra il municipio di Monaco. Il mondo intero è in preda al panico e i governi adottano misure di emergenza come lockdown ed evacuazioni. Tutto sembra essere accaduto all’improvviso e il mistero si infittisce quando nessuno è autorizzato ad avvicinarsi alle astronavi.

Mentre gli eventi sembrano separati e apparentemente senza collegamenti, Fossati si rende conto che Bertoletti aveva anche previsto questa minaccia globale. Con l’aiuto dell’impetuosa giornalista Allegra Leone, il procuratore intraprende un pericoloso viaggio attraverso l’Europa alla ricerca della verità. In un mondo sconvolto e dominato dalla paura, la credibilità dei media mainstream è messa in discussione e chiunque sollevi dubbi sui cosiddetti Viaggiatori viene silenziato.

Estratto

Lilly si rigirò di nuovo lo smartphone tra le mani, ma era ancora senza campo. Senza pensarci troppo tornò indietro di un passo.
«Le incredibili immagini che state vedendo sono in diretta dalla piana di Giza» stava dicendo, dagli altoparlanti del telefono dell’uomo, la voce impostata di una giornalista.
A Lilly non interessava granché… ma non poteva chiedere il cellulare in prestito per chiamare Hansi mentre il tizio lo stava ancora usando… Così si avvicinò. Una parte del display era coperta dalla spalla della donna, ma l’altra parte era visibile. Non riuscì a capire cosa stessero guardando… Com’era possibile? Non lontano, accanto a un chiosco di souvenir, notò che attorno a un ragazzo, anche lui con il telefono in mano, si era formato un secondo capannello. Udì esclamazioni stupite in almeno tre lingue diverse.
Quando tornò con lo sguardo sulla coppia accanto a lei, il sangue le si gelò nelle vene. E non per quello che stava scorrendo sul display, ma perché, non lontano, dalla parte della chiesa di San Pietro, una Opel Adam gialla si era fermata sul ciglio della strada. Non era un’Adam gialla qualunque, era la sua Adam gialla, quella di cui aveva dimenticato le chiavi a casa… Ne scese un tale in abito scuro, camicia con il colletto slacciato e capelli biondissimi. Si guardava intorno come se cercasse qualcuno… Era lui? Come diavolo aveva fatto a trovarla?
Non ebbe il tempo di darsi una risposta, perché urla impaurite si impadronirono della piazza. Senza capire ciò che stava accadendo, Lilly vide un gruppo di venti o trenta persone fuggire di corsa e allontanarsi dal municipio. Un allarme risuonò lontano.
Con un gesto istintivo controllò di nuovo il proprio cellulare, ancora senza campo, poi tornò su quello della coppia a cui si era avvicinata. «Scene simili si stanno presentando in ogni parte del mond…» stava dicendo la giornalista. E in quell’istante il video si interruppe di colpo.
Un vento caldo cominciò a spirare da nord. Qualcosa vorticò nell’aria, e tutti, nessuno escluso, puntarono il naso verso il cielo, oltre la torre dell’orologio.
Com’è possibile?
Un oggetto gigantesco, dal colore cangiante tra il nero e il grigio, di forma vagamente circolare, era comparso dal nulla sotto le nuvole.

L’autore

G. L. Barone, nato a Varese nel 1974, ha conseguito una laurea in Giurisprudenza ed è un appassionato musicista che suona in un gruppo metal.

Conosciuto per i suoi romanzi che mescolano abilmente elementi storici, segreti e misteri, Barone ha pubblicato con Newton Compton La cospirazione degli Illuminati, Il sigillo dei tredici massoni, La chiave di Dante, I manoscritti perduti degli Illuminati, Codice Fenice saga, L’alchimista di Venezia, La pergamena dei segreti, Cospirazione Gonzaga e L’eredità degli Sforza.

È anche autore del romanzo Il falso Messia (AltreVoci), del serial ebook Il tesoro perduto dei templari, di uno dei racconti della raccolta Sette delitti sotto la neve e dell’ebook Reichland – L’aquila delle dodici stelle. I suoi libri sono tradotti in inglese, portoghese e spagnolo e sono venduti in oltre 20 Paesi. Il suo sito è www.glbarone.it.

Minaccia globale inaugura la serie I tredici, per i tipi di Indomitus Publishing; potete acquistarlo visitando il sito della casa editrice.

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Articolo protocollato da Giuseppe Pastore

Da sempre lettore accanito, Giuseppe Pastore si diletta anche a scrivere e ha pubblicato alcuni racconti su antologie e riviste e ottenuto vittorie e piazzamenti in numerosi concorsi letterari. E' autore (assieme a S. Valbonesi) del saggio "In due si uccide meglio", dedicato ai serial killer in coppia. Dal 2008 gestisce il ThrillerCafé, il locale virtuale dedicato al thriller più noto del web.

Giuseppe Pastore ha scritto 1637 articoli: