Liza-MarklundNata a Pålmark nel 1962, Liza Marklund è considerata la regina del giallo e thriller svedese ed è anche il secondo scrittore di quella nazione ad aver raggiunto la cima della classifica bestseller del New York Times. A questo successo si aggiungono gli strepitosi successi di pubblico e critica ottenuti grazie alla serie avente come protagonista la giornalista Annika Bengtzon.
La Bengtzon ricorda per alcuni versi la sua creatrice, che accanto alla carriera da romanziera affianca anche innumerevoli successi come giornalista, proprietaria di una casa editrice e ambasciatrice di pace per l’UNICEF.

L’amore di Liza Marklund per la scrittura risale all’adolescenza, durante la quale, costretta in un piccolo paese vicino al Circolo Polare Artico, provava a fuggire con la fantasia, scrivendo racconti. Da quelle prime esperienze la Marklund approda quindi al mondo del giornalismo e si occupa per una decina d’anni circa di cronaca nera, apprendistato ideale per dar vita in seguito ai suoi gialli.

Accanto al mestiere di giornalista questa autrice produce documentari televisivi che spesso trattano temi molto delicati quali la violenza domestica o le condizioni e la mancanza di diritti di bambini e donne. Si conferma quindi una tendenza di molti autori svedesi, tanto spietati e crudeli nei loro thriller quanto attivi nella società e schierati dalla parte dei deboli, basti come esempio Stieg Larsson e la sua vita.

Liza Marklund è anche co-proprietario di una casa editrice molto nota in Svezia, la Piratförlaget, che ha in catalogo, fra gli altri autori, anche Jo Nesbø.
E infine, prima di occuparci della sua carriera letteraria, è doveroso ricordare che da più di venti anni la Marklund è anche una nota e apprezzata editorialista, i cui pezzi non si limitano a una circolazione nazionale ma raggiungono anche importanti platee straniere quali Dagbladet Information, Financial Times e Welt.

Ma è con i romanzi della serie incentrata su Annika Bengtzon che questa scrittrice conosce fama mondiale, e il successo le arride fin dalla prima pubblicazione, quel Delitto a Stoccolma uscito in originale nel 1998 come Sprängaren e arrivato da noi molti anni dopo, nel 2012 per Marsilio.
Delitto a Stoccolma convince immediatamente il pubblico e gli esperti svedesi e si aggiudica rapidamente due premi molto importanti in patria: il Glasnyckel quale miglior giallo scandinavo del 1998 e il riconoscimento della Svenska Deckarakademin quale miglior esordio dell’anno.

Da quel punto di partenza la carriera della Marklund è tutta in discesa e costellata di successi sempre più notevoli, che la portano a essere conosciuta in tutto il mondo, vendere milioni di copie e vedere la sua creatura letteraria trasformarsi in un personaggi di una serie di film per la televisione.

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La serie di Annika Bengtzon consta ormai di dieci titoli, nove dei quali pubblicati in Italia da Marsilio che, diversamente dal suo consueto ottimo standard, non ha reso giustizia all’autrice svedese.
La casa editrice fondata a Padova non ha infatti pubblicato i romanzi nell’ordine originale, confondendo ancora di più una linea narrativa già complicata dal fatto che l’autrice ha scritto le varie indagini senza seguire cronologicamente la vita della sua protagonista.

Protagonista che, ricordiamolo, è il principale motivo del successo di questa serie. Annika Bengtzon è stata una delle prime protagoniste femminili del giallo svedese e ha vinto l’amore del pubblico con un azzeccato mix di personalità forte, concentratissima sul lavoro ma anche eternamente combattuta fra questo suo interesse e una vita sentimentale che risente della sua dedizione al giornalismo.

Oltre ai romanzi di questa serie, Liza Marklund ha anche firmato alcuni titoli a quattro mani con altri autori: due libri con Lotta Carpenter, altrettanti con Maria Eriksson e quel Cartoline di morte scritto insieme a James Patterson che l’ha consacrata definitivamente sulla scena mondiale.
Come detto, nel corso della carriera ha già venduto oltre 13 milioni di copie con traduzioni in circa 30 Paesi.
Alcune indagini di Annika Bengtzon sono state trasposte su grande e piccolo schermo, per un totale di sei film interpretati dall’attrice svedese Malin Crépin.

Sito ufficiale di Liza Marklund

Bibliografia italiana

Serie di Annika Bengtzon

Delitto a Stoccolma (Sprängaren, 1998 – Mondadori, 2001 e Marsilio, 2012)
Studio sex (1999 – Mondadori, 2002 e Marsilio 2014)
Fondazione Paradiso (Paradiset, 2000 – Marsilio, 2015)
I dodici sospetti (Prime Time, 2002 – Mondadori, 2004 e Marsilio, 2015)
Il lupo rosso (Den Röda Vargen, 2003 – Marsilio, 2008)
Il testamento di Nobel (Nobels Testamente, 2006 – Marsilio, 2009)
Finché morte non ci separi (Livstid, 2007 – Marsilio, 2010)
Freddo Sud (En plats i solen, 2008 – Marsilio, 2011)
Linea di confine (Du Gamla Du Fria, 2011 – Marsilio, 2013)
Happy Nation (Lyckliga gatan 2013 – Marsilio, 2014)
Ferro e sangue ( Järnblod, 2015 – Marsilio, 2017)

Altri titoli

Cartoline di morte, con James Patterson (Postcard Killers, 2010 – Longanesi, 2011)

Articolo protocollato da Elvezio Sciallis

Elvezio Sciallis è stato uno dei più attenti e profondi conoscitori di narrativa e cinema di genere horror. Ha collaborato per molti anni con La Tela Nera e con Thriller Café prima della sua tragica scomparsa nel maggio 2019.

Elvezio Sciallis ha scritto 245 articoli: