angelo-dazieriArriva in libreria L’angelo per Mondadori nella collana Omnibus, nuovo capitolo delle indagini di Colomba Castelli, personaggio creato da Sandrone Dazieri, che avevamo già incontrato in Uccidi il padre.
Avevamo lasciato Colomba due anni fa, alle prese con l’enigmatica figura de Il Padre, e la ritroviamo ora che, tornata in servizio come vicequestore, dovrà non soltanto occuparsi di una indagine di alto profilo, ma anche districarsi fra vari problemi e impegni della sua vita privata.

Sandrone Dazieri non deve più dimostrare nulla e sia il ciclo del Gorilla che la sua intensa attività come sceneggiatore televisivo ci parlano di un autore che nel tempo ha acquisito una profonda conoscenza dei meccanismi del noir e del poliziesco, ma volendo esprimere un piccolo desiderio ci piacerebbe vedere lo scrittore cremonese un po’ più spesso in libreria, fosse anche a scapito della sua produzione per la televisione.

Con L’angelo l’autore attua una scelta coraggiosa decidendo di abbandonare territori ormai ben noti e avventurarsi nella stesura di una spy story di respiro internazionale in grado di impiegare al meglio, fra le altre cose, la straordinaria cornice estetica fornita da Venezia, senza però dimenticare quanto creato e lasciato in sospeso in Uccidi il padre.

Il Frecciarossa partito da Milano arriva a Roma con un imprevisto, misterioso e macabro carico di morte: molti dei passeggeri che occupavano la carrozza executive giungono nella capitale ormai morti e nei concitati minuti che seguono la scoperta è molto difficile capire le cause del fatto.
Sono in molti quelli che cominciano sbrigativamente a incolpare fantomatici terroristi islamici, pensando che l’avvenimento non sia altro che l’ennesimo attentato nei confronti dell’Occidente, ma Colomba Caselli e Dante Torre, gli investigatori che devono occuparsi del caso, non sono convinti da questa spiegazione.

Il vicequestore Colomba si convince ben presto che dietro al massacro si nasconda una donna, tanto bella quanto letale, che fin da giovanissima è stata addestrata dal Quinto Direttorato, una sezione del KGB, con il compito di identificare, stanare e uccidere persone che manifestano tendenze antisovietiche.
La donna si fa chiamare Gilitiné, come l’angelo lituano dei defunti, è molto abile e sfuggente e cercare di rintracciarla non sarà semplice: animata da una infinita sete di vendetta, si è ora stabilita a Venezia e da lì intende perseguire i suoi piani e continuare a uccidere.

Colomba Caselli è impegnata su più fronti: dovrà cercare di capire se sul treno fossero presenti agenti antirussi, aiutare Dante Torre nella ricerca del fratello, cercare di riconquistare la fiducia dei suoi colleghi e gestire anche una relazione sentimentale molto complicata. Il tutto con la minaccia incombente di Gilitiné, nuovamente pronta a colpire.

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