La donna della cabina numero 10 di Ruth WareCon La donna della cabina numero 10 torna nelle librerie italiane Ruth Ware, autrice inglese che già aveva riscosso successo con il suo esordio, L’invito.
Comparso in edizione inglese con il titolo di The Woman in the Cabin 10, il romanzo è subito entrato nelle top ten di vendita di testate quali New York Times e Sunday Times ed è già distribuito, o lo sarà presto, in una ventina di Paesi.

La donna della cabina numero 10, come d’altronde il precedente L’invito, è pubblicato da Corbaccio con la traduzione di Valeria Galassi, che si era già occupata anche dell’esordio di Ruth Ware.

Dietro questo pseudonimo si nasconde un’autrice inglese nata e cresciuta nel Sussex, nella cittadina di Lewes. In seguito all’aver conseguito una laurea presso l’Università di Manchester ha vissuto per un periodo della sua vita a Parigi e in seguito si è trasferita a Londra, dove vive con il marito e due figli.

Prima di conoscere il successo letterario con L’invito (In a Dark, Dark Wood), Ruth Ware ha lavorato come insegnante di inglese, libraia e cameriera, fino ad arrivare a una posizione nell’ufficio stampa di Vintage Publishing.
Oltre ad aver riscosso un buon successo internazionale sia per quel che riguarda i dati di vendita che le recensioni ottenute, L’invito dovrebbe presto conoscere una trasposizione cinematografica a cura di New Line Cinema, con Reese Witherspoon che, oltre a occuparsi della produzione, potrebbe recitare nel film.

Leggendo la sinossi de La donna della cabina numero 10 e paragonandola alla lettura dell’opera precedente, sembra di capire che Ruth Ware ami mettere in pericolo giovani donne in ambientazioni piuttosto ristrette e limitate: una villa isolata nei boschi in occasione del suo esordio e ora una nave da crociera…

Lo Blacklock è una giornalista che si occupa di viaggi e vacanze alla quale si presenta un’ottima occasione per far fare alla sua carriera un notevole balzo in avanti. Deve sostituire il suo capo in una crociera nel grande Nord, fra fiordi e acque splendide, a bordo di una nave rinomata per il suo estremo lusso, l’Aurora Borealis, in compagnia di pochi altri ospiti, tutti selezionati con estrema cura per vivere questa esperienza.
L’occasione è anche l’ideale per la giornalista per aiutarla a dimenticare lo choc causatole da un tentativo di furto nella sua casa a Londra.

Purtroppo per lei, la crociera si trasformerà ben presto da sogno a incubo, proprio in occasione della prima notte di viaggio. Lo è testimone di quello che le sembra con ogni probabilità un omicidio, avvenuto nella cabina accanto alla sua.
Quando riferisce l’accaduto però nessuno le crede: non ci sono tracce dell’accaduto e anche la ragazza vista da Lo sembra essere scomparsa, anzi, mai esistita. Non solo non è a bordo, ma nessuno la riconosce ed eventuali tracce lasciate dalla sua presenza scompaiono una a una.

Confinata nella pur grande nave e completamente isolata, Lo continua la sua ricerca ma comincia ad avere sempre più paura in quanto le uniche due alternative possibili sono entrambe spaventose. O la giornalista ha ragione, e quindi si trova su una nave in compagnia di un misterioso assassino che sa che lei è stata testimone, oppure ha avuto una allucinazione vividissima e sta impazzendo…

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La donna della cabina numero 10
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Articolo protocollato da Elvezio Sciallis

Elvezio Sciallis è stato uno dei più attenti e profondi conoscitori di narrativa e cinema di genere horror. Ha collaborato per molti anni con La Tela Nera e con Thriller Café prima della sua tragica scomparsa nel maggio 2019.

Elvezio Sciallis ha scritto 245 articoli: