Sono in difficoltà. Consigliarvi o meno Il gatto che catturava killer di LT Shearer? Il libro pubblicato da Piemme racconta la storia di un’amicizia – e di un’indagine – che ha per protagonisti un gatto parlante e l’umana che è stata – diciamo così, – adottata dal felino parlante. Il risultato è un duo è interessante sulla carta, ma con qualche riserva che cercherò di spiegarvi nelle prossime righe.

Cominciamo dalla sinossi: Lulu Lewis, un’ex ispettrice di polizia ora in pensione, vive tranquillamente su una barchetta a Little Venice, West London, immersa nella cura delle sue piante e nella scelta del prossimo tè da sorseggiare. La sua vita pacifica viene sconvolta dall’arrivo di Conrad, un gatto parlante, intelligente e coraggioso, che parla solo con chi ritiene degno e che diventa una piacevole compagnia per Lulu. Ma la loro vita in apparenza serena viene presto interrotta quando la suocera di Lulu viene trovata morta, spingendo il gatto e la sua nuova padrona in un’avventura investigativa.

Lulu e Conrad sono una coppia investigativa insolita e abbastanza peculiare. L’immagine di questo gatto calico accovacciato sulle spalle dell’ex ispettrice mentre girano per la città è dolcissima. È questa tenerezza, e un certo umorismo in alcuni passaggi, che mi hanno legato alla storia e convinto a proseguire la lettura, nonostante l’intreccio sia prevedibile e – purtroppo – scontato nella risoluzione.

Per chi sta cercando un giallo avvincente e pieno di colpi di scena, mi dispiace, questo romanzo non fa per voi. Se invece siete il tipo di lettore che ogni tanto si gode una narrazione più lenta, con ampio spazio ai dialoghi e con al centro una storia meno ambiziosa dei thrilleroni a cui ci siamo ormai assuefatti, ecco che Il gatto che catturava killer può regalarvi qualche ora di svago.

Nella mia esperienza di lettrice, mi è sempre piaciuto alternare storie di diverse intensità. Ci sono dei momenti in cui preferisco la suspense al massimo, altri in cui la piega grottesca mi diverte molto. E poi ci sono i momenti come questo inizio anno, durante le festività, in cui tra una cioccolata calda e un prosecco, mi sono sentita bene nella mia zona di confort nel seguire le vicende di questo romanzo. Certo, quando ho provato a convincere le mie gatte ad accoccolarsi sulle spalle come Conrad, il risultato è stato un disastro di graffi e soffiate. A parte questo, al bancone del Thriller Café sono sicura che qualcuno di voi apprezzerà questo libro e i suoi singolari protagonisti. D’altronde Sabrina la Strega aveva Salem, e il Gatto con gli Stivali sapeva parlare. Perché non dovrebbe farlo Conrad? Con un nome così poi, l’avventura ‘dovrebbe’ essere assicurata.

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il gatto che catturava killer
  • Shearer, L. T. (Autore)

Articolo protocollato da Elisa Contessotto

Digital Strategist e formatrice, soprattutto sono il Capitano della squadra di freccette Bardabulli. Bevo caffè, Prosecco e tequila (non sempre in quest’ordine) e nel tempo libero scrivo di fotografia e libri. Mi piacciono il Tetris, Alice Cooper e il frrr dei gatti.

Elisa Contessotto ha scritto 67 articoli: