La vendetta del deserto di Michael CrichtonCon La vendetta del deserto Garzanti continua la sua impresa di pubblicazione dei romanzi che Michael Crichton, a inizio carriera, firmò con uno pseudonimo, in questo caso John Lange.
La vendetta del deserto apparve infatti nel 1968 con il titolo di Easy Go, è il terzo romanzo pubblicato dall’autore ma secondo alcune fonti il primo a essere stato scritto.

Da allora La vendetta del deserto è stato ristampato in più occasioni, nel 1974 da Bantam Books con il titolo di The Last Tomb e nel 2013 da Hard Case Crime senza più usare lo pseudonimo di John Lange. L’opera arriva nelle librerie italiane con la traduzione di Doriana Comerlati e segue di un anno la pubblicazione, similare, de Il silenzio degli abissi.

La vendetta del deserto appartiene al gruppo di romanzi che Crichton ha scritto solitamente in una settimana di tempo per pagarsi gli studi di medicina. Credo che in questo risieda il motivo principale di interesse nei confronti dell’opera, ben più che nella vicenda raccontata e nello stile impiegato, che risentono in modo spiccato dei decenni trascorsi.

Sia per i fan che cercano di completare la bibliografia del loro autore preferito che per i semplici curiosi e, perché no, per gli scrittori esordienti, La vendetta del deserto diventa quasi più un testo da “studiare” che un romanzo da assaporare sotto l’ombrellone, sebbene riesca a svolgere anche questa seconda funzione.

Scrivere un romanzo in una settimana non è da tutti; riuscire a scriverne più di uno con quella modalità e piazzarli anche sul mercato è da meno persone ancora e diventa quindi interessante scoprire come Michael Crichton abbia fatto. Nel frattempo, cerchiamo di scoprire alcuni elementi della trama de La vendetta del deserto.

Harold Barnaby è un professore di archeologia tanto bravo quanto fortunato: egittologo dalla buona cultura e dal grande intuito, è riuscito a decifrare il testo di un antico papiro, imbattendosi nell’esatta ubicazione di una tomba regale non ancora scoperta e ora, mentre fissa la grande piramide di Cheope che si staglia sull’orizzonte, cerca di capire cosa lo aspetta.

Quella tomba sarà la sua fortuna, ma arrivarci da solo e compiere gli scavi senza aiuto è impensabile, così come è impensabile rendere pubblica la sua scoperta. A Barnaby non rimane che guardarsi in giro in cerca d’aiuto e così l’archeologo mette insieme un gruppo eterogeneo di avventurieri pronti a imbarcarsi nella spedizione.

Harold riesce a convincere un famoso (o famigerato) ladro internazionale, un finanziatore che vuole essere presente sul posto, uno scrittore dalle molte risorse e conoscenze e un contrabbandiere: uomini tenuti insieme dalla cupidigia e avidità, che non vedono l’ora di arrivare alla tomba e mettere le mani sul tesoro.

Ma fra loro e la tomba si stende il deserto: un ambiente pericoloso, in particolare per un gruppo dai legami fragili come il loro, un ambiente che rischia di far pagare un prezzo troppo alto per riportare alla luce quel che è rimasto seppellito per secoli.

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La vendetta del deserto
  • Crichton, Michael (Autore)

Articolo protocollato da Giuseppe Pastore

Da sempre lettore accanito, Giuseppe Pastore si diletta anche a scrivere e ha pubblicato alcuni racconti su antologie e riviste e ottenuto vittorie e piazzamenti in numerosi concorsi letterari. E' autore (assieme a S. Valbonesi) del saggio "In due si uccide meglio", dedicato ai serial killer in coppia. Dal 2008 gestisce il ThrillerCafé, il locale virtuale dedicato al thriller più noto del web.

Giuseppe Pastore ha scritto 1637 articoli: