Barbara Taylor Sissel è nata a Honolulu, nelle Hawaii, ma è cresciuta in varie località del Midwest.

Importante è stata, per la sua formazione e per la sua produzione letteraria, l’attività lavorativa del marito che faceva la guardia in un’area che ospitava una struttura carceraria per primi reati. Infatti i progetti da lui seguiti di recupero e riabilitazione dei minori ai quali, per un certo periodo, ha partecipato anche lei l’hanno avvicinata ai ragazzi e inevitabilmente alle loro famiglie venendo così a conoscenza della loro storia e del grande dolore che queste hanno dovuto affrontare nella loro vita. Tutti temi da lei, più volte analizzati e indagati nei suoi romanzi.

Pubblica nel 2016 per Newton Compton Una fredda mattina d’inverno e nel 2018 La finestra sul parco. In Una famiglia colpevole (2019) riprende un po’ i temi di entrambi i thriller psicologici precedenti perché, in quest’ultimo, è presente sia l’evento traumatico dell’anomalo e non chiaro incidente automobilistico di Una fredda mattina d’inverno, sia il dramma dell’incomunicabilità tra genitori e figli di La finestra sul parco.

Ma può, all’improvviso, un evento cambiare la tranquilla vita provinciale di una famiglia normale? Certo che può, ma quando succede tutto cambia persino la percezione del tempo che infatti sembra addirittura impossibile poter descrivere con le tre dimensioni, il passato, il presente e il futuro ma solo più con due riferimenti: il prima e il dopo. Si passa infatti, come ci dice l’autrice, dall’ordinarietà rassicurante della vita prima dell’incidente al dopo quando tutto precipita e diventa un incubo.

Siamo nell’impervia e montuosa Wyatt in Texas. Sandy e suo marito ricevono, in piena notte, una telefonata che sconvolgerà per sempre la loro vita: il figlio Jordan, ventenne, in seguito ad un incidente stradale, sta per essere trasportato in ospedale. La voce dall’altro capo del telefono dice loro, solo, che la sua macchina dopo una folle corsa ad oltre 160 km/h si è schiantata contro una vecchia quercia. Giunti sconvolti al nosocomio i due coniugi scopriranno una realtà ancora più drammatica di quello che immaginavano in quanto Jordan non era solo in macchina ma con lui c’erano anche il cugino Travis e la loro amica Michelle che, seduta sul sedile posteriore, era l’unica ad avere la cintura allacciata. Tutti e tre, ora, stanno lottando disperatamente tra la vita e la morte. Jenna la madre di Travis e sorella di Sandy non solo accuserà Jordan di aver provocato l’incidente ma, distrutta dal dolore, inizierà a scagliarsi contro tutto e tutti facendo così emergere antichi rancori, risentimenti, verità nascoste e a lungo taciute che come uno tsunami travolgeranno tutti i componenti della famiglia. Ma chi era veramente alla guida dell’auto quella sera? Perché Jordan, che è l’unico ad avere momenti di lucidità, ripete solo e insistentemente “non sono stato io. Mi dispiace.”? Che ruolo, all’interno delle dinamiche familiari, svolge l’enigmatico “sceriffo locale” il sergente Huck? Chi sono, in realtà, i coniugi Libby e Beck, i nuovi proprietari del ranch situato alla periferia di Wyatt?

Una famiglia colpevole è un thriller di forte impatto emotivo e la tensione esplode fin dalle prime pagine e, ogni volta che il ritmo sembra calare, ecco una nuova rivelazione perché una frase detta per vendetta o per rabbia scatena inevitabilmente il classico “effetto domino” che trascina nell’abisso della loro anima tutti i personaggi. Questi ultimi magistralmente descritti dall’autrice sono tutti intrappolati in un vortice di dolore impastato di rabbia, vendetta, tensione emotiva e paura e risultano essere così “tutti colpevoli e tutti innocenti” per motivazioni vere o per calunnie. Un libro davvero molto intenso e attuale con argomenti forti e contemporanei come, ad esempio, le azioni spesso irresponsabili di alcuni adolescenti che credendosi onnipotenti non si rendono conto che alcuni loro comportamenti “al limite” (quali l’abuso di alcool durante la movida) possono avere conseguenze catastrofiche e irreparabili. Inoltre intenso e lacerante è il dramma, anche questo attualissimo, di un genitore che deve decidere se dare il consenso, o meno, all’espianto degli organi del proprio figlio. Tutte tematiche queste che colpiscono famiglie comuni e pertanto molto simili ad ognuno di noi a tal punto che potrebbe venire anche spontaneo chiedersi: “e se fosse capitato a me? Come mi sarei comportata? Avrei cercato, anch’io, di difendere mio figlio nonostante i fatti e le evidenze inconfutabili ne riconoscessero la colpevolezza?”.

In conclusione questo thriller non è solo intrigante e ricco di suspense e colpi di scena ma è anche una lettura che commuove e fa riflettere.

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Una famiglia colpevole
  • Sissel, Barbara Taylor (Autore)

Articolo protocollato da Luisa Ferrero

Mi chiamo Luisa Ferrero, sono nata a Torino e vivo a Torino. Dopo una laurea in Materie Letterarie ho ricoperto il ruolo, per tre anni, di assistente ricercatore presso l’Università degli Studi di Torino e ho poi, successivamente, insegnato nella scuola per oltre trent’anni. Divoro libri di ogni genere anche se ho una predilezione per i gialli, i thriller e i noir. Le altre mie passioni sono: il cinema, il teatro, il mare, la mia gatta e la compagnia degli amici... Di recente mi sono approcciata anche alla scrittura partecipando a numerosi corsi di scrittura creativa. Il mio racconto giallo "Un, due, tre… stella!" è stato inserito nell’antologia crime "Dieci piccoli colpi di lama" - Morellini Editore (luglio 2022) e il mio romanzo d’esordio "Cicatrici", finalista alla quinta edizione del concorso "1 giallo x 1000", è stato pubblicato il 31 marzo 2023 da 0111 Edizioni. Ah, dimenticavo... dal 2016 sono non vedente ma questo, in realtà, non è un problema in quanto per dirla come Antoine de Saint-Exupéry "l’essenziale è invisibile agli occhi".

Luisa Ferrero ha scritto 118 articoli: