A distanza di circa un anno e mezzo dall’uscita dell’ultimo libro, a fine ottobre è arrivato in Italia Un cuore nero inchiostro, il sesto volume della serie gialla di Robert Galbraith (alias J.K. Rowling), con protagonisti i detective privati Cormoran Strike e Robin Ellacott. Il libro è stato pubblicato da Salani con traduzione di Valentina Daniele, Barbara Ronca e Loredana Serratore. Ne parliamo oggi al Thriller Café.

Quando in Denmark Street, nell’ufficio dell’agenzia investigativa Strike & Ellacott si presenta una giovane donna evidentemente spaventata, Robin Ellacott non sa che pensare: è sciatta, trascurata, eppure stringe in mano una borsa di lusso e, a quanto pare, è l’ideatrice di “Un cuore nero inchiostro”, una famosissima serie animata seguitissima su Youtube e da poco sbarcata anche su Netflix. La ragazza, Edie Ledwell, vorrebbe assumere lei e Strike perché scoprano chi è Anomia, un utente che da anni la perseguita online diffondendo fake news, insulti ed anche informazioni riservate su di lei. Anomia è il co-creatore di un gioco online ispirato alla serie animata, ma che col tempo ha assunto vita propria grazie ad un fandom tanto attivo quanto singolare… L’agenzia investigativa, però, è sovraccarica di lavoro e a corto di personale, perciò non può assumere nuovi casi, quindi Robin consiglia ad Edie di rivolgersi a qualcuno che si occupi specificamente di reati informatici. Tuttavia, anche quando la ragazza se ne va, lei continua a rimuginare su quell’incontro; è tanto più turbata qualche giorno dopo, quando legge che Edie è stata uccisa nel luogo in cui è ambientato l’inizio della serie, mentre Josh Blay, suo ex nonché coautore della stessa è ferito e in gravissime condizioni. Un inatteso incarico ufficiale porterà Robin e Strike ad indagare, addentrandosi nei pericoli delle piattaforme online, fra chat private, tweet infamanti, persecuzioni più o meno tollerate e un mondo di violenza sommersa dietro la garanzia – labile eppure per certi versi devastante – dell’invisibilità data da una tastiera.

Si potrebbero dire molte cose su questo sesto giallo della serie: si potrebbe parlare dell’attualità dei temi trattati, dell’approfondimento persino eccessivo riservato al mondo del gaming online ed ai pericoli derivanti dal non tenere gli occhi aperti; si potrebbe dissertare sulla consueta bravura di Galbraith/Rowling nel creare storie intriganti scritte con grande fluidità… ma c’è una considerazione che supera tutte le altre e pregiudica il valore – pure presente, in fondo – del romanzo: questo libro è troppo, troppo, troppo lungo. Nella recensione del romanzo precedente, Sangue inquieto, sottolineavo come la proverbiale lentezza e puntigliosità delle trame di questi gialli sia stata un pregio per i primi quattro libri, ma segnalavo anche la crescita progressiva e preoccupante del numero di pagine ad ogni nuova pubblicazione. Già Sangue inquieto si era rivelato sin troppo prolisso e lungo, perciò mi preoccupavano gli sviluppi futuri… preoccupazione che purtroppo si è rivelata fondata: questo libro è eccessivamente lento, ci sono punti in cui la trama non scorre affatto ed anzi pare quasi fare passi indietro… inoltre, la presenza di pagine e pagine di chat fra i personaggi confonde, deconcentra e fa decisamente calare l’attenzione. Questo su un romanzo che conta 1184 pagine, il più lungo dei sei, dove il calo d’attenzione è già di per sé fisiologico.

Altro fattore stressante e che, detto fuori dai denti, ha un po’ stancato, è il procedere – o il non procedere – del rapporto personale tra i due detectives: questa storia non storia, questo sentimento chiaro a tutti ma non dichiarato tra i protagonisti va avanti da troppo, dall’inizio della serie, e sarebbe ora che evolvesse in qualche modo perché alla lunga tutto perde di mordente e credibilità.

Un cuore nero inchiostro, in definitiva, è un romanzo tutto sommato interessante, con una buona idea di base soffocata da una prolissità soverchiante e francamente esasperante. Non ci resta che sperare che questo libro costituisca il momento basso fisiologico in ogni serie, perché sarebbe un peccato se fosse solo una tappa di un neanche troppo lento declino.

Ricordiamo che gli altri romanzi della serie, di cui consigliamo la lettura nell’ordine di pubblicazione, sono Il richiamo del cuculo, Il baco da seta, La via del male, Bianco letale, Sangue inquieto e Un cuore nero inchiostro, tutti pubblicati da Salani.

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Un cuore nero inchiostro. Un’indagine di Cormoran Strike
  • Editore: Salani
  • Autore: Robert Galbraith , Valentina Daniele , Barbara Ronca , Loredana Serratore , Laura Serra

Articolo protocollato da Rossella Lazzari

Lettrice compulsiva e pressoché onnivora, una laurea in un cassetto, il sogno di lavorare nell'editoria e magari, un giorno, di pubblicare. Amo la musica, le serate tra amici, mangiare e bere bene, cantare, le lingue straniere, i film impegnati e cervellotici, il confronto, la condivisione e tutto ciò che è comunicazione.

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