Senza Sangue - Douglas Preston & Lincoln Child

Con piacere, recensisco oggi per voi quello che si può ormai definire un classico, l’ultima uscita della coppia Preston e Child, che mandano nelle librerie italiane il loro “Senza Sangue”, edito da Rizzoli e tradotto per noi da Rosa Prencipe. Torna per l’occasione l’investigatore Aloysius Pendergast, giunto alla ventesima avventura, accompagnato dalla fida Constance Greene e dall’investigatore Armstrong Coldmoon, che lo ha già accompagnato alcune altre volte.

Il romanzo si apre con un dirottamento aereo dai contorni misteriosi, con un riferimento temporale ben preciso che data al 1971, il cui significato sarà chiaro solo più avanti nella storia. In un attimo, la scena cambia e siamo ai giorni nostri su un aereo dell’FBI che sorvola Miami, dove Pendergast, Greene e Coldmoon hanno appena brillantemente risolto un caso difficile. Convinti di tornare a casa a riposare, proprio in aereo arriva il contro-ordine perché c’è un nuovo caso urgente che richiede il loro intervento.

I nostri eroi sono spediti dall’FBI a Savannah, graziosa cittadina dello Stato americano della Georgia, dove si sono verificati due delitti dalle caratteristiche molto particolari. I cadaveri sono stati letteralmente prosciugati, tutto il sangue è stato loro aspirato e sono stati ritrovati come imbalsamati e ricoperti da uno strano liquido gelatinoso. Con la sua proverbiale pignoleria, unita a una calma e una lucidità da primato, Pendergast inizia quindi a indagare e a intuire che dietro a questi avvenimenti c’è una trama molto complessa, che collega tra loro avvenimenti anche molto lontani nello spazio e nel tempo.

Le atmosfere nelle quali siamo trascinati sono quelle cui Preston e Child ci hanno già abituato. Al confine tra scoperte scientifiche e tecnologiche, grandi leggende e tradizioni millenarie, spy thriller e horror. In un mix molto riuscito che rende i loro romanzi un unicum che abbina stili e ambientazioni anche molto diversi tra loro. Il tutto supportato da una scrittura impeccabile, una capacità di costruire i personaggi molto buona e una cura spasmodica per il dettaglio “tecnico” delle grandi scene.

L’ambientazione della storia a Savannah non è certamente un caso, ma vuole essere una sorta di omaggio a questa graziosa cittadina del Sud degli Stati Uniti, come gli autori ci ricordano nella breve nota che chiude l’opera. Gran parte delle belle scenografie che troverete nel romanzo sono prese in modo molto fedele da questa città, compreso il cimitero monumentale di Bonaventure, che gioca un ruolo centrale nell’opera. Infatti “Senza sangue” è anche una storia di fantasmi e di vampiri, di “presenze” altre che sfidano il nostro approccio razionale e stimolano la nostra fantasia, facendoci immaginare a volte mondi e creature che non vivono fuori, ma dentro di noi, popolando di paure e ossessioni la nostra psiche.

Ed è proprio sviluppando questo tema che Preston e Child con la loro abilità ci coinvolgono. Sembrano suggerirci che, nello spingere al limite la propria creatività, gli esseri umani sono capaci di opere e costruzioni mirabolanti, come quelle derivanti dal progresso scientifico e tecnologico, ma anche di “allevare” i mostri che hanno al loro interno. L’avidità, il desiderio di gloria e successo e la giusta aspirazione a infrangere le barriere e le convenzioni possono portare anche a enormi tragedie, disastri, distruzioni. E generano ciò che noi, volendo semplificare, siamo soliti chiamare il male.

Un ultimo argomento più “leggero”, che permea il romanzo e che il duo di scrittori tratta, anche riprendendolo in forma molto ironica nella nota finale, è la descrizione che Preston e Child fanno della politica e dei loro interpreti. Se il male lo associamo più a creature oscure come mostri, fantasmi e vampiri, ai politici i due scrittori americani sembrano dedicare più la categoria del grottesco, impersonata in questo caso dal tanto prepotente quanto ridicolo senatore Drayton, quasi per dire che oggi la politica non è in grado neppure di generare il male. E su questo punto, comunque la pensiate, pare difficile dar loro torto.

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Senza sangue
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Senza sangue
  • Editore: Rizzoli
  • Autore: Lincoln Child , Douglas Preston , Rosa Prencipe

Articolo protocollato da Giuliano Muzio

Sono un fisico nato nel 1968 che lavora in un centro di ricerca. Fin da piccolo lettore compulsivo di tante cose, con una passione particolare per il giallo, il noir e il poliziesco, che vedo anche al cinema e in tv in serie e film. Quando non lavoro e non leggo mi piace giocare a scacchi e fare attività sportiva. Quando l'età me lo permetteva giocavo a pallanuoto, ora nuoto e cammino in montagna. Vizio più difficile da estirpare: la buona cucina e il buon vino. Sogno nel cassetto un po' egoista: trasmettere ai figli le mie passioni.

Giuliano Muzio ha scritto 126 articoli: