Il sentiero di Peter MayCon Il sentiero, pubblicato recentemente da Einaudi in Stile Libero Big, il pubblico italiano può tornare a leggere l’ottimo Peter May in un romanzo nel quale isole Ebridi, per la precisione le Ebridi Esterne, sono nuovamente protagoniste.

Ricordiamo ancora con molto piacere e affetto la trilogia dell’isola di Lewis di questo scrittore scozzese. Composta da L’isola dei cacciatori di uccelli, L’uomo di Lewis e L’uomo degli scacchi, questa narrazione aveva convinto sia per l’ambientazione che, ancor di più, per lo scavo psicologico effettuato su vari personaggi.

E ne Il sentiero vedremo ancora in azione uno dei protagonisti di quel trio di romanzi, il detective George Gunn, che svolge analogo ruolo anche in questo nuovo opera.
Pubblicato nel 2016 in lingua originale con il titolo di Coffin Road, Il sentiero arriva a noi nella traduzione di Alessandra Montrucchio.

Il sentiero è ambientato in parte nell’isola di Harris, che in realtà non è un’isola a se stante ma è la parte meridionale della porzione di terra emersa di cui fa pare anche l’isola di Lewis, dalla quale è divisa da un istmo.
Per l’occasione Peter May ha organizzato una complessa trama composta da tre linee principali che vanno a comporre un eco-thriller al passo coi tempi, tanto che l’autore ha dedicato il romanzo… alle api. Negli ultimi anni le api sono state al centro di molti articoli e ricerche e secondo buona parte della comunità scientifica alcune spcie rischiano l’estinzione, con possibili gravi ricadute sull’impollinazione e quindi su molte importanti colture.
Vediamo come gestisce questa nozione Peter May ne Il sentiero.

Un uomo viene ritrovato su una spiaggia deserta dell’isola di Harris, vivo a malapena, in condizioni che sfiorano l’ipotermia. Non ha idea di come sia finito lì e non riesce a ricordare la sua identità. L’unico indizio è una mappa nella quale è segnato il sentiero di Coffin Road, la Via delle Bare. Aiutato da un abitante del luogo, lentamente comincia a ricordare qualcosa: stava facendo ricerche sulla scomparsa di tre guardiani del faro nel 1900, ma i file che avrebbero dovuto contenere le sue scoperte sono scomparsi. Non gli rimane che percorrere quel sentiero, per trovare la verità e ritrovare se stesso.

Il detective George Gunn affronta le acque dell’Atlantico per arrivare a quel che è poco più di uno scoglio poche miglia al largo delle Ebridi Esterne. Proprio lì dove i guardiani sono scomparsi, oltre un secolo prima, ora un uomo è stato ucciso e tocca a Gunn scoprire movente e colpevole.

A due anni di distanza dal suicidio di suo padre, Karen Fleming non riesce a rassegnarsi alla sua scomparsa, al fatto che il noto scienziato l’abbia abbandonata in quel modo. Ma più analizza documenti e ricerche del padre, più si convince che la morte del genitore sia stata in realtà un omicidio.

Tre personaggi, tre storie che convergono verso una sola verità e verso la consapevolezza che l’ignoranza è in grado di uccidere.

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Il sentiero (Einaudi. Stile libero big)
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Articolo protocollato da Elvezio Sciallis

Elvezio Sciallis è stato uno dei più attenti e profondi conoscitori di narrativa e cinema di genere horror. Ha collaborato per molti anni con La Tela Nera e con Thriller Café prima della sua tragica scomparsa nel maggio 2019.

Elvezio Sciallis ha scritto 245 articoli: