Romolo - Il primo re - F. Forte e G. AnselmiIl romanzo di cui parliamo oggi al Thriller Café è Romolo – Il primo re, scritto a quattro mani da Franco Forte e Guido Anselmi e pubblicato nel febbraio 2019 da Mondadori. Si tratta di un romanzo storico dedicato all’antica Roma, un tema che Franco Forte ha già affrontato con due suoi testi precedenti, Cesare il Conquistatore e Caligola – Impero e Follia. Più specificamente, la narrazione si incentra sulle origini dell’impero che conquistò il mondo, indagando il mito di fondazione della città eterna. Il tema, ultimamente, gode di una certa risonanza mediatica, grazie anche al recente film di Matteo Rovere, intitolato anch’esso “Il primo re”.

Per una volta, nell’esporre la trama non è il caso di stare attenti agli spoiler. La vicenda è veramente nota a tutti, impressa nel nostro inconscio collettivo dalle ore passate sui banchi di scuola. Il romanzo inizia nel 772 avanti cristo, in un buio e freddo villaggio di pastori, un pugno di capanne di rami e fango di nome Alba Longa. Rea Silvia è una vestale del tempio di Marte. Amulio, lo zio paterno, la tiene prigioniera di un amore morboso e incestuoso. Sorpresa nel corso di un amplesso con uno schiavo, la vestale si giustifica affermando di essere stata posseduta dal dio Marte in persona. Amulio non le crede ma è costretto dai sacerdoti ad accettare la gravidanza.
Quando Rea Silvia dà alla luce due gemelli, il tiranno ordina l’esecuzione della donna e incarica un suo schiavo di abbandonare i neonaterttei alla corrente impetuosa del Tevere.
Lo schiavo, però, è l’antico amante di Rea Silvia e porta i gemelli in salvo, affidandoli a una prostituta conosciuta con il soprannome di Lupa. Da lei li prenderà un pastore del Colle Palatino, di nome Faustolo.
Inizia così la leggenda di Romolo e Remo, i celebri gemelli figli della “Lupa”. Sin dall’infanzia, i due dimostrano caratteri contrastanti: Remo è impetuoso e facile all’ira, mentre Romolo, eroe della storia, è avveduto e riflessivo. Nel corso della lettura li vediamo crescere nel villaggio di pastori e diventare uomini, apprendendo la dura arte del combattimento.
Insieme, Romolo e Remo libereranno Alba Longa dal giogo del tiranno Amulio e otterranno così il permesso di fondare una nuova città, che si chiamerà Roma. Soltanto uno di due, però, potrà diventarne il re…

Il libro ripercorre fedelmente le tappe classiche della fondazione di Roma (il fratricidio, il ratto delle Sabine, le guerre con le popolazioni limitrofe…) proprio come vengono raccontate dai classici latini. Nel narrarle i due autori riescono a infondere nuova vita a queste vicende di un passato remoto, regalando emozioni forti e momenti di alta tensione.
Il mondo scolpito dalle parole di Forte e Anselmi è tutt’altro che bucolico: i protagonisti delle vicende sono brutti, sporchi e cattivi, totalmente assorbiti da una lotta senza quartiere per la sopravvivenza. Tra altari ricoperti di sangue e feroci combattimenti, la storia si dipana dando veramente pochi momenti di tregua. Complice un convincente approfondimento archeologico che ricostruisce in modo attendibile le ambientazioni, il lettore ha l’impressione di trovarsi catapultato nell’VIII secolo avanti Cristo e di assistere in prima persona ai fatti narrati. Non mancano, poi, intense scene di azione, descritte in modo convincente e realistico. I personaggi non godono sempre di un grande approfondimento psicologico, ma agiscono in modo credibile all’interno della trama.
Il mito viene declinato con un realismo brutale e diretto, calato in un mondo spietato in cui c’è ben poco spazio per le divinità tradizionali e la spiritualità. Come afferma uno dei personaggi: “la collera degli dei e ancora di più la loro benevolenza, sono merce assai rara. Nelle nostre vite, è molto di più il caso a governare gli eventi che la volontà degli dei”.

Romolo – Il primo re è una traduzione secolarizzata, convertita dal cielo alla terra, di uno dei miti occidentali più celebri, riproposto con una prosa tagliente ed efficace. La forza dei miti, in quanto “storie che non avvennero mai, eppure sono sempre” risiede proprio in questo, nella possibilità di evolversi attraverso le epoche. Attraverso le parole secche e violente di Forte e Anselmi il mito cambia pelle, conservando però intatto il suo fascino.

Recensione di Gian Mario Mollar

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Romolo. Il primo re
378 Recensioni
Romolo. Il primo re
  • Forte, Franco (Autore)

Articolo protocollato da Gian Mario Mollar

Classe 1982, laureato in filosofia, Gian Mario Mollar è da sempre un lettore onnivoro e appassionato. Collabora con siti e riviste di ambito western e di recente ha pubblicato I misteri del Far West per le Edizioni il Punto d’Incontro. Lavora nell’ambito dei veicoli storici e, quando non legge, pesca o arranca su sentieri di montagna.

Gian Mario Mollar ha scritto 96 articoli: