Non ti addormentare di S. J. WatsonCon Non ti addormentare di S. J. Watson Piemme ci offre l’affascinante opera prima di un autore inglese che ha debuttato con grande successo, arrivando a toccare la cima delle classifiche di vendita in Gran Bretagna.
Intitolato originariamente Before I go to Sleep (2011), Non ti addormentare è arrivato nelle librerie italiane con la traduzione di Stefano Bortolussi.

Il tema affrontato da S. J. Watson, pur non essendo certo originale, continua ad affascinare i lettori ogni volta che viene riproposto: cosa può accadere nella vita di una persona che ogni mattina si sveglia completamente priva di memoria?
Come possono svilupparsi legami e affetti, e come sono possibili, per la vittima di queste amnesie, anche i compiti quotidiani più semplici, per non parlare di lavoro o incarichi di responsabilità?

Al cinema uno degli esempi più illustri di questa situazione è offerto senza dubbio da Memento (2000) di Christopher Nolan e Watson, pur non sviluppando la vicenda con la maestria di questo regista, riesce a coinvolgerci tramite un accumulo di giornate che inizialmente può sembrare noioso, ma è in realtà indispensabile per immergerci progressivamente in territori sempre più angoscianti e ricchi di tensione.
Cerchiamo di scoprire qualche elemento della trama di Non ti addormentare.

Come purtroppo le accade ogni mattina, Christine si sveglia totalmente priva di ricordi. Non sa chi è, i suoi quarantasette anni le paiono troppi, non riconosce l’uomo al suo fianco e lo specchio le rimanda un’immagine distorta e falsata. E Ben, suo marito, ogni mattina, con estrema pazienza, cerca di ricordarle il matrimonio e tutti gli altri elementi salienti di una vita che è rimasta bloccata a ventinove anni, l’età in cui le accadde l’incidente responsabile della sua condizione attuale.

Ma forse non tutto è quel che sembra, e a instillare un dubbio sempre più grande nella donna è la telefonata del dottor Nash, un uomo che lei non conosce ma che è lo psichiatra che sta cercando di farle tornare la memoria. Uno dei mezzi per stimolare i suoi ricordi è un diario, che Christine sta tenendo da qualche settimana, e che le permette di scoprire alcuni elementi che suo marito non le ha precisato, dall’aver avuto un figlio, morto in seguito in Afghanistan, fino alla pubblicazione di un libro.

Perché suo marito le nasconde quelle informazioni? Cerca forse di evitarle ricordi dolorosi oppure c’è altro sotto? E cosa significa quella frase che ha scritto in una pagina: “Non fidarti di Ben”?
Con l’aiuto del dottor Nash la donna metterà lentamente assieme alcuni pezzi di un puzzle che potrebbe riservarle ancora molte sorprese fino a quando dal passato emergerà un pericolo vero e mostruoso, dal quale Christine dovrà liberarsi se vorrà tornare a una esistenza normale.

S. J. Watson è originario delle Midlands inglesi e, dopo aver lavorato per anni nel Servizio Sanitario Nazionale, si è dedicato alla scrittura. Non ti addormentare è stato il suo esordio, diventato ben presto un bestseller e venduto in una quarantina di Paesi, per poi ispirare un film nel 2014, con regia di Rowan Joffe e, nel cast, Nicole Kidman, Colin Firth e Mark Strong.
A questo primo titolo ha fatto seguito Second Life (2015), pubblicato in Italia sempre da Piemme come Io non ti conosco e sono previsti altri due romanzi fra il 2017 e il 2019.

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