Su Thriller Café ospitiamo oggi Matti Ronka, noto volto della tv finlandese, del quale è stato da poco edito da Iperborea L’uomo con la faccia da assassino. Una presenza insolita, se vogliamo: di gialli dal nord, dall’epoca di Stieg Larsson, ne sono arrivati a fiumi, dai nomi impronunciabili e dalle trame accattivanti, ma della Finlandia se ne sente parlare meno… Matti Yriänä Joensuu, Mika Waltari li conoscete? Eppure sono anch’essi scrittori finlandesi (il secondo è vissuto fino al 1979). Ho letto da qualche parte che vendono molto in Germania e quindi è più facile trovarli tradotti in tedesco.

In compenso, Leena Lehtolainen con “Il mio primo omicidio“, è forse l’unica di cui sia stata nominata spesso di recente. E poi c’è Matti Ronka.
Lo scrittore nasce nel 1959 nella Carelia finlandese, al confine con la Russia. Più tardi, si trasferisce a Helsinki, dove studia scienze politiche e comincia a lavorare come giornalista. Autore di una serie di gialli che hanno come protagonista Victor Karppa, “l’uomo con la faccia da assassino”, Ronka ha ottenuto per questo romanzo il Gran premio finlandese per la letteratura poliziesca (2006), il Key Glass come miglior giallo nordico dell’anno (2007) e il KrimiPreis in Germania (2008).

E proprio della Carelia tratta questo romanzo. E di Viktor Kärppä, ex cittadino sovietico naturalizzato finlandese. Fin da giovane gli dicevano che aveva la faccia da assassino, ma niente di più sbagliato. Anzi, gli si rivoltava lo stomaco solo a vedere una ferita. Lavora come investigatore privato, vive a Helsinki e conosce molto bene usi e costumi della criminalità russa, spietata e senza scrupoli.
Diciamo che, ogni tanto per arrotondare, trasporta merce contraffatta attraverso il paese, per conto di “strani” personaggi. La polizia finlandese lo utilizza come talpa per le sue ottime conoscenze nel mondo della criminalità russa.
Quando viene assoldato da Aarne Larsson perché ritrovi la moglie estone di trent’anni più giovane della quale si sono perse le tracce, scopre di essersi infilato in una brutta storia.
La donna, Sirje, molto bella e attraente, è la sorella di Jaak Lillepuu, uno dei criminali più spietati del Baltico. E l’indagina di Karppa indagine inizia a coinvolgere troppe persone che incominciano a interessarsi al caso.
Ambientato a Helsinki, Tallin e in Russia, Ronkä ci presenta una spaccato di società con un problema serio legato all’identità delle minoranze di frontiera, raccontato con un linguaggio svuotato di retorica e privo di manierismi.
Finalmente un noir melanconico, che ci descrive un paese, la Finlandia, di cui ancora non si conoscono i confini, non solo quelli geografici, ma di un territorio a ridosso di uno Stato come la Russia, che lascia forse poco spazio all’espressione di umori e caratteristiche dei paesi vicini.

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Articolo protocollato da Cecilia Lavopa



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