L'odore dell'inganno di Andrea FrancoÈ in arrivo nella collana Il Giallo Mondadori, e per la precisione nel numero 3139, L’odore dell’inganno di Andrea Franco, seguito di quel L’odore del peccato che era riuscito a conquistare il Premio Tedeschi e che ci aveva regalato una figura di detective molto, molto particolare, che siamo molto contenti di trovare in una nuova occasione da brivido.

L’odore del peccato aveva infatti introdotto la figura di don Attilio Verzi, monsignore che si occupa di casi molto delicati nella cornice dell’Italia di circa metà Ottocento e per il quale vale sicuramente e in un modo curiosamente letterale la qualifica o nomea di segugio.
Il protagonista di questi romanzi si distingue per un senso dell’odorato prodigioso, che non ha pari fra i suoi coevi e che gli permette, unito a una buona memoria per gli odori stessi, di avanzare nelle indagini anche quando mancano altri indizi.

1846, una accorata richiesta di aiuto in un caso molto delicato di persona scomparsa arriva a monsignor Verzi, che dirige l’Ufficio delle Inchieste. Il conte Palmigiani, un nobile romano assai noto, giunge infatti da Verzi con una supplica speciale: da alcuni giorni si sono perse le tracce di sua nipote Chiara. La ragazza è svanita proprio quando si avvicinava la fatidica data del suo matrimonio, da tempo combinato con il nipote di un cardinale ben in vista.

Verzi, solitamente molto distante dai giochi di potere e dagli intrighi tipici di quegli ambienti, accetta di occuparsi del caso in quanto seriamente interessato alle sorti della ragazza che, intrappolata fra calcoli e interessi, è rimasta isolata e priva di persone interessate al suo bene.

Nel cercare di mettersi sulle orme della scomparsa Verzi ha per fortuna alcune armi dalla sua: prima di tutto il suo incredibile olfatto, che gli permette di cogliere i profumi più tenui e ricavare indizi importanti da ogni tipo di odore. E in seconda battuta il monsignore è dotato anche di un’ottima conoscenza dell’animo umano: entrambe le doti gli permetteranno di aggirarsi, con la dovuta cautela nelle case e fra le cose di alcune delle famiglie più ricche e importanti della città, infastidite dall’intrusione di quello che possiamo permetterci di chiamare “ficcanaso” certi di non provocare nessuna offesa.

Di casa in casa, di profumo in profumo e di intrigo in intrigo il nostro detective, fra mille dubbi, comincerà a comprendere qualcosa di più circa le sorti della ragazza…

Classe 1977, Andrea Franco ha esordito sulla lunga distanza del romanzo con Nella Bolla, pubblicato da Giraldi nel 2008, e da allora ha avuto una carriera molto prolifica, fatta di testi eterogenei che spaziano dal fantasy (Il signore del canto) a volumi di approfondimento sui serial killer (Lungo la via del pensiero), contribuendo con racconti e articoli a varie pubblicazioni Mondadori, Hobby & Work, Delos Books e Graphe.it.
Thriller Café ha avuto occasione di intervistare Andrea Franco circa due anni fa e, alla canonica domanda riguardante i suoi progetti futuri, ci rispose con: “Sto per iniziare a scrivere il seguito del mio romanzo vincitore del Premio Tedeschi”.
Siamo lieti di tornare a ospitarlo ora che quel seguito è stato pubblicato.

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