Se un amico ci chiedesse un consiglio su un (buon) libro, che aggettivi useremmo? Bello, profondo, interessante. Ma forse per un thriller potremmo anche usare altri aggettivi come disturbante, claustrofobico, intenso: perché in fondo questo è quello che ci aspettiamo, o speriamo. Un buon thriller è quello che lascia una vaga sensazione di disagio dei recessi della mente, che ogni tanto ci torna in mente con una scena, una frase o una situazione che ci hanno trasmesso un punto di vista divergente: un buon thriller è quello, insomma, che ci mette di fronte a situazioni o sensazioni inconfessabili che, nei recessi della mente, ci chiediamo se in fondo non potrebbero essere anche nostre.

La rabbia dell’orsa della norvegese Ingebjørg Berg Holm, pubblicato da Carbonio – casa editrice indipendente che ci sta sorprendendo con alcune pubblicazioni di notevole qualità e originalità – rientra sicuramente nella categoria dei thriller disturbanti.

Nina e Njål sono glaciologi, ricercatori al Centro sui Cambiamenti Climatici di Bergen, in Norvegia. Hanno alle spalle una storia fallita o forse mai decollata, che si trascina ferocemente nella contesa di un incarico prestigioso in una spedizione nell’Artico, ma più di ogni altra cosa per la custodia della figlia Lotta. Per lei sono disposti a tutto, anche a tornare a vivere insieme e a trasferirsi sulle isole Svalbard, ultimo avamposto abitato del pianeta, dove studieranno da vicino il ghiacciaio che a poco a poco scompare. In quel paesaggio estremo avvolto dalla notte polare sentimenti, sospetti e menzogne sono portati all’estremo, mentre Sol, l’ex moglie di Njål, li segue ossessivamente, decisa a riprendersi ciò che le è stato sottratto.

Thriller psicologico, eco thriller, poco importa la definizione: in questo romanzo dalla prosa egregia, che la traduzione di Andrea Romanzi rende con stile, i temi si intersecano in un crescendo di tensione dove tematiche importanti come la maternità, il potere, l’ambiente, sono le fondamenta per una narrazione che non perde mai di vista la storia.  Potente e cupo, il romanzo è costruito sulle voci narranti dei tre protagonisti – Nina, Njål e Sol: ognuno di loro mente, nessuno è solo vittima o carnefice. Ma, anche se più la storia prosegue e più si ha la sensazione soffocante di essere risucchiati nelle sabbie mobili fatte di bugie, sospetti, rapporti di forza, non si riesce in realtà ad abbandonare questi personaggi: c’è in ognuno di loro anche un fondo di assoluta sincerità nell’affrontare senza ipocrisie – anzi, con una schiettezza che ci mette di fronte alle nostre, di ipocrisie – tematiche come la maternità e il suo rifiuto, le dinamiche uomo donna, il rapporto con la natura. Possiamo disapprovare ciò che fanno, ma non possiamo non essere coinvolti emotivamente da ciascuno di loro.

In mezzo a questa narrazione di sé che i tre protagonisti fanno – carica di sovrastrutture culturali e sociali – la piccola e contesa Lotta emerge con la inconsapevole innocenza naturale dei cuccioli: è Lotta che fa emergere il lato più istintivo e animale dei tre adulti, che li induce a combattere per lei.

Li assalirò come un’orsa privata dei figli, spezzerò l’involucro del loro cuore.

Alle Svalbard questo cupo romanzo trova il naturale e cupo compimento: Ingebjørg Berg Holm riesce a rendere perfettamente la commovente bellezza di questo luogo aspro e misterioso ed estremamente fragile, definitivamente compromesso. È qui che le storie si ricongiungono, e arrivano a un epilogo estremo ma anche naturale.

Il tema della natura violata percorre tutto il romanzo, e nelle pagine finali la consapevolezza di catastrofe imminente è un sentimento che si intreccia alle piccole catastrofi esistenziali dei protagonisti.

E forse quel sentimento disturbante che avvertivamo è la rabbia dell’orsa che ora anche noi sentiamo.Nata nel 1980 nella cittadina norvegese di Larvik, Ingebjørg Berg Holm è considerata tra le voci più interessanti nel panorama del thriller scandinavo. Laureata in Belle Arti, lavora come architetta di interni a Bergen. Nel 2015 esordisce nella narrativa con Stars Over, Darkness Below, bestseller pluripremiato in patria, a cui fa seguito il mystery a sfondo storico Barefoot over the IceLa rabbia dell’orso, uscito nel 2021, è il suo nuovo romanzo.

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La rabbia dell'orsa
11 Recensioni
La rabbia dell'orsa
  • Berg Holm, Ingebjorg (Autore)

Articolo protocollato da Marina Belli

Lettrice accanita, appassionata di rugby e musica, preferisco – salvo rare eccezioni – la compagnia degli animali a quella degli umani. Consumatrice di serie TV crime e Sci Fy, scrittrice fallita di romanzi rosa per eccesso di cinismo e omicidi. Cittadina per necessità, aspiro a una vita semplice in montagna o nelle Highland scozzesi (a condizione che ci sia una buona connessione).

Marina Belli ha scritto 132 articoli: