La casa oltre il lago - Riley Sager

Oggi, dal bancone del Thriller Café, vorrei raccontarvi di più del romanzo La casa oltre il lago dello scrittore americano Riley Sager. Vi servirei un bel bourbon liscio per farvi immedesimare meglio nell’angoscia di Casey Fletcher, la protagonista. Ma per noi sarà solo un assaggio, non voglio mica applicare il metodo Stanislavskij e spingervi verso l’alcolismo!

Il lago è più scuro di una bara con il coperchio chiuso.

Casey Fletcher è un’attrice, rimasta vedova da poco. Il marito Len è affogato nel lago Greene, di fronte alla casa di famiglia del Vermont, dove stavano trascorrendo una serena vacanza lontana dal frastuono della Mecca del cinema.

L’elaborazione del dolore è questione tanto più difficoltosa per un’alcolista come Casey che sua madre, la famosa Lolly Fletcher, l’ha spinta a segregarsi tra i boschi per evitare che qualche giornalista possa fotografarla ubriaca e rovinarle la carriera.

Sola e afflitta, Casey non trova altro passatempo che sorseggiare bourbon seduta sul dondolo in veranda, guardando con un binocolo la sponda opposta del lago. In autunno, il lago Greene è praticamente deserto, tranne per la casa dove vive il suo vicino Eli con la moglie e la casa sull’altra sponda, acquistata l’anno precedente da una coppia di New York, Tom e Katherine Royce, una coppia davvero bellissima, composta da una ex modella e da un giovane miliardario che ha investito tutto il suo patrimonio in Mixer, una app di grande successo.

Quella costruzione moderna, con vetrate gigantesche, con l’illuminazione notturna costituisce un vero e proprio gioco per Casey, che si diverte a scrutare tutti gli ambienti e i movimenti dei suoi occupanti.

Quando le luci sono accese, si riesce a vedere oltre le finestre, ma solo fino a un certo punto. Sotto questo aspetto è un po’ come il lago. Non importa quanto lo si guardi, le cose che stanno appena sotto la superficie rimarranno sempre nascoste.

Casey fa la conoscenza di Katherine Royce in un modo tutt’altro che prevedibile: salvandola da un annegamento. La donna stava nuotando al crepuscolo nel lago, quando ha perso le forze e Casey riesce a farla riemergere e rianimarla.

I Royce, il giorno successivo, le fanno visita, portando in dono una bottiglia di vino prestigiosa per ringraziarla. Quella sera è presente anche Eli e i quattro pasteggiano, chiacchierando amabilmente del più e del meno.

“E poi sono curioso di sapere perché nuotare di notte è meglio che di giorno” fa Tom.

Eli gira la testa verso il lago: “Di notte non puoi vedere il tuo riflesso nell’acqua. Secoli fa, era credenza comune che le superfici riflettenti potessero intrappolare le anime dei morti.”

Fisso l’interno del mio bicchiere e capisco che Eli ha torto. Anche se è sera, il mio riflesso è chiaramente visibile e oscilla sulla superficie del vino. Per farlo sparire, vuoto il bicchiere.

Nel corso di quella piacevole serata, le due donne hanno occasione di conoscersi un po’ meglio, tanto che Katherine si lascia andare a qualche confessione sulla sua vita matrimoniale, della quale non è più contenta, confidando altresì a Casey che da qualche giorno non si sente più bene, si sente fiacca e che non si spiega neanche come abbia potuto perdere i sensi e le forze in acqua, lei, una nuotatrice provetta.

Quell’innocente chiacchierata si rivela di colpo sinistra, quando Katherine scompare dopo una lite con il marito piuttosto violenta alla quale Casey ha assistito sempre da lontano.

L’atteggiamento sospetto di Tom e la persistente assenza di Katherine mettono in moto anche l’ispettore Wilma Anson, contattata da Casey per il tramite di Boone, un ex poliziotto che ha affittato per qualche mese la casa dei Fitzgerald.

Dov’è finita Katherine? E Tom è davvero il marito spietato che pensa Casey?

Una volta ho letto una biografia di Joan Crawford nella quale le si attribuisce la citazione: “L’alcolismo è un rischio professionale dell’attore, del vedovo, delle persone sole. E io sono tutte e tre le cose.”

Idem, Joan.

Anche se io non sono alcolizzata. Posso smettere in ogni momento. Solo che non voglio.

La casa oltre il lago è il classico romanzo che, una volta concluso, mi lascia un senso di fastidio perché da una struttura investigativa costruita nei minimi dettagli, con flashback e doppio colpo di scena finale, mi aspetto ancora di arrivare alla soluzione dell’enigma seguendo la logica, invece di imbattermi in qualcosa di soprannaturale.

Eh, lo so, mea culpa, probabilmente sono limitata io e non capisco che il gusto dei lettori è cambiato (i diritti del precedente romanzo di Sager sono stati acquisiti dalla casa di produzione di Stranger things, tanto per essere esplicativa) ma il mio non lo è.

La casa oltre il lago strizza palesemente l’occhio a La finestra sul cortile di Hitchcock e Sager cita apertamente il film per tre volte e in questo passo rende esplicita la differenza con la realtà di Casey:  “Un anello di fidanzamento e una fede. Mi viene subito in mente La finestra sul cortile, quando Grace Kelly, vista dal teleobiettivo di Jimmy Stewart, sfoggia la fede nunziale della signora Thorwald ormai morta. Nel 1954, quella era una prova di colpevolezza. Oggi, invece, non dimostra niente. Così mi direbbe Wilma Anson.”

Ѐ indubitabile che la mia età anagrafica sia più vicina al film che a questo romanzo (da qui probabilmente il gap di forma mentis), ma è pur vero che l’operazione di Sager è quella di protendersi oltremodo verso un pubblico giovanile.

Come ve lo provo? La citazione (pertinentissima) all’inizio del romanzo è il verso della canzone di Taylor Squift No body, no Crime che fa così: I think he did it, but I just can’t prove it.

E se è vero come è vero che la Swift sposta il PIL degli States, spero che faccia da viatico al nuovo thriller di questo bravo scrittore, che si avvia a diventare una delle voci significative del panorama americano.

Vi lascio con due curiosità:

Riley Sager è uno dei due pseudonimi dietro cui si cela lo scrittore Todd Ritter (l’altro è Alan Finn)

Lake Greene (come scrive Sager) o Green? Esiste realmente solo il Lake Green nel Vermont, all’interno del Green River Reservoir State Park, un posto incantevole che risponde pienamente alla descrizione che ne fa l’autore. Ovvio che una letterina aggiunta serve ad evitare problemi legali con il Parco!

Who is who?

Lo scrittore Riley Sager è nato in Pennsylvania ma vive a Princeton, nel New Jersey. Ex giornalista, editor e graphic designer, ha esordito con il thriller, Final Girls – Le sopravvissute (Giunti Editore), che è subito diventato un bestseller nazionale e internazionale. Il romanzo successivo, The Last Time I Lied, è stato in cima alle classifiche dei libri più venduti stilate dal New York Times. Di lui Timecrime ha già pubblicato nel 2021 A casa prima di sera, da cui sarà tratto un film prodotto da Sony Pictures in collaborazione con la 21 Laps, produttrice della serie tv Stranger Things. Anche l’adattamento di Chiuditi dentro per una serie tv è in lavorazione. Quando non si dedica a un nuovo romanzo, a Sager piace leggere, cucinare e andare al cinema il più possibile.

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La casa oltre il lago
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La casa oltre il lago
  • Sager, Riley (Autore)

Articolo protocollato da Monica Bartolini

Monica Bartolini (Roma 1964) si afferma nel mondo della scrittura gialla con i romanzi della serie del Maresciallo Nunzio Piscopo (Interno 8 e Le geometrie dell'animo omicida, quest'ultimo finalista al Premio Tedeschi nel 2011). Nel 2010 vince il Gran Giallo Città di Cattolica per il miglior racconto italiano in ambito mystery con il racconto Cumino assassino, compreso nell'antologia 10 Piccole indagini (Delos Digital, 2020). Autrice eclettica, per I Buoni Cugini Editori pubblica nel 2016 Persistenti tracce di antichi dolori, una raffinata raccolta di racconti gialli storici che ha per filo conduttore le vicende legate al ritrovamento di alcuni reperti storici, che ancora oggi fanno bella mostra di sé nelle teche dei musei di tutto il mondo, e nel 2019 la terza investigazione del suo Maresciallo dal titolo Per interposta persona. Collabora con i siti www.thrillercafe.it e www.wlibri.com per le recensioni ed è membro dell'Associazione Piccoli Maestri - Una scuola di lettura per ragazzi e ragazze che si occupa di leggere i classici nelle scuole italiane. Bibliografia completa in www.monicabartolini.it Contatti: [email protected]

Monica Bartolini ha scritto 90 articoli: