Il prezzo del passato - Kathy Reichs

Se rimanete incollati davanti alla televisione a vedere CSI o Bones e se non si vi siete persi un’avventura di Kay Scarpetta (per chi non lo sapesse, energica eroina femminile creata dal talento di Patricia Cornwell), allora non potete farvi sfuggire l’ultimo romanzo di Kathy Reichs, che Rizzoli ha appena pubblicato (traduzione di Luisa Piussi e Isabella Zani). Si intitola “Il prezzo del passato” e vede all’opera l’antropologa forense Temperance Brennan (Tempe), già protagonista della stragrande maggioranza dei medical thriller dell’autrice. Come i più informati tra gli avventori del nostro Thriller Cafè sapranno, la stessa Kathy Reichs è un’antropologa forense, stimata professoressa universitaria, che ha deciso ormai da più di vent’anni di di coltivare anche il suo talento letterario, dando vita al suo “doppio” Tempe Brennan.

La Brennan, come la protagonista di Bones (serie cui la Reichs ha garantito la sua collaborazione), è specializzata nell’esaminare i resti delle ossa di persone decedute per morte violenta. Partendo dai resti, anche molto compromessi dal tempo e dagli agenti atmosferici, riesce a fornire agli investigatori elementi spesso determinanti per le loro indagini. Anche in questa avventura, Tempe fa come suo solito la spola tra la Carolina, dove lavora come consulente per la polizia locale, e il Quebec, dove vive la sua ultima fiamma Andrew Ryan, investigatore privato ed ex-poliziotto canadese. E proprio un crimine scoperto in Carolina riporterà alla luce una vecchia storia successa molti anni prima in Canada. Gradualmente, dal passato riaffioreranno gli elementi che permetteranno di arrivare alla conclusione dell’indagine, rivelando le loro incancellabili tracce, scoperte grazie al fiuto geniale di Tempe Brennan. In particolare, saranno il DNA e la genetica a rivelare gli elementi chiave della vicenda.

La capacità della Reichs di costruire un intreccio mozzafiato è fuori discussione. Per chi si appassiona di forensics, sarà difficile staccarsi da questo libro, anche perché i colpi di scena si susseguono e lo snodarsi dell’indagine è veramente molto ben delineato. Soltanto uno strumento narrativo lascia un tantino interdetti, ed è la tendenza dell’autrice a interrompere bruscamente una sequenza narrativa, spesso nel momento topico, per riprenderla successivamente, a volte anche a numerose pagine di distanza. Queste interruzioni, che se in numero contenuto possono essere efficaci, qui sono veramente moltissime e ricordano le pause per la pubblicità nelle serie televisive, che quando sono troppe possono infastidire. Ma superato questo piccolo scoglio psicologico, per il resto la narrazione scorre fluida e avvincente.

Lo stile della narrazione è decisamente piacevole, dialoghi ficcanti e ben costruiti, registro ironico molto fine e divertente. I luoghi e i personaggi sono descritti con cura e nessun particolare importante è tralasciato. Reichs ha bisogno di una costruzione approfondita del contesto e lo fa con una padronanza del linguaggio notevole e una capacità di ricostruire le scene che non è comune. Tempe Brennan, eroina femminile, si staglia molto bene come personaggio a tutto tondo, è una donna di personalità che ricorda molto la Kay Scarpetta della Cornwell (ma anche, per altri versi, la DD Warren della Gardner).

Sullo sfondo dell’investigazione, irrompe con veemenza la presenza citata e moltissime volte evocata della pandemia da Covid-19 (personalmente è la prima volta che mi imbatto in una narrazione che “incorpora” la pandemia). Virus, vaccini, microbiologia sono i protagonisti del giallo e d’altra parte, per chi come Kathy Reichs, ha bisogno di un solido ancoraggio alla realtà, non potrebbe essere altrimenti. Il protagonismo della scienza è il tema di fondo che sottende il romanzo. Una scienza capace di alleviare le sofferenze dell’uomo, ma anche di rivelarsi uno strumento pericoloso se privo del controllo necessario. Pensandoci bene, già Mary Shelley con il suo Frankestein aveva toccato il tema duecento anni fa. E, pensandoci ancora meglio, nulla che Eschilo non avesse già intravisto con il suo Prometeo incatenato. Le tecnologie irrompono sulla scena, i tempi cambiano, ma i drammi dell’umanità in fondo sono sempre gli stessi.

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Il prezzo del passato
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Il prezzo del passato
  • Reichs, Kathy (Autore)

Articolo protocollato da Giuliano Muzio

Sono un fisico nato nel 1968 che lavora in un centro di ricerca. Fin da piccolo lettore compulsivo di tante cose, con una passione particolare per il giallo, il noir e il poliziesco, che vedo anche al cinema e in tv in serie e film. Quando non lavoro e non leggo mi piace giocare a scacchi e fare attività sportiva. Quando l'età me lo permetteva giocavo a pallanuoto, ora nuoto e cammino in montagna. Vizio più difficile da estirpare: la buona cucina e il buon vino. Sogno nel cassetto un po' egoista: trasmettere ai figli le mie passioni.

Giuliano Muzio ha scritto 141 articoli: