Piccola eccezione, cari amici del Thriller Café, rispetto a ciò che vi serviamo di solito: il libro che recensiamo oggi non è un giallo, né un thriller, tantomeno un noir, tuttavia fa parte di una serie gialla molto amata, che ha acquistato grande popolarità grazie alla fortunata fiction Rai che ne è stata tratta. La serie in questione è scritta da Mariolina Venezia e vede come protagonista Imma Tataranni (nella fiction interpretata da Vanessa Scalera) e quella che recensiamo è un’uscita molto particolare, già a cominciare dal titolo: “Ecchecavolo. Il mondo secondo Imma Tataranni“, pubblicato da Einaudi lo scorso novembre.
Come anticipato, non si tratta di un giallo, questo libro non contiene un’indagine classica, sebbene non manchino alcuni riferimenti a casi risolti grazie alle intuizioni e alle indagini molto poco ortodosse della Tataranni. Ma allora che cos’è questo “Ecchecavolo“? È una sorta di Codex, una raccolta di leggi che va ad aggiungersi alla capillare, ma insufficiente normativa esistente. Sono leggi speciali, queste, perché varate da un legislatore altrettanto speciale: proprio lei, il Sostituto Procuratore più temuto e intransigente del Sud Italia. Eh sì, perché chi di noi, nello sbrigare le incombenze quotidiane, trovandosi davanti ostacoli, impedimenti e fastidi d’ogni sorta, non ha immaginato un mondo migliore, regolato da leggi diverse, con sanzioni e contrappassi esemplari? Ebbene, Imma non è il tipo che delega o aspetta che le cose si facciano da sole… lei applica assiduamente la regola ferrea del “Chi fa da sé fa per tre”, perciò, trovato l’ostacolo, fatta la legge e comminata pure la sanzione. E chi si è visto si è visto… Ecchecavolo!
“Insomma, dopo pranzo, quando se ne stava in poltrona con la palpebra calata a mezz’asta e la mandibola rilassata, c’era chi avrebbe potuto credere che stesse per sprofondare in un riposino pomeridiano di quelli dove uno si mette pure a russare, e lo senti dalla cucina.
O magari che stesse pensando al maresciallo Calogiuri, i cui occhi azzurri e le spalle muscolose le causavano non pochi turbamenti. In realtà, forse proprio perché non sapeva che pesci prendere con il bel sottoposto, Immacolata Tataranni detta Imma si immaginava un mondo fatto a modo suo. Dov’era lei a dettare le regole.
Nessuno lo sapeva, e pochi, pochissimi – probabilmente solo suo marito – lo immaginavano, ma ecco cosa stava facendo: leggiferava. Troppi, non si potevano ignorare, restavano i buchi della normativa in vigore, che con tutta la buona volontà non riusciva a coprire le infinite occorrenze della vita quotidiana, né tantomeno a raddrizzare la brutta piega che aveva preso il mondo.
Nel chiuso della sua calotta cranica, allora, si svolgeva un’intensa attività legislativa, spesso con tanto di votazioni, o addirittura referendum, perché non sempre la dottoressa Tataranni si trovava d’accordo con se stessa. E questo avrebbe dovuto essere garanzia della sua buona fede. Ma tanto la gente sparlava a prescindere”.
Non un giallo, dunque, né un trattato giuridico, tantomeno uno spocchioso esercizio di stile. “Ecchecavolo” è un pamphlet – un po’ commedia e un po’ sospiro di amara rassegnazione – di norme regolatrici dei piccoli fastidi e dei grandi mali della quotidianità, dalle battute che non fanno ridere agli impiegati che scaldano la sedia, dagli uomini che dicono “ti è piaciuto?” dopo un rapporto sessuale, al patentino per le donne in gravidanza… Considerazioni che, esattamente come facciamo tutti, Imma elabora mentre vive la sua vita, mentre si destreggia – bene o male – nel tran tran di ogni giorno. Il tutto reso, come al solito, con la verve espressiva e narrativa che chi ha letto i volumi precedenti della serie conosce bene e che tanto ci fa amare questa dottoressa Tataranni così tignosa, indigesta, difficile, eppure così tanto sopra le righe da risultare persino simpatica e così umana da sembrare quasi, vagamente, tenera.
Una raccomandazione: chi non abbia ancora letto i precedenti libri della serie non cominci da questo. Ci sono molti riferimenti a fatti accaduti in precedenza che potrebbero risultare spoiler, oltre che rendere difficile la comprensione di personaggi e contesti. Una piccola pausa dalle indagini, dunque, ed un’ottima trovata che ci permette di conoscere meglio Imma seguendola nel suo vivere e nei suoi pensieri.
La serie di Mariolina Venezia – poi trasposta nella fiction “Imma Tataranni, Sostituto Procuratore” – si compone dei libri: Come piante tra i sassi (2009), Maltempo (2013), Rione Serra Venerdì (2018), Via del Riscatto (2019) ed Ecchecavolo (2021), tutti pubblicati da Einaudi.
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