urlRitorna il nostro appuntamento con la narrativa thriller in lingua originale, oggi con una crime fiction che trascende il genere in maniera affascinante. John Burnside è un autore scozzese 58enne, ed è soprattutto un poeta di successo. Nel 2012 il suo “Black Cat Bone” ha vinto un prestigioso premio inglese di poesia, il T.S. Eliot Award.
Ma Burnside è anche scrittore di romanzi, con 7 titoli al suo attivo, e la capacità di creare atmosfere magiche con una prosa scarna e lirica allo stesso tempo.
In “A Summer of Drowning”, Burnside ha ambientato nel nord della Norvegia, nel fiordo di Malangen, la storia di Liv, una ragazzina che vive con sua madre pittrice in isolamento quasi completo.
O meglio, in forte simbiosi con la natura selvaggia e dura del circolo polare Artico, che le due donne condividono con pochi altri abitanti, tutti in bilico fra solitudine e stravaganza. Lontani dal mondo ‘civile’, circondati da un ambiente ostile e bellissimo, la loro vita è scandita da ritmi diversi da quelli abituali ed è imbevuta di folklore.
Nessuno di loro, nemmeno Liv, si stupisce se l’annegamento di due ragazzini suoi coetanei, viene attribuita da qualcuno alla huldra, uno spirito maligno che assume le sembianze di una bellissima donna e seduce le sue malcapitate vittime, portandole alla morte in mare. Huldra che potrebbe però avere le forme concrete di Maia, una giovane con un passato misterioso ed un’altrettanto misterioso legame con i ragazzini annegati, che improvvisamente compare nella vita di Liv.
La storia oscilla fra realtà e mito, ma le vicende ed i personaggi sono credibili e complessi, così come la soluzione del mistero della morte dei ragazzini, che avrà profonde ripercussioni sulla vita, solo apparentemente semplice, di Liv e sua madre.
Nordico come e più di Henning Mankell, traboccante di atmosfera come Simenon, “A Summer of Drowning” si gode come un thriller – una volta che ci si è abituati al suo ritmo un po’ sognante – e si apprezza per la poesia del linguaggio di Burnside.
Una lettura diversa, per chi ama essere sedotto non solo dalla trama ma anche delle atmosfere.

Articolo protocollato da Nicola Mira

Nicola Mira è un traduttore dall’italiano all’inglese e viceversa. Vive a Londra ed è membro dell’ Emerging Translators Network e dell’English PEN (poets, essayists and novelists society). Ha iniziato la carriera di traduttore dopo una mezza vita nel marketing della cosmesi e della moda , ed ha lavorato di recente ad un romanzo semi-autobiografico di G. D’Annunzio, “Licenza” . La passione per il giallo è nata da ragazzino e l’obiettivo è leggere autori di crime fiction di tutti i paesi del mondo. Non preferisce un genere in particolare, sono importanti la qualità della narrativa ed il fascino dei personaggi ma l’autore giallo, anzi l’autore punto, che mette in cima alla sua personale classifica è Georges Simenon.

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