Torna l’appuntamento con i consigli di Viviana Giorgi per letture in lingua originale: ecco la prima parte del suo lungo elenco di libri consigliati per un 2010 all’insegna delle buone letture thriller.
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Invece del gioco: i migliori del 2009 o dei propositi, farò quello dei desideri. Non ho nessuna voglia di buoni propositi (che includerebbero una trilogia svedese), solo di libri che mi divertano e non mi facciano cascare la palpebra. Per cui ecco, brevemente, i titoli che non mi perderò in questo 2010.
1) 61 Hours di Lee Child. Si tratta del romanzo n 14 della serie di Jack Reacher, che come sempre caldamente consiglio. Lui è un ex maggiore della MP che gira gli States senza bagaglio, sistemando bulli e prepotenti, se sfortunatamente (per loro) gli capitano a tiro. In quest’ultima avventura, che dura esattamente 61 ore, Lee Child continua a offrirci un sensazionale tour degli US: ci porta in un Sud Dakota (lo stato del Mount Rushmore), coperto di neve e a parecchi gradi sottozero. In vendita dal 18 marzo. Ma il 2010 di Lee CHild non finisce qui perché, contrariamente al solito, in autunno uscirà un’altra avventura (ancora senza titolo) di Jack, la n.15 della serie. Che la fine di 61 Hours lasci qualche questione irrisolta? Oh yes.

2) The first rule di Robert Crais. Ok, ve lo concedo, scelta facile, anche questa. Ma ve l’avevo detto che i buoni propositi li lascio agli altri. Adoro anche Joe Pike, lo ammetto, e questo dopo The Watchman è il secondo romanzo che Crais scrive con Pike protagonista. Ex mercenario, misterioso, più duro della roccia, e decisamente romantico, Pike si mette sulle tracce di chi ha ucciso un suo vecchio commilitone e la sua famiglia. Lo aiuterà in un’indagine pericolosa e difficile l’amico di sempre, Elvis Cole, il detective privato protagonista di tanti romanzi di Crais. D’altronde, dove c’è Pike c’è Cole, e viceversa. A proposito, sapete a cosa si riferisce il titolo? Alla prima regola di Pike (the first rule, appunto) che recita: “don’t make Pike mad” (non far arrabbiare Pike). Il romanzo uscirà a gennaio negli US e a marzo in UK (le edizioni saranno leggermente diverse). Il romanzo 2011 di Crais? Ancora con Joe Pike protagonista.

3) I, Sniper (“Io, cecchino”) di Stephen Hunter. Grazie al cielo Bob Lee Swagger, ex marine e tiratore scelto ai tempi della guerra in Viet Nam, l’uomo dalla mira impossibile, è tornato. Come in Point of Impact, il romanzo da cui fu tratto il bel film “The Shooter” con Mark Whalberg nel ruolo del protagonista, Swagger si ritrova implicato in un affare molto più grande di lui che inizia con l’omicidio di alcuni pacifisti attivi nel periodo del Viet Nam. Tutto sembra risolto quando il principale indiziato, un altro sniper, si suicida, e le cose cominciano a non quadrare più. Swagger diventa prima bersaglio, poi cacciatore, un hunter, proprio come il suo creatore (il romanzo è uscito a fine dicembre 2009).
Oddio, ce ne sono talmente tanti che è difficile scegliere….

4) The last 10 seconds di Simon Kernick. Uscita prevista, metà gennaio. I romanzi di Kernick hanno sempre un passo talmente veloce e incalzante da non lasciarti respirare finché non leggi l’ultima parola. Ritroviamo il detective Tina Boyd – un bellissimo personaggio femminile tormentato e dalle molte sfaccettature – alle prese con un serial killer di sua conoscenza e con un poliziotto, Sean Egan, che lavora sottocopertura. Go Tina, go. Spero solo che la fine sia meno triste e devastante di quella dell’ultimo romanzo di Kernick (The Target).

5) Storm prey di John Sandford, sugli scaffali a maggio. E’ il ventesimo romanzo che ha come eroe il detective Lucas Davenport (bello, alto e con l’occhio azzurro, non guarda troppo alla forma e gira in Porsche). E sapete quanto si incavola quando è sua moglie ad essere minacciata? Molto. Per leggere il primo capitolo, che parte subito senza perdersi in chiacchere, ecco il link: http://www.johnsandford.org/prey20t.html.

6) Junkyard dogs: a Walt Longmire Mistery di Craig Johnson. Ritorna, a maggio, lo sceriffo che preferisco, Walt Longmire, nel sesto romanzo di questa bellissima serie che si svolge tra le montagne del Wyoming e che rimane fedele alle regole del western classico, anche se è ambientata ai nostri giorni. Ancora top secret la trama. L’ultimo romanzo, The dark horse, l’avete letto? Straordinario.
A proposito di western, a breve usciranno anche due titoli di Robert B. Parker (ma come farà questo ultrasettantenne a scrivere così tanto e sempre a livelli più che apprezzabili?). Uno è un western, e si intitola Blue eyed devil (a maggio), l’altro (a febbraio) è l’ultima avventura del detective Jesse Stone – sempre più alcolizzato e a pezzi – 7) Split Image. Dai romanzi di Parker sono stati tratti cinque film tv interpretati da Tom Selleck – adattissimo al ruolo – l’ultimo dei quali, Thin Ice, non si è ancora visto in Italia. Speriamo non dover attendere troppo. Nel 2010 altri due episodi dovrebbero essere girati.

To be continued

Articolo protocollato da Viviana Giorgi

Un tempo andavo soprattutto al cinema. Oggi soprattutto leggo. Solo in inglese, perchè è la lingua degli action thriller, il mio genere. Non sopporto più i vari procedural, né i legal o court thrillers, né le vecchiette inglesi coi loro pizzi. Se l'azione latita, il libro non fa per me. Se non si spara e non ci si prende a botte, il libro non fa per me. Se l'eroe (o l'eroina) non sono sufficientemente tormentati dai fantasmi del loro passato, il libro non fa per me. I miei autori preferiti (al momento) sono Lee Child, Andy McNab e Robert Crais. Sono entrata in questo Café per scroccare una birra al barman. Era buona, quindi ci sono tornata. Anche per aiutarlo a farne il thriller joint più noto del web. Sono presuntuosa, giornalista e tifo Milan.

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