Buon sangue non mente: Jessica Fellowes, autrice di questo straordinario thriller storico, è nipote del barone Julian Kitchener Fellowes, un aristocratico inglese che non si è accontentato di dormire sugli allori del suo blasone, ma seguendo l’estro della sua creatività è diventato uno dei maggiori sceneggiatori britannici contemporanei, ottenendo nel 2002 l’Oscar per la migliore sceneggiatura originale e nel 2011 l’Emmy per la serie televisiva Downton Abbey. La nipotina segue brillantemente le sue orme. Jessiva Fellowes è un’affermata giornalista e autrice di romanzi di grande successo. In particolare si è guadagnata fama a livello internazionale con la saga de “I delitti Mitford”. Ambientati nella Londra degli anni ’30, i libri vedono al centro delle vicende le sorelle Midford, ragazze di buona famiglia, molto diverse tra loro ma anche molto unite da complicità e affetto. La saga già comprendeva tre titoli, con “Il processo Mitford” siamo al quarto.

In quest’ultimo romanzo l’ambientazione storica è ancor più essenziale che nei precedenti. La vicenda infatti fa riferimento ad un aspetto della vita inglese del Novecento di cui raramente si parla. In realtà pochi sanno che nel Regno Unito, all’inizio degli anni ’30, sorse ed ebbe qualche seguito un partito fascista, che guardava con aperta simpatia ad Hitler, a guidarlo era un aristocratico, sir Oswald Mosley. Il suo movimento ebbe all’inizio qualche successo, ma ben presto fu emarginato dalla scena politica, grazie al profondo radicamento democratico del popolo britannico. Nel ’32, anni in cui si svolge la narrazione, Mosley godeva ancora di un  certo seguito.

La vicenda prende avvio dal matrimonio di Louisa Cannon, istitutrice delle più giovani ragazze Mitford, che sta per abbandonare definitivamente casa Mitford per sposare il sergente di polizia Guy Sullivan. Il suo legame con i Mitford è talmente forte che Louisa, orfana di padre, vien accompagnata all’altare dal giovane e avvenente avvocato Tom Mitford, secondo genito e unico maschio della famiglia. Ma proprio sul più bello, cioè al momento del taglio della torta, Guy viene richiamato in servizio dai suoi superiori: una imminente manifestazione dei seguaci di Mosley desta grave allarme per l’ordine pubblico. Louisa non lo sa, ma a quella manifestazione assisteranno anche due sorelle Mitford, Unity e Diana; le due giovani in realtà non sono proprio mosse da motivazioni politiche, bensì sentimentali. Diana è infatti l’amante segreta di Mosley. Che peraltro è felicemente coniugato. La povera Unity l’accompagna. La manifestazione si svolgerà comunque senza incidenti. Trascorrono alcuni mesi. Louise vive serenamente col marito, in casa dei genitori di lui, quando viene chiamata a casa dei Mitford da Nency, primogenita delle sorelle, che le propone di accompagnare in una crociera di tre settimane la madre, Diana, Unity e la piccola Decca. L’idea di quella vacanza ha un preciso scopo: distrarre Diana dalla sua infatuazione per Mosley, un legame che non ha futuro, in quanto l’uomo politico non ha alcuna intenzione di divorziare dalla sua legittima consorte, il fatto comprometterebbe la sua immagine pubblica di uomo d’ordine, patria, famiglia e religione. Tuttavia Louisa rifiuta; è praticamente in luna di miele, non ha alcuna voglia di separarsi dal suo Guy. Ma purtroppo Louisa ha a che fare con una questione molto più grande di lei e delle stesse sorelle Mitford: la giovane sposa viene contattata da un agente del governo in incognito che le ingiunge di partecipare alla crociera: Diana e Unity sono ormai iscritte al partito di Mosley e le autorità le tengono sotto stretto controllo, evidentemente sono al corrente del legame di Diana con il leader fascista. L’occasione è preziosa per controllare da vicino le due donne, i loro movimenti, i discorsi, i possibili incontri. E’ in gioco la sicurezza della nazione. Louisa non può che ubbidire, è sempre la moglie di un poliziotto. Louisa salpa quindi insieme alle Mitford sulla nave  Princess Alice, e si impegna a tenere sotto osservazione le due donne, osservando ogni loro gesto o mossa. Ma a questo punto il racconto ha la sua svolta thriller: Joseph Fowler, un apparentemente anonimo passeggero del bastimento, viene trovato assassinato nella sua cabina. La polizia sospetta in primo luogo delle sorelle Mitford e anche Louisa viene coinvolta. Tornati a Londra, si apre un complicato procedimento giudiziario. Ad assistere le donne sarà ovviamente l’avvocato Tom Mitford. Il racconto giallo prende quindi il largo attingendo anche alle atmosfere del legal thriller, in un crescendo di tensione e suspense che lascerà entusiasta ogni lettore appassionato del genere.

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Il processo Mitford. I delitti Mitford
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Articolo protocollato da Fausto Tanzarella

Fausto Tanzarella è nato a Taranto nel 1951, dal 1975 vive a Siena; laureato in giurisprudenza ha lavorato nei servizi legali di un istituto di credito. Editore, pubblicista e scrittore, è autore di una serie di romanzi gialli ambientati nella Siena del XIV secolo: “I giorni del corvo” 2009; “Un’ombra nera”, 2011; “Il codice dei corpi”, 2015; “Affresco” 2017 e da ultimo, nel novembre 2021, “Prigionieri del sangue”; tutti editi dalla Pascal Editrice. Tanzarella ha pubblicato anche due gialli di ambientazione moderna: “Via delle Vergini” (Mauro Pagliai editore) con il quale è risultato finalista nel premio letterario “Garfagnana in giallo” 2014 e il “Il cerchio del fantasma”, Oakmond Publishing, 2018.

Fausto Tanzarella ha scritto 56 articoli: