Zero - Frank RizzoRecensiamo oggi su Thriller Café una recente uscita (in anteprima mondiale) per Giano Editore: Zero, di Frank Rizzo, autore di cui si dice sia italo-americano di Philadelphia ma in realtà dall’identità piuttosto misteriosa…

Titolo: Zero
Autore: Frank Rizzo
Editore: Giano
Anno: 2011

Trama in sintesi:
Julius Sinter, famoso uomo d’affari, fisico scolpito da tanti esercizi in palestra, è stato ucciso con un colpo di pistola ai genitali. La vittima, a quanto pare, era in stretta confidenza con il Presidente degli Stati Uniti, il quale giorni dopo avrebbe dovuto presenziare ad una cena di beneficenza al St. Francis Hotel.
Harry Dougan, capo della squadra omicidi, avvisa il giornalista del San Francisco Courier, nonché amico d’infanzia, D.G.M. Stone, per offrirgli lo scoop che potrebbe aiutarlo ad uscire dal limbo di noia e di penuria di articoli “succosi” che gli farebbero risalire la china. Non solo Stone rischia il posto se non presenta qualche notizia da prima pagina al suo capo redazione, Margareth, ma è anche alle strette con la sua ex moglie, Nora, fervente attivista religiosa nella “Nuova Famiglia”, associazione cristiana che accoglie derelitti e falliti. Nora gli rimprovera di non essere molto presente con sua figlia adolescente .
Ma questo omicidio presenta molti punti oscuri. Il fatto che il corpo presenti una scritta “MENO UNO”, tracciata con il sangue, il dubbio che la vittima fosse gay, l’appartenenza ad una stretta cerchia di conoscenze del Presidente..
Ma chi lo ha ucciso? C’è un collegamento con la massima carica degli Stati Uniti? O è una vendetta nell’ambito della comunità gay?
Un presidente, l’ultimo, che fin dalla sua vittoria ha dovuto scontrarsi con molti oppositori, sia per il colore della pelle, che per le idee rivoluzionarie. Apparso in un momento di forte crisi economica, ha combattuto contro le ostilità di chi lo credeva musulmano ma, soprattutto, per il razzismo che impera ancora sovrano e non solo in America.
Certo, con il tempo ha dimostrato di… non essere poi così male! Ma si sa che i fanatici esistono sempre, non dimenticando il fatidico 11 settembre…

Ho scelto un brano del libro per commentarlo: “Come le donne, anche i cocktail hanno gusti diversi: secchi o corposi, amari o aromatici. Alcuni sono leggeri e non ti accorgi di averli bevuti. Passano senza lasciare tracce e ti danno solo voglia di provare qualcosa di più forte. Altri sono dolci e insidiosi, li mandi giù senza pensarci e di colpo ti ritrovi a terra, con lo stomaco sottosopra. Poi ci sono quelli onesti e decisi, con un teschio e due tibie stampati chiari sul bicchiere. Pericolo di morte. I tuoi migliori amici ti avvertono del danno inevitabile, ma tu non li ascolti.”
E le donne sono il filo conduttore di questo romanzo, che inizia con la scoperta di un cadavere nella città di San Francisco, o Frisco come la chiamano gli americani. Sono presenti, bionde e more, in una trama che si complica e si contorce, fino a diventare un grosso puzzle… Nora, ex moglie di Stone, personaggio all’apparenza di poco conto, che rientra prepotentemente nella scena. Eleonore Drakeman, bionda dagli occhi tristi, detective privato dalla personalità dubbia e contorta, molti segreti da nascondere, pericolosa e schiva. Conosciuta nel pub più frequentato dal cronista, tra fiumi di cocktails, si innamorerà perdutamente di lei. Carson Lamarr, una mora tutta curve che si trovava spesso in compagnia di Julius Sinter.
Saranno loro, in realtà, a condurre il gioco e a portarci ad un finale mozzafiato, che proprio nelle ultime pagine ricomporrà il complicato puzzle.
Al contrario di quanto mi aspettassi, la numerologia ricorre poco nelle righe della storia, a parte la scritta sul cadavere ed una “Operation Zero”, quasi tralasciata o non meglio definita. Ma non ha molta importanza. Frank Rizzo ha saputo proporre, in uno stile che mi ricorda vagamente quello di Winslow, un noir capace di farmi trattenere il fiato, di cullarmi con le descrizioni di una città come San Francisco, che ho avuto il piacere di visitare, come se mi trovassi lì in quel momento, sul Golden Gate Bridge, e fossi immersa nella famosa nebbiolina della baia…
Un libro dalla trama davvero ben costruita che mi sento di consigliare.

Articolo protocollato da Cecilia Lavopa



Cecilia Lavopa ha scritto 12 articoli: