Torna Ian Rankin sugli scaffali italiani, e non con l’ispettore John Rebus protagonista, apparso per l’ultima volta in Partitura finale.
In Un colpo perfetto, edito come sempre da Longanesi, sotto i riflettori c’è Mike Mackenzie, che è sempre stato l’uomo giusto al momento giusto. A trentasette anni, Mackenzie ha ottenuto tutto dalla vita, e ora ha bisogno di una sfida, per provare nuove emozioni. Assieme ai suoi amici di sempre, un alto funzionario di banca fissato con pittura e il preside dell’Accademia di Belle Arti, decide di tentare il colpo del secolo alla National Gallery di Edimburgo. L’idea è di penetrare nel magazzino in cui sono tenute le opere che non trovano spazio nelle sale, sostituire alcuni dipinti originali con delle copie perfette e quindi portare via il bottino senza che nessuno possa accorgersi dell’inganno. Il loro scopo non è il denaro: vogliono solamente rimettere in libertà qualche quadro ingiustamente non esposto. All’inizio tutto pare filare liscio, ma poi entra in gioco un quarto uomo: Chib Calloway, un malvivente disposto a tutto pur di saldare un pesante debito con la mala norvegese. E di colpo la vita dei protagonisti entra in una spirale di violenza e ricatti incrociati dalla quale sarà difficile salvarsi.
Il re del giallo scozzese ci propone una storia densa di tensione, che si muove sul sottile confine tra normalità e perversione. Personalmente non l’ho ancora letto, ma a mio parere Rankin è uno dei migliori scrittori europei, e nonostante non ci sia John Rebus credo che questo Un colpo perfetto non deluderà i suoi fan. Voi che ne dite?