Proseguendo alla scoperta delle One Shot Series, “piccoli capolavori televisivi” presto dimenticati a causa della loro scarsa permanenza nei palinsesti, facciamo la conoscenza di THE UNUSUALS, qui da noi molto liberamente ribattezzata I SOLITI SOSPETTI. Nata da un’idea di Noah Hawley (già co-autore e produttore della serie di successo BONES, tratta dai romanzi di Kathy Reichs e attualmente giunta all’ottava stagione) THE UNUSUALS venne presentata dalla ABC come una sorta di “moderna versione di M.A.S.H.” la fortunatissima serie bellica andata in onda per undici stagioni (dal 1973 al 1983) ispirata al film di Robert Altman del 1970. Sebbene il paragone abbia fatto storcere la bocca a qualcuno, c’è da dire che, in effetti, l’intento dell’autore di THE UNUSUALS si mostra subito tutt’altro che banale. Hawley si prefigge di raccontare le storie di una squadra di detective newyorchesi in un ottica diversa dal solito, puntando sull’ironia e basandosi sull’assunto secondo il quale “in una città come New York chiunque nasconde un segreto”. Ed è proprio la scoperta dei segreti di ciascuno dei detectives che compongono lo staff del secondo distretto ad essere il tema portante dello show. Gli interpreti sono tanti, bravi e azzeccati, a partire da Amber Tamblyn, vista in numerose pellicole sul grande schermo (THE RING, THE GRUDGE 2, MAIN STREET e, ovviamente, DJANGO UNCHAINED di Tarantino) e star di serial di successo (JOAN OF ARCADIA, GENERAL HOSPITAL, DOCTOR HOUSE). La Tamblyn interpreta la neo promossa detective Casey Shraeger, appena trasferita al secondo distretto e subito incaricata dal sergente Harvey Brown (il Terry Kinney della allucinante serie carceraria OZ, visto anche nella seconda serie di THE MENTALIST) di indagare con molta discrezione sul partner Jason Walsh e sugli altri colleghi che, a suo dire, nasconderebbero segreti potenzialmente dannosi per la sopravvivenza stessa del distretto. Il co protagonista è Jeremy Renner, nel ruolo del detective Jason Walsh. Renner, all’epoca del debutto di THE UNUSUALS (8 aprile 2009) era già un attore di successo ma non aveva ancora espresso a pieno il potenziale che l’avrebbe portato ad essere una delle più apprezzate (e pagate) star di Hollywood con le interpretazioni di blockbuster come THE AVENGERS (Renner interpreta Clint Barton-Hawkeye), MISSION IMPOSSIBLE: GHOST PROTOCOL (al fianco di Tom Cruise) e BOURNE LEGACY, il quarto capitolo della serie dedicata al personaggio creato da Robert Ludlum. In quest’ultimo film, Renner rimpiazza (ma con un altro ruolo) Matt Damon, rifiutatosi di interpretare nuovamente il super agente dormiente Jason Bourne. Da citare anche le sue due candidature all’oscar per le straordinarie interpretazioni in THE HURT LOCKER, di Kathryn Bigelow e THE TOWN di Ben Affleck.
Altri comprimari di peso in THE UNUSUALS sono Adam Goldberg (SALVATE IL SOLDATO RYAN, SALTON SEA, ZODIAC) nei panni del detective Eric Delahoy (il suo segreto è un tumore al cervello che tiene nascosto ai colleghi e che gli provoca non pochi problemi durante il lavoro) e Harold Perrineau (il Michael Dawson di LOST, noto anche per il ruolo del carcerato paraplegico August Hill nella già citata OZ). Perrineau interpreta il detective Leo Banks che indossa perennemente un giubbotto antiproiettile, in quanto terrorizzato dalla possibilità di essere ucciso.
La serie, in verità, parte un po’ in sordina, ma già al terzo episodio decolla e, dopo essersi abituati alle atmosfere originali e al tono eccentrico, ci si appassiona alle vicende dell’eterogeneo gruppo di poliziotti, rimanendo molto delusi dalla conclusione del programma che, peraltro, lascia in sospeso parecchie sottotrame.
Da notare che gli attori Adam Goldberg e Terry Kinney, subito dopo la chiusura di THE UNUSUALS avrebbero girato un’altra serie poliziesca, sempre ambientata a New York (stavolta prodotta dalla CBS). Si tratta di NYC 22, creata dal famoso sceneggiatore Hollywoodiano Richard Price e prodotta, fra gli altri, da Robert De Niro. Con questi presupposti, la serie (ancora inedita in Italia) pareva destinata ad essere un grande successo. Ebbene, la prima stagione di 13 episodi, andata in onda per la prima volta il 15 aprile 2012, è stata ufficialmente cancellata meno di un mese dopo, visti gli scarsi riscontri di audience. Quando si dice il destino…
Recensione di Romano De Marco.
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