TerriersAbbiamo introdotto la scorsa settimana la nostra mini rubrica One Shot Series, dedicata alle serie TV soppresse dopo la prima stagione. Oggi vi presentiamo la prima di esse, TERRIERS.
La serie, del 2010, è ambientata a Ocean Beach, spiaggia di San Diego in California, e narra le gesta dell’ex poliziotto ed ex alcolista Hank Dolwort, interpretato da Donal Logue. L’attore canadese si era già fatto apprezzare nel ruolo del capitano Tidwell, nella seconda stagione di LIFE e prossimamente lo ritroveremo, come personaggio ricorrente, nella sesta stagione di SONS OF ANARCHY, nei panni di un violento U.S. Marshall che diverrà la nuova nemesi di Jax Teller e soci. In TERRIERS, il suo Hank Dolwort è il titolare di un’agenzia investigativa non autorizzata, gestita in coppia con l’ex ladro Britt Pollack (Michael Raymond James, il Rene Lenire della prima stagione di TRUE BLOOD). Logue, qui probabilmente alla migliore interpretazione della sua carriera, ricalca la caratterizzazione del suo personaggio su quella di Jeffrey Lebowsky, mattatore dell’omonimo film di Joel Coen, interpretato da Jeff Bridges. La serie segue più plot narrativi riuscendo ad amalgamarli fra loro, in modo da rendere appassionanti le vicende private dei vari protagonisti senza mai distaccarsi dalla connotazione action drama, condita da una punta di sana ironia. Da citare, nel cast dei comprimari, Rockmond Dunbar, attore di colore già noto per il suo ruolo di Benjamin Miles “C-Note” Franklyn in PRISON BREAK e del tenente Eli Roosevelt dalla quarta serie di SONS OF ANARCHY in poi. Dunbar risulta particolarmente convincente nel ruolo del detective Gustafson, ex capo e amico di Dolwort. TERRIERS ha ottenuto il plauso pressoché unanime della critica, posizionandosi fra i migliori 10 programmi televisivi statunitensi del 2010 e vincendo un premio quale “miglior nuova serie del 2010” da parte della Television Critics Association. A nulla sono valsi tali riconoscimenti, a fronte dell’implacabile indice d’ascolto rivelatosi inferiore a quello sperato dalla produzione. E fu così che con il 13° episodio, nel bel mezzo di un “cliffhanger” che lasciava in sospeso il futuro dei due protagonisti, la serie cessò di esistere, con buona pace dei tanti estimatori (fra cui il sottoscritto).

Recensione di Romano De Marco.

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