Dovevano essere risate noir, poi qualche autore ha trovato macabro il titolo e difficile lo svolgimento, così la sesta raccolta di racconti, edita come ogni anno dai Frilli a scopo benefico (stavolta i proventi andranno alla fondazione Gigi Ghirotti di Genova) ha tentato di coniugare sorrisi e noir, compito arduo da dark comedy, reso ancora più spinoso da un numero davvero basso di battute a disposizione: 8500, che infatti saliranno a 1000 alla prossima edizione.

Il contest inizia ogni volta con un giro di mail per trovare il tema portante – che nel tempo ha visto cimentarsi su gatti, sapori, odio-amore, luoghi (e nel 2024 sarà la musica), quindi la casa editrice pubblica un post su FB che rappresenta una sorta di moderno Olifante. Chiama a raccolta scrittori e scrittrici, non necessariamente pubblicati da lei e, dopo una accurata selezione di Carlo Frilli e Armando d’Amaro, esce a fine ottobre con presentazione alla Feltrinelli di Genova e cena tutti assieme a seguire. Una vera festa.

Ma ci sono altre regole di ingaggio, come potrete scoprire magari rivedendo la puntata di Risolto Giallo, quando ne abbiamo parlato con Michela Bellini, Paola Varalli e Giorgio Maimone. La più carina, a mio parere, è la presenza nel racconto di Marco Frilli, fondatore della casa editrice, che deve comparire come personaggio. Molti autori lo hanno conosciuto, per cui per loro è più semplice tratteggiarlo, altri si destreggiano tra fantasia e sentito dire, peraltro dovendolo anche mettere a tu per tu coi loro (e gli altrui, per i più generosi) personaggi, a volte con capriole narrative per armonizzare tempi e luoghi.

Ecco quindi che questa casa editrice, molto votata alla zona, alla regionalità, che ha fatto dell’ambientazione chiara, con molte citazioni di luoghi, uno dei suoi segni distintivi, si evidenzia anche per la vocazione benefica e un po’ nostalgica, in omaggio al suo primo collaboratore.

In questa raccolta troverete ben 56 racconti con prefazione di Dario Vergassola, non per nulla intitolata “Una risata vi seppellirà” e a proposito di titoli ci sono altre citazioni gustose, come “Ridi pagliaccio”, “Arsenico e vecchi merletti”, “Lascia o raddoppia” (che a me è piaciuto particolarmente), “La finestra sul cortile”, “Venere in pelliccia” e “Zelig” (che evoca molte risate sia in versione Bisio che in versione Woody Allen).

E se non siete amanti dei racconti, calcolate che questo volume vi mette a disposizione lo stile e la creatività di ben 56 penne differenti, il che è un unicum e può farvi scoprire autori di cui poi, magari, vorrete leggere altro. E poi, i racconti sono comodi ovunque: in città, occupano il tempo di qualche fermata di metropolitana, in spiaggia, quello tra un bagno e un altro, in montagna, potete portarvi giusto le foto di qualche pagina sul vostro telefonino senza affardellare troppo lo zaino… Insomma, io ve lo consiglio vivamente! Buone vacanze a tutti.

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Articolo protocollato da Alessia Sorgato

Alessia Sorgato, classe 1968, giornalista pubblicista e avvocato cassazionista. Si occupa di soggetti deboli, ossia di difesa di vittime, soprattutto di reati endo-famigliari e in tema ha scritto 12 libri tra cui Giù le mani dalle donne per Mondadori. Legge e recensisce gialli (e di alcuni effettua revisione giuridica così da risparmiarsi qualche licenza dello scrittore) perché almeno li, a volte, si fa giustizia.

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