Pierre Martin, pseudonimo di uno scrittore tedesco, ha pubblicato sei romanzi della serie Madame le commissaire. Isabelle Bonnet e il suo assistente Apollinaire sono diventati, così, in Germania dei veri e propri personaggi di culto, degni di figurare accanto alle più celebri coppie di detective del romanzo poliziesco.

Madame le commissaire e l’inglese scomparso (BEAT, 2021) che ora mi accingo a recensire per voi è il primo della serie pubblicato in Italia.

Ferita nel corpo e nello spirito e costretta a un periodo di riposo forzato dopo aver salvato la vita al Presidente francese che aveva subito un attentato, Isabelle Bonnet, ex capo della squadra antiterrorismo di Parigi, torna a Fragolin. Il paese, luogo della sua infanzia, era stato da lei abbandonato dopo essere rimasta orfana di entrambi i genitori deceduti in un incidente automobilistico dalla dinamica mai ben chiarita. Ci troviamo nel Sud della Francia, non molto lontano dalla vita frenetica della Costa Azzurra, ma ancora immersa in boschi di querce e castagni e profumo di lavanda. Qui ritroverà vecchi amici e conoscenti cui far visita e, poco a poco, ricostruirà così il puzzle della sua infanzia. «Voleva ritrovare se stessa, risanare anima e corpo e scoprire come affrontare la sua vita futura.»

Al suo arrivo Isabelle trova, però, il paese in preda all’agitazione perché due giorni prima una domestica aveva scoperto in una villa il corpo di una giovane donna colpita da diversi proiettili. La tenuta appartiene a un inglese di cui si sono perse le tracce. L’uomo, del quale si sa molto poco, è ricercato dalla gendarmeria che lo ritiene il principale sospettato dell’omicidio. Qualche giorno dopo il superiore di Isabelle la chiama per affidarle il caso restituendole il grado di commissaire. Questo per Isabelle ha il sapore di una beffa sia perché lei così passerebbe da ex capo della squadra antiterrorismo a semplice commissaire sia perché le viene affiancato un personaggio alquanto bislacco. È Jacobert Apollinaire Eustache un tipo goffo e maldestro che si è sempre occupato dell’archivio e non ha mai preso parte a un’indagine. Ben presto, però, la diffidenza di Isabelle nei confronti dello strambo e un po’ stralunato assistente inizierà a svanire. Lei ne apprezzerà così l’efficienza e la straordinaria intelligenza pratica e non le importerà più «quanto spesso parlasse con un cactus, indossasse calzini rossi e dimenticasse di pettinarsi.»

Riusciranno i due a far luce su questo delitto il cui movente pare affondare nel passato, noto e non, di un piccolo paesino provenzale?

Madame le commissaire e l’inglese scomparso è il primo libro della serie poliziesca scritta da Pierre Martin che vede protagonista Isabelle Bonnet.

I personaggi sono tutti credibili e ben delineati a cominciare da Isabelle e dal suo assistente Apollinaire e proseguendo con l’amica d’infanzia Clodine, il sindaco di Fragolin Thierry Blès e tanti altri.

Straordinaria e affascinante è l’ambientazione provenzale simile a «Un acquerello di Paul Cézanne che come nessun altro aveva saputo catturare i colori incomparabili del paesaggio provenzale. Soprattutto quelle ammalianti tonalità ocra, l’azzurro dei campi di lavanda in fiore e lo strano velo argenteo steso su tutto.»

Ma la narrazione di Pierre Martin ci regala non solo incantevoli paesaggi, ma una realtà provinciale che nasconde un altro volto fatto di residenti reticenti e ombrosi, di misteri che si desidera restino tali, di inglesi in incognita e di omicidi a sangue freddo.

Questo romanzo giallo dal sapore démodé e dal ritmo un po’ lento, è comunque una lettura piacevole e leggera.

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Madame le commissarie e l'inglese scomparso: 81
  • Editore: BEAT
  • Autore: Pierre Martin

Articolo protocollato da Luisa Ferrero

Mi chiamo Luisa Ferrero, sono nata a Torino e vivo a Torino. Dopo una laurea in Materie Letterarie ho ricoperto il ruolo, per tre anni, di assistente ricercatore presso l’Università degli Studi di Torino e ho poi, successivamente, insegnato nella scuola per oltre trent’anni. Divoro libri di ogni genere anche se ho una predilezione per i gialli, i thriller e i noir. Le altre mie passioni sono: il cinema, il teatro, il mare, la mia gatta e la compagnia degli amici... Di recente mi sono approcciata anche alla scrittura partecipando a numerosi corsi di scrittura creativa. Il mio racconto giallo "Un, due, tre… stella!" è stato inserito nell’antologia crime "Dieci piccoli colpi di lama" - Morellini Editore (luglio 2022) e il mio romanzo d’esordio "Cicatrici", finalista alla quinta edizione del concorso "1 giallo x 1000", è stato pubblicato il 31 marzo 2023 da 0111 Edizioni. Ah, dimenticavo... dal 2016 sono non vedente ma questo, in realtà, non è un problema in quanto per dirla come Antoine de Saint-Exupéry "l’essenziale è invisibile agli occhi".

Luisa Ferrero ha scritto 122 articoli:

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