E’ tornata Chicca Lopez. Ve lo diciamo così, senza preamboli né ulteriori indugi: la ventottenne marescialla salentina creata da Gabriella Genisi, piccola di statura ma coriacea e intransigente come poche, dopo aver rischiato “il culo e la vita” nell’ultima indagine – raccontata in Pizzica amara (Rizzoli 2019) – torna più forte, decisa ed ombrosa che mai per le strade del Salento, rigorosamente a bordo della sua Bonneville. Rizzoli, infatti, lo scorso 2 marzo ha pubblicato La regola di Santa Croce, il secondo episodio di questa bella serie noir.

Chi ci vive lo sa, nel Salento novembre porta ancora con sé un retrogusto d’estate: anche se i turisti non ci sono più e i lidi hanno chiuso i battenti da un pezzo, il mare sa sempre regalare colori e meraviglie. È proprio lì, in una casetta di pescatori davanti al suo mare, che il maresciallo Francesca Lopez detta Chicca si sta riprendendo dagli strascichi dell’ultima indagine in attesa di tornare in servizio. È lì che va a cercarla Carmine, il giovane che abbiamo già incontrato in Pizzica amara e che da Chicca vorrebbe qualcosa in più di quel che lei è disposta a dargli. Tuttavia, dopo le prime reticenze, la ragazza accetta di visitare il cantiere a cui Carmine sta lavorando, tanto più che si tratta di un’opera di gran pregio: il restauro della stupenda chiesa di Santa Croce a Lecce. Riguardando le foto di quella visita unica e insperata, Chicca nota qualcosa che la fa saltare sulla sedia: su uno dei fregi della chiesa c’è un’iscrizione che non dovrebbe essere lì. Qualcuno ha deturpato un fregio di Santa Croce. Ma mentre inveisce contro Carmine e mette a soqquadro l’intero comando dell’Arma per seguire quest’indagine a modo suo, Chicca non sa ancora dove la porterà questa storia. Non sa ancora chi sono Eva, Renzo e Cesare protagonisti dell’iscrizione incriminata, né sa cosa significhi quella data, 499, che la riporterà indietro nel tempo, ad un’estate degli anni ’80. Non sa ancora, Chicca, che un patto stretto fra ragazzi può diventare una sentenza di morte, né sa che è vero che l’amore può portare alla morte, anche quando di fronte si ha un mare così bello.

Quello che impegna Chicca Lopez in queste pagine è un cold case dove, al principio, tutti sembrano scomparsi, figure eteree di un altro tempo, di cui nessuno sembra curarsi. Insistendo ed impuntandosi con la tenacia di chi vuole vederci chiaro, Chicca scoprirà che non è così, che le tracce ci sono e parlano di un passato che nessuno, nel Salento, vuole ricordare, di quei legami di sangue, violenza e denaro che prendono il nome di mafia e che qui si chiamavano (e si chiamano) Sacra Corona Unita… sì, perché la mafia c’è stata – e c’è ancora – anche in questa terra da sogno. Ma cosa c’entra la SCU con tre adolescenti e una scritta su un fregio di Santa Croce? E poi c’è lei, Eva, la più enigmatica, bella e pericolosa… tutto porta a lei e su di lei si concentra lo sguardo acuto di Chicca.

“Nella stanza calò il silenzio. Chicca sollevò la cornice d’argento, guardò ancora una volta l’immagine di Eva adolescente. Arrampicata su un ulivo, i capelli biondissimi, il corpo lucente e abbronzato, lo sguardo ammiccante. Era la donna angelo descritta dai poeti nei secoli, la Eva tentatrice dai lunghi capelli biondi che cedeva alle lusinghe del serpente, una Primavera danzante nel bosco, la Venere che sorgeva dalle acque. Era Anna Maria Botticelli, la ragazza dal viso candido che strangolava con una sciarpa rossa Nadia Roccia, l’amica del cuore di Castelluccio dei Sauri, o Laura Palmer di Twin Peaks.

Chi era davvero Eva? E perché era sparita?”

Tra un drink speciale e un piatto di pasta preparato a regola d’arte, fra lo splendore del barocco leccese e l’incanto immenso e cangiante del mare, fra versi che sanno incatenare e melodie che cantano i tormenti dell’anima, conosciamo meglio un personaggio enigmatico e intrigante, una ragazza con dentro tanti vuoti e la forza di chi ha sempre dovuto farcela da sola, un maresciallo con la coda di cavallo e lo sguardo infuocato… Chicca, ne siamo certi, è ancora tutta da scoprire. E tutta da scoprire è, soprattutto, questa sua terra magica, da raccontare con parole delicate che ne riscoprano l’antica bellezza e con suoni aspri che ne condannino gli errori e gli sguardi voltati.

L’autrice, Gabriella Genisi, ha pubblicato, fra gli altri, anche la serie con protagonista la barese Lolita Lobosco, diventata una seguitissima serie tv andata in onda su Rai 1 fra febbraio e marzo 2021. Per Rizzoli ha pubblicato Pizzica amara (2019) e La regola di Santa Croce (2021), entrambi ambientati in Salento ed entrambi con protagonista il maresciallo Chicca Lopez.

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La regola di Santa Croce
  • Editore: Rizzoli
  • Autore: Gabriella Genisi

Articolo protocollato da Rossella Lazzari

Lettrice compulsiva e pressoché onnivora, una laurea in un cassetto, il sogno di lavorare nell'editoria e magari, un giorno, di pubblicare. Amo la musica, le serate tra amici, mangiare e bere bene, cantare, le lingue straniere, i film impegnati e cervellotici, il confronto, la condivisione e tutto ciò che è comunicazione.

Rossella Lazzari ha scritto 166 articoli:

Libri della serie "Chicca Lopez"

L’angelo di Castelforte – Gabriella Genisi

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È tornata in libreria Chicca Lopez, la carabiniera salentina nata dalla penna di Gabriella Genisi. Oggi, al bancone del Thriller Café, parliamo de L’angelo di Castelforte, la sua terza indagine pubblicata di recente da Rizzoli. […]

La regola di Santa Croce – Gabriella Genisi

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