Jeffery Deaver - la luna freddaLa luna fredda di Jeffery Deaver: è il romanzo recensito oggi. Ritroviamo dunque Lincoln Rhyme e Amelia Sachs, coppia collaudata fin dai tempi de Il collezionista di ossa, e facciamo la conoscenza con Kathryn Dance, l’esperta di cinesica protagonista poi de La bambola che dorme.

Titolo: La luna fredda
Autore: Jeffery Deaver
Editore: Sonzogno
Anno di pubblicazione: 2006
Pagine: 464
ISBN: 9788845413377
Prezzo: € 9,50

Trama in sintesi de La luna fredda:
In una gelida notte di dicembre, con una luna piena che si staglia nel cielo nero di New York e la paura diffusa tra la gente di un nuovo 11 settembre, un killer spietato colpisce due volte a poche ore di distanza. Sulle scene dei delitti lascia il suo “biglietto da visita”, un costoso orologio con le fasi lunari sul quadrante e un messaggio firmato “L’orologiaio”. Tutto lascia supporre che i due omicidi non siano destinati a rimanere gli unici. Il criminalista Lincoln Rhyme e i suoi collaboratori hanno a disposizione solo poche ore per fermare quel killer geniale e meticoloso ossessionato dal tempo, che pianifica i suoi delitti con precisione cronometrica. E Amelia Sachs fatica a conciliare la caccia all’Orologiaio con la sua prima indagine autonoma, il caso di un apparente suicidio che la porterà a scoprire inquietanti rivelazioni sul proprio passato che potrebbero minare alle basi il particolarissimo rapporto con Lincoln. Fortunatamente compare sulla scena dell’inchiesta un’inattesa quanto provvidenziale alleata per Rhyme: l’agente speciale del Bureau of Investigation della California Kathryn Dance, esperta nella lettura del linguaggio non verbale negli interrogatori. Nonostante Rhyme si mostri scettico sull’attendibilità delle testimonianze e Kathryn nutra poca fiducia sulle prove fornite dai rilievi effettuati, la loro bizzarra collaborazione riesce a smontare quello che via via si configura come un meccanismo a scatole cinesi fatto di inganni e doppi giochi.
(dalla scheda su IBS)

Dopo l’impressione non del tutto soddisfacente ricavata da La dodicesima carta, torno a leggere un romanzo della serie di Lincoln Rhyme. Se devo dire meglio o peggio del precedente, direi meglio, anche se qualche cosa contro cui puntare il dito c’è comunque.
Tra gli aspetti più positivi del romanzo, oltre alla consueta caratura dei personaggi abituali, è l’ingresso in scena di Kathryn Dance. Figura nuova e affascinante, l’esperta di cinesica dà subito l’impressione di avere qualità sufficienti per calcare il palco anche da sola, e Deaver infatti ha deciso di inaugurare poco dopo una serie imperniata su di lei. L’introduzione di questo nuovo personaggio fa in parte deviare – in modo positivo – il romanzo dalla routine “SuperRhyme contro SuperCattivo” che riassumeva molti precedenti lavori, da Il collezionista di ossa a L’uomo scomparso. Anche l’uso della trama secondaria, incentrata su Amelia Sachs, contribuisce in questo senso, e la scelta dell’antagonista di turno, inizialmente scontata, si rivela in seguito ben diversa da quella che appare. Ma proprio dal connubio del filone parallelo e della svolta nelle motivazioni dell’Orologiaio, esce fuori una seconda parte del libro che per alcuni versi sembra un po’ eccessivamente diversa dalla prima. Deaver costruisce un palazzo a molti piani ed è come se salendo le scale si passasse a un certo punto e con un po’ di bruschezza da un intonaco giallo a uno violetto; ma quel che è peggio è che pare che qualcosa scricchioli, che si sia voluto aggiungere qualche piano di troppo. Sintomatico a mio parere è che lo stesso autore dia spiegazioni di un progetto criminale così complicato da sfiorare l’inverosimile. La continua voglia di stupire il lettore con inaspettati colpi di scena a volte fa perdere di vista il punto di partenza, e soprattutto il fatto che per giungere a quello di arrivo ci sarebbero percorsi più logici e meno pirotecnici. Il libro si legge rapidamente, come sempre accade per quelli di Deaver, ma la sensazione di esagerazione alla fine a me è rimasta. Per motivi che non posso dire senza rovinarvi la sorpresa, sono certo che questo romanzo avrà un seguito diretto. Speriamo sia più realistico.