Come molti di voi avranno già letto in altre sedi, prima tra tutte il blog ufficiale del Giallo, le collane da edicola della Mondadori passano di mano: Sergio Altieri fa posto a Franco Forte, nuovo direttore editoriale, e al cambio di timoniere si accompagnano altre novità che di qui a breve potremo tutti toccare con mano.
Come annunciato nel comunicato stampa, a partire dal luglio 2011 il Giallo ritorna alla sua grande tradizione con un formato più grande e più simile alla prima storica edizione, e così pure i “Classici del Giallo Mondadori” e “Gli speciali del Giallo”.
Franco Forte, che tutti conosciamo già come scrittore, traduttore, editor e consulente editoriale delle principali case editrici, oltre che giornalista professionista, sceneggiatore e molto altro, dalle pagine dei blog Mondadori ha dichiarato: “Ho accettato con entusiasmo l’idea di occuparmi delle collane da edicola Mondadori, convinto di poter trasfondere in questo lavoro la passione, la competenza e la professionalità che ho acquisito negli anni, per dare un impulso alle collane storiche che mi hanno accompagnato fin dall’infanzia; e dunque l’incarico, per quanto gravoso, non mi spaventa. Di certo mi rassicura sapere che Sergio Altieri continuerà a lavorare con noi come autore, come traduttore, come consulente a tutto campo, consentendoci di poter attingere ancora alla sua esperienza e alle sue capacità per rendere sempre migliori le collane che sono cresciute sotto la sua guida e la cui responsabilità, adesso, ricade sul sottoscritto.”

Vista l’importanza della notizia per tutti gli appassionati di gialli ad ampio raggio, ho voluto scavare un po’ più a fondo e fargli qualche domanda extra, anche a nome vostro. Siete curiosi di sapere qualcosa di più delle dichiarazioni ufficiali? Ecco il nostro breve scambio di battute…

D: Ciao Franco, benvenuto al Thriller Café e complimenti innanzitutto per la nomina a Direttore Editoriale delle Collane da edicola Mondadori. Partiamo con una domanda facile: si tratta di un ruolo di prestigio ma di grande responsabilità. Quali saranno le difficoltà maggiori che vedi davanti a te?
R: La difficoltà maggiore, in questo momento, sarà tenere a freno le mille idee che mi frullano in capo e le mille iniziative in cui vorrei gettarmi a testa bassa, per ciascuna delle collane che sono stato chiamato a dirigere. Purtroppo non potrò farlo subito, visto che prima di tutto occorre capire a fondo certi meccanismi di queste linee editoriali, per cominciare a intervenire secondo le mie prospettive, con cambiamenti graduali ma sensibili. L’istinto (e la gran voglia di fare) mi porterebbero invece a stravolgere subito tutto, ma… sarebbe troppo pericoloso. Devo io per primo impormi un po’ di pazienza, e non è una cosa facile.

D: La nuova direzione sarà nel segno della continuità con quella di Sergio Altieri o se ne discosterà profondamente? E nel caso, in cosa?
R: Sergio è un grandissimo professionista e un editor formidabile, e il solco che lui ha tracciato in Italia è molto importante, soprattutto per l’apertura verso gli autori italiani, da sempre troppo bistrattati nel nostro Paese. Dopodiché, come è ovvio che sia, ognuno di noi ha le sue idee, le sue passioni, le sue proposte da portare avanti, e adesso che tocca a me, cercherò di mantenere tutto ciò che di ottimo Sergio ha fatto (e non è poca roba, tutt’altro) ma di dare anche il mio personale contributo, innestando le mie idee nei percorsi che da tanti anni le storiche collane da edicola Mondadori seguono con dignità e fermezza.

D: La chiusura di Supergiallo (dopo Supersegretissimo) ha intristito molti lettori storici del Giallo Mondadori, già in parte scontenti per le scelte editoriali operate sia per i Classici che per le recenti proposte del Giallo. Cosa dici a chi lamenta la scarsa qualità delle ultime uscite e guarda con scarso ottimismo al futuro delle collane?
R: Dico che non è semplice mediare fra ciò che il mercato produce e ciò che il lettore del Giallo (soprattutto quello legato ai testi più classici) vuole. Si tratta di un’operazione molto delicata e impegnativa, i cui meccanismi devo ancora comprendere a fondo. Come dicevo, la mia intenzione è verficare questa situazione e poi cercare di intervenire, naturalmente a modo mio, per cercare di riportare ottimismo e fiducia nei lettori. E credo di sapere come fare…

D: Quali saranno le maggiori novità, se si possono svelare?
R: E’ ancora troppo presto. Parliamone fra un po’.

D: Argomento “spinoso”. Spazio agli italiani: c’è chi lo reclama e chi teme di veder pubblicati troppi autori poco noti (non necessariamente un male, secondo me). Ne sarà dato di più o di meno che in passato? Con che criteri?
R: C’è solo un criterio utile, quando si tratta di pubblicare un romanzo, che sia italiano o internazionale: la qualità. E la soddisfazione dell’aspettativa del pubblico. Se un buon rmanzo italiano rispecchierà queste necessità di base, allora potrà essere pubblicato, altrimenti no. Solo attraverso una selezione rigorosa dei testi dei nostri autori risuciremo a convincere il pubblico che gli italiani che arrivano a pubblicare valgono la pena di essere letti. La mia esperienza in materia mi dice che è questa l’unica strada per imporre una italian wave nella narrativa di genere.

D: Grazie per la disponibilità, Franco, e in bocca al lupo per questa nuova avventura, a te, e di riflesso a tutti i lettori delle collane da edicola della Mondadori (Giallo in primis).
R: Crepino tutti i lupi della brughiera e grazie a te per l’ospitalità su Thriller Café.

Adesso a voi la palla: che ne pensate?

Articolo protocollato da Giuseppe Pastore

Da sempre lettore accanito, Giuseppe Pastore si diletta anche a scrivere e ha pubblicato alcuni racconti su antologie e riviste e ottenuto vittorie e piazzamenti in numerosi concorsi letterari. E' autore (assieme a S. Valbonesi) del saggio "In due si uccide meglio", dedicato ai serial killer in coppia. Dal 2008 gestisce il ThrillerCafé, il locale virtuale dedicato al thriller più noto del web.

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