I riti dell'acqua - Eva Garcia Saenz de Urturi

Qualche mese fa vi ho parlato de Il silenzio della città bianca, il primo libro dell’omonima trilogia scritta da Eva Garcia Saenz de Urturi, uscito in Spagna nel 2016 ed in Italia prima per Sperling nel 2018 e poi per Piemme nel 2020. Oggi torno a parlarvi di questa trilogia spagnola che nel complesso ha venduto più di due milioni di copie, perché ho appena terminato la lettura del secondo capitolo, I riti dell’acqua, uscito in Italia per Piemme nel 2020 e sempre tradotto da Paola Olivieri.

Bene, dov’eravamo rimasti? Unai Lopez de Ayala, l’io narrante di questa storia, ce lo spiega così:

“Per quelli che non conoscono la mia storia, riassumo a grandi linee: mi chiamo Unai López de Ayala, sono il profiler della Omicidi del commissariato di Vitoria. In pratica, tutti mi conoscono come Kraken. Ho l’afasia di Broca: il serial killer del mio ultimo caso è quasi riuscito ad anticiparmi, conficcandomi una pallottola nel cervello. Non sono ancora in grado di parlare se non con qualche suono gutturale che emetto quando non ho altra scelta. Ma comunico in modo efficace grazie a un programma di scrittura sul mio cellulare.

Ed è esattamente quello che stavo cercando di fare con il mio capo, la vicecommissaria Alba Díaz de Salvatierra, la donna che era anche… insomma: lei. Ma in quel momento, il peggiore possibile, ricevetti un messaggio su WhatsApp da Estíbaliz, la mia collega. La maledissi per quell’intromissione inopportuna”.

Nel messaggio, la collega vittimologa Estíbaliz Gauna comunicherà ad Unai che una donna è stata ritrovata morta nel Tunnel di San Adrián, parte del Camino de Santiago, nei Paesi Baschi. Unai non dovrebbe tornare in servizio, ma si dà il caso che la vittima sia Ana Belen Liaño, la sua prima ragazza che non vede da molti anni, e che fosse incinta. La donna sembra essere stata uccisa seguendo un rito arcaico e poco conosciuto, la Tripla Morte Celtica, che consiste nell’annegare, impiccare e poi bruciare la vittima procurandole una morte dolorosa. Si tratta di un rito sacrificale legato alla fertilità, in cui sembrano coinvolte credenze antiche ed arcane secondo cui le vittime non sarebbero degne di procreare. Questo fa capire ad Unai e ai suoi colleghi che quello di Ana Belen è un omicidio seriale, che la donna è solo una delle vittime, che ce ne potrebbero essere altre in futuro e che probabilmente ce ne sono state altre in passato. Ma ben presto il pericolo toccherà da vicino proprio l’ispettore e profiler: Alba, il suo capo nonché attuale compagna, è incinta e il figlio potrebbe essere suo.

Lo dirò senza mezzi termini: questo secondo capitolo è stato emozionante. I riti dell’acqua conferma a pieno titolo le impressioni che avevo avuto leggendo il primo volume: a metà tra thriller ed indagine etnografica, la trilogia della città bianca è un ottimo esempio di quel filone basco di thriller letterari che uniscono adrenalina, folclore, empatia e terrore. Con scrittura limpida, trame articolatissime di cui tiene sempre ben salde le redini, personaggi descritti magistralmente e difficili da dimenticare, Eva Garcia Saenz de Urturi ci trasporta in un contesto presente, ma che sembra estratto da un’altra epoca, in una terra – quella che comprende Paesi Baschi, Cantabria e Navarra – profondamente legata al suo passato, a credenze, ritualità, tradizioni popolari ancora molto vive nella mente e nelle abitudini dei suoi abitanti. C’è ancora, qui, una devozione alla famiglia e ai suoi dettami che difficilmente oggi ritroviamo nel quotidiano, figurarsi in un thriller. C’è un’attenzione tutta particolare alla storia del territorio che, personalmente, ho ritrovato solo nella Trilogia del Baztàn di Dolores Redondo, anch’essa ambientata in questi luoghi. L’indagine, tuttavia, non va mai in secondo piano rispetto al resto: pur spaziando fra tempi e luoghi diversi, l’autrice non ci fa mai perdere di vista la trama poliziesca che anzi si integra perfettamente nella storia.

Credo che questo secondo volume sarebbe, tutto sommato, comprensibile a chi non avesse letto il precedente, ma il mio consiglio è comunque di leggere la trilogia nell’ordine prestabilito, poiché i riferimenti al primo capitolo sono tanti. Per quanto mi riguarda, presto, molto presto leggerò il terzo volume, I signori del tempo (Piemme 2022) e, ovviamente, tornerò qui a parlarvene.

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I riti dell'acqua
  • García Sáenz de Urturi, Eva (Autore)

Articolo protocollato da Rossella Lazzari

Lettrice compulsiva e pressoché onnivora, una laurea in un cassetto, il sogno di lavorare nell'editoria e magari, un giorno, di pubblicare. Amo la musica, le serate tra amici, mangiare e bere bene, cantare, le lingue straniere, i film impegnati e cervellotici, il confronto, la condivisione e tutto ciò che è comunicazione.

Rossella Lazzari ha scritto 166 articoli:

Libri della serie "Unai Lopez de Ayala"

I riti dell’acqua – Eva Garcia Saenz de Urturi

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