Una giornata nera – Aldo Costa
Una giornata nera di Aldo Costa edito da Marsilio è il libro di cui ci occupiamo oggi al Thriller Café.
Lui e Lei sono in vacanza, si sono ritagliati qualche giorno libero dal lavoro e dalla loro vita frenetica e si sono lanciati in un on-the-road per l’Italia, tra scorci ameni e bed&breakfast caratteristici prima di “mettere la testa a posto” e iniziare una vita insieme.
Mancano un paio di giorni alla fine del viaggio e l’atmosfera tra i due, in auto, non è delle più serene e le curve incessanti della strada che stanno percorrendo non aiutano certo a rilassarsi anzi, tra un tornante e l’altro, anche la nausea inizia a rovinare una mattinata partita già con il piede sbagliato.
All’improvviso compare un bar (o una locanda? O una trattoria?) dall’aria nefasta e dalla materia completamente abusiva con qualche tavolino sgangherato e uno strapiombo di roccia a pochi metri ma, nonostante l’apparenza poco invitante, la coppia decide di fermarsi per un caffè e per respirare un po’ di aria di mare sperando in un po’ di pace e relax.
Si siedono, già abbastanza nervosi e stanchi, e ordinano due caffè all’oste che inizia ad apparecchiare la tavola come se dovessero fermarsi a mangiare e si offre di spostare la loro auto, parcheggiata in prossimità della strada e quindi in una posizione pericolosa. Lui accetta controvoglia e consegna le chiavi dell’auto con tutti i timori che un uomo può avere nel vedere la sua macchina, nuova e desiderata da tanto, nelle mani di un cameriere dall’aria strana come il suo locale, la strada e anche questa giornata, nera – appunto.
Parallelamente, e per gradi, iniziamo anche a scoprire cosa è successo tra i due prima di mettersi in viaggio quella mattina ed anche la sera prima venendo a conoscenza di alcuni momenti molto intimi della loro storia, come si sono conosciuti, cosa fanno nella vita e delle idee / sogni che hanno per il loro futuro.
Al bar intanto i caffè non si vedono, appaiono invece bottiglie d’acqua, antipasti non ordinati e il nervosismo della coppia, di Lui in particolare, cresce fino alla richiesta esplicita del conto che risulta essere esageratamente alto. Lui non ce la fa più, è arrabbiato, è nervoso, non sopporta di essere preso in giro da un personaggio così sgradevole e decide di reagire a questa catena di “soprusi” entrando nel locale con passo sicuro e spavaldo.
Lei rimane da sola al tavolo riflettendo su una serie di sensazioni e di avvenimenti e perdendo il senso del tempo. Il caldo si fa insopportabile e l’afa umida che li accompagna dall’inizio di questa giornata rende tutto più difficile e snervante: desidera solo rimettersi in auto, accendere l’aria condizionata, parlare con Lui e raggiungere il prossimo albergo per farsi una sana doccia rinvigorente. Ma Lui non è ancora uscito dal locale e anche Lei decide di entrare per vedere cosa succede e pentendosi all’istante di non aver trattato personalmente con l’oste, lasciando fare a Lui e al suo ego dando così origine all’avvenimento cardine del romanzo.
L’intera vicenda si compie in un paio d’ore scarse, in un bar di pessima categoria in una località non precisata, con tre protagonisti contati di cui non si sanno i nomi – sappiamo solo che sono Lui, Lei e l’oste.
La trama è molto “semplice” ma Costa riesce a creare una tensione impagabile che ti porta a divorare il libro in modo quasi incontrollabile perché vuoi vedere cosa succede, hai bisogno di capire cosa c’è nel passato – recente e non – della coppia, non puoi posare il libro e non sapere come finirà.
Non è la sovrabbondanza di personaggi, di informazioni, di ambientazioni a fare di una storia un ottimo thriller/noir ma è l’idea di base e la sapienza di centellinarla goccia dopo goccia lasciandoti intendere sempre un po’ di più, ma mai abbastanza fino all’apparizione di un nome, l’unico che viene fatto nel corso della storia, che darà un senso a tutto e decreterà il finale di questo romanzo.
Aldo Costa, torinese, copywriter freelance, ha pubblicato diversi racconti e romanzi. È prematuramente scomparso, all’età di cinquantanove anni, nel febbraio del 2019.
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