Non sono solito segnalare romanzi di piccoli editori o autori emergenti per il semplice motivo di non riuscire a discriminare tra opere buone e bidoni (ma purtroppo, sapete meglio di me che anche con i presunti capolavori si prendono delle sòle mai viste…); quando però l’autore in questione lo conosco personalmente, non solo lo faccio con piacere, ma anche e soprattutto con fiducia di consigliare un libro che merita. E’ questo il caso di Luigi Milani, di cui è da poco uscito Nessun futuro romanzo-backstage che Antonella Beccaria ha abbondantemente elogiato e che Danilo Arona ha omaggiato di una bella prefazione.
La trama è qui di seguito; io vi consiglio di darci un’occhiata, e semmai fare un pensierino a leggere il libro:

“Nessun futuro” è un romanzo a cui la categoria di romanzo va stretta. Potremmo chiamarlo romanzo/backstage, visto che descrive una vicenda che si svolge negli ultimi mesi del 2001 ma in cui magicamente si affaccia mezza storia del rock, dai Beatles al fantasma di Jim Morrison, dalle morti “messe in scena” di certe rock star ai quantomai vivi Rolling Stones. Ma in realtà “Nessun futuro” sfugge a qualsiasi classificazione: come il vero rock, in fondo. E come il vero rock, ci trascina con sé e ci imprigiona nel suo mondo con la sensazione che stia per accadere qualcosa, e poi qualcos’altro, e poi ancora qualcos’altro, in un crescendo vorticoso di suspense e adrenalina.

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Articolo protocollato da Giuseppe Pastore

Da sempre lettore accanito, Giuseppe Pastore si diletta anche a scrivere e ha pubblicato alcuni racconti su antologie e riviste e ottenuto vittorie e piazzamenti in numerosi concorsi letterari. E' autore (assieme a S. Valbonesi) del saggio "In due si uccide meglio", dedicato ai serial killer in coppia. Dal 2008 gestisce il ThrillerCafé, il locale virtuale dedicato al thriller più noto del web.

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