E’ uscito da poco, per Einaudi, Lockdown di Peter May, con traduzione di Alessandra Montrucchio e Carla Palmieri. Eh, direte voi, sai che novità! Sarà il solito libro sulla pandemia! E invece no: Lockdown parla, sì, di una pandemia, ma la particolarità è che è stato scritto ben quindici anni fa, ma gli editori allora lo giudicarono troppo inverosimile per essere pubblicato. Chi l’avrebbe detto che, a distanza di quindici anni, si sarebbe scoperto che May ci aveva visto lungo, aveva previsto una pandemia e che proprio quegli editori avrebbero fatto a gara per pubblicarlo e tradurlo in (ad oggi) quattordici Paesi?

Ebbene, il libro è ambientato a Londra, una Londra in quarantena, con i negozi chiusi, le saracinesche abbassate, le strade vuote, un coprifuoco forzato difficile da rispettare e da accettare. Il Parlamento ha dichiarato lo stato di emergenza nazionale ed ora bisogna correre ai ripari: in città ci sono migliaia di contagiati e non c’è una struttura che possa contenerli tutti. Perciò bisogna costruirne una, un ospedale, e bisogna fare in fretta. Ma, si sa, i guai non vengono mai da soli: nel bel mezzo dell’emergenza i lavori vengono bloccati. Tra le macerie è stato ritrovato un borsone di pelle dal macabro contenuto: le ossa di una bambina di origini cinesi (previsione, anche questa,  inquietante, non c’è che dire). Ad indagare sull’accaduto viene designato un detective alle soglie della pensione, alla sua ultima indagine, Jack MacNeil.

Ben presto l’uomo si accorge di non essere il solo interessato a quel borsone pieno di ossa: Pinkie, un sicario misterioso ed agguerrito è stato ingaggiato per distruggere il borsone e mettere tutti i testimoni in condizione di non nuocere. Da qui inizia la corsa contro il tempo tra Pinkie e lo scozzese MacNeil che, oltre ad indagare sul macabro ritrovamento, dovrà anche capire chi vuole distruggerlo e farne sparire ogni traccia, ogni ricordo. Gli sviluppi si preannunciano sorprendenti.

Di origini scozzesi come il detective protagonista di Lockdown, Peter May è nato a Glasgow nel 1951 e attualmente vive in Francia. Giornalista e autore di moltissime serie Tv, ha scritto una quindicina di romanzi. L’isola dei cacciatori di uccelli (Einaudi Stile Libero 2012) è il primo volume di una trilogia ambientata sull’isola di Lewis, e ha ottenuto uno straordinario successo di critica e pubblico in Gran Bretagna e in Francia. Nel 2013 Einaudi Stile Libero ha pubblicato il secondo volume della trilogia, L’uomo di Lewis, e nel 2015 il terzo ed ultimo, L’uomo degli scacchi. Nel 2018 l’intera trilogia è stata ripubblicata nei Super ET di Einaudi in un unico volume.

Peter May ha inoltre pubblicato, nel 2017, Il sentiero e nel 2020 Lockdown.

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Lockdown
  • May, Peter (Autore)

Articolo protocollato da Giuseppe Pastore

Da sempre lettore accanito, Giuseppe Pastore si diletta anche a scrivere e ha pubblicato alcuni racconti su antologie e riviste e ottenuto vittorie e piazzamenti in numerosi concorsi letterari. E' autore (assieme a S. Valbonesi) del saggio "In due si uccide meglio", dedicato ai serial killer in coppia. Dal 2008 gestisce il ThrillerCafé, il locale virtuale dedicato al thriller più noto del web.

Giuseppe Pastore ha scritto 1637 articoli: