L’intruso di Tana FrenchEinaudi pubblica L’intruso di Tana French, sesto e per il momento ultimo volume della fortunata serie conosciuta come Dublin Murder Squad, in italiano Squadra Omicidi di Dublino.
L’intruso è apparso in lingua origina nel 2016 per Viking Penguin con il titolo di Trespasser e arriva a noi con la traduzione del puntuale Alfredo Colitto, con il quale ci permettiamo di congratularci per l’infaticabile ritmo che alterna traduzioni a titoli personali.

Tana Elizabeth French è nata nel Vermont (USA) il 10 maggio 1973, per poi vivere da bambina in vari Paesi, compresi Irlanda, Italia, Stati Uniti e Malawi. Si è infine stabilita in Irlanda, proprio nella Dublino che è lo scenario della sua fortuna serie poliziesca, ma conserva duplice cittadinanza italo-statunitense.

Inizialmente il suo destino sembra essere legato alla recitazione, ma lo strepitoso successo del suo romanzo d’esordio, In the Woods (2007, arrivato a noi come Nel bosco, due anni dopo), le ha fatto cambiare idea, orientandola definitivamente verso la scrittura.

Nel bosco è il primo volume della serie Dublin Murder Squad ed è riuscito nella rara impresa di vincere Edgar, Anthony, Macavity e Barry Award come miglior esordio. Parte della serie ha continuato a giungere anche sulle nostre sponde, con titoli quali La somiglianza e I luoghi infedeli.

Ora possiamo tornare a seguire le indagini di questa squadra, in una serie che ha la particolarità di non avere un singolo protagonista ma, al contrario, di far ruotare i vari detective, soffermandosi di volta in volta su vari personaggi.
Cerchiamo di scoprire alcuni elementi della trama de L’intruso.

Antoinette Conway immaginava che essere un detective dell’Omicidi di Dublino fosse ben altra cosa. Nella realtà invece è trattata con disprezzo e scarsa simpatia da quasi tutti i suoi colleghi, che non le perdonano il fatto di essere una donna. L’unica eccezione è il suo partner, Stephen Moran, che sconta il fatto di esserle alleato e amico con altrettanta scarsa popolarità nella squadra.

Ai due sono riservati, di volta in volta, o indagini eccessivamente complesse e rognose o, al contrario, casi banali, noiosi e di routine, dei quali nessuno vuole occuparsi. E la morte di Aislinn Murray, alla quale stanno attualmente lavorando, sembra appartenere decisamente alla seconda categoria. L’assassinio è avvenuto in casa della ragazza, che aveva apparecchiato la tavola per una cenetta romantica e lì è stata trovata cadavere.

Tutto punta all’omicidio passionale, scatenato magari da una lite fra innamorati, ma è proprio l’insistenza dei colleghi, che sembrano considerare solo quella pista come valida e vogliono sbrigativamente incriminare il fidanzato, che crea dubbi e sospetti in Antoinette. Che comincia a scavare più a fondo, e scopre che Aislinn era qualcosa di più di una bambolina passiva e innocua…

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Articolo protocollato da Elvezio Sciallis

Elvezio Sciallis è stato uno dei più attenti e profondi conoscitori di narrativa e cinema di genere horror. Ha collaborato per molti anni con La Tela Nera e con Thriller Café prima della sua tragica scomparsa nel maggio 2019.

Elvezio Sciallis ha scritto 245 articoli: