Le ossa dei perdutiAmate l’antropologia forense? Posta così la domanda potrebbe essere difficile. Riformulo: vi piacciono i libri di Kathy Reichs? Se la risposta è affermativa oggi abbiamo buone notizie per voi: edito da Rizzoli, in libreria è da qualche giorno disponibile Le ossa dei perduti, nuovo volume della serie di Temperance Brennan che avevamo lasciato lo scorso anno ferma a La voce delle ossa.
Le ossa dei perduti (Bones of the lost), in particolare, è il sedicesimo episodio della saga e vede l’antropologa alle prese col ritrovamento del cadavere di una ragazza adolescente, abbandonato sul ciglio di una strada di periferia a Charlotte. Ci sono segni di violenza e traumi dovuti all’impatto con un auto in corsa. Potrebbe trattarsi di una delle innumerevoli immigrate clandestine finite nel giro della prostituzione. Ma Tempe Brennan la pensa diversamente, anche perché nella borsetta della vittima stranamente si trova la carta d’identità di un importante uomo d’affari morto mesi prima in un incendio. Chi era davvero la ragazza? Da dove veniva? Temperance deve assolutamente saperne di più e si dedica anima e corpo alle indagini, per fare giustizia a questa giovane che pare essere stata vittima di un complotto di vaste dimensioni. Ma mentre lavora al caso, il dovere la chiama in Afghanistan: una morte sospetta vede implicato un militare americano, e lì tra le montagne e i soldati c’è anche sua figlia Katy, arruolatasi d’impulso dopo la morte del fidanzato…

Uscito giusto lo scorso agosto negli Stati Uniti, Le ossa dei perduti oltreoceano ha raccolto un ottimo consenso di vendite, con i lettori concordi nel giudicare il libro ben approfondito sia nelle parti forensi che in quelle militari. Se si deve trovare qualche neo, forse restano un po’ troppo abbozzati i personaggi minori. Ma si tratta comunque di un libro in puro stile Reichs e in linea con i precedenti: se amate le storie di Tempe Brennan, non resterete delusi.

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Articolo protocollato da Giuseppe Pastore

Da sempre lettore accanito, Giuseppe Pastore si diletta anche a scrivere e ha pubblicato alcuni racconti su antologie e riviste e ottenuto vittorie e piazzamenti in numerosi concorsi letterari. E' autore (assieme a S. Valbonesi) del saggio "In due si uccide meglio", dedicato ai serial killer in coppia. Dal 2008 gestisce il ThrillerCafé, il locale virtuale dedicato al thriller più noto del web.

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