L'attimo prima della verità - David Baldacci

Atlee Pine, è una giovane detective dell’FBI, alta, bella, forte ed esperta di arti marziali, molto stimata dai suoi colleghi, non una rarità nella narrativa di genere USA, come nei tanti film da questa ispirata. Atlee però non è solo una donna muscolare tutta Glok e karate, è molto intelligente, ha un’anima profonda e una sensibilità acuita dalla tragedia che ha segnato la sua infanzia e poi tutta la sua vita. Quando aveva sei anni, nella piccola cittadina di Andersonville, Georgia, dove abitava, una maledetta notte d’estate ha visto l’ombra di un uomo introdursi nella sua cameretta dalla finestra; l’ombra ha messo fuori gioco lei con un tremendo cazzotto sulla testa e poi è scomparso portandosi via Mercy, la sua sorellina gemella, della quale non si sono più avute notizie. Nel frattempo i suoi genitori restavano profondamente addormentati al piano di sotto, fatti di alcol e droga. Il senso di colpa ha poi fatto naufragare il loro matrimonio, il padre è morto suicida, la madre è scomparsa da anni senza lasciare tracce.

Tutto questo è accaduto circa trent’anni prima, ma per Atlee resta una ferita aperta e lei, periodicamente, continua a recarsi in un  penitenziario del Colorado nel quale è rinchiuso Daniel Tor, un serial killer di ragazzine, da tutti sospettato essere l’autore di crimini molto più numerosi di quelli per cui è stato condannato. La detective è sicura che sia stato lui il rapitore di Mercy, perché a quell’epoca risultava presente nella zona di Andersonville, ma non ha prove. Per questo va a trovarlo, nella speranza che Tor si decida almeno a confidarle dove sono sepolti i resti di Mercy: lei non ha dubbi che sia stata uccisa. Ma il criminale ogni volta delude le sue speranze.

Una sera ad Atlee capita un “infortunio professionale”. Colto in flagrante un pedofilo che si appresta a stuprare una ragazzina appena rapita, prima lo disarma e poi quasi lo uccide di botte, senza alcuna giustificazione tecnica o legale. Ci sarebbero gli estremi di una sua espulsione dal corpo. Ma l’agente Pine è troppo in gamba, la FBI non vuole rinunciarci: le viene proposta una lunga licenza, di riposo e riflessione. Ovvio che la proposta non si può rifiutare. Atlee non ha scelta dunque, ma alla fine ubbidisce volentieri. Quel tempo libero è l’occasione per dedicarsi full time a  svelare il mistero di quella lontana notte e, forse, trovare le prove che possano inchiodare l’impenetrabile Tor.

La vediamo quindi arrivare nella piccola Andersonville, in compagnia di Carol Blum, sua collega ed amica, una sessantenne coraggiosa e saggia. La città è cambiata, ma non poi tanto. Non è invece cambiata per niente le sua vecchia casa, dove ora abita un trasandato ma accogliente meccanico che le permette di fare un sopralluogo. I fili della memoria cominciano a collegarsi con l’indagine che Atlee svolge nel presente. La aiutano incontri fortuiti, la donna che faceva da beby sitter a lei e Mercy; un’altra donna che a volte aiutava sua madre per le pulizie e che ora gestisce il B&B dove le due agenti alloggiano. Ma all’indagine in remoto se ne aggiunge presto un’altra presente. La sera stessa del loro arrivo, Atlee e Blum passeggiando scoprono il cadavere di una donna steso in un vicolo, coperto stranamente da un velo da sposa.

La polizia locale non si lascia scappare l’occasione di un agente FBI in città e chiede ad Atlee di collaborare alle indagini. Lei si trova quindi impegnata in una doppia inchiesta quella personale, privata e quella ufficiale per il nuovo delitto. Ma non è detto che tra i due casi non possa esserci un arcano legame.

Atlee svelerà alla fine entrambi i misteri, ma per farlo dovrà immergersi in una palude di verità incoffessabili, di antiche omertà, di miseria morale e la verità, una volta raggiunta, si rivelerà forse più amara della precedente incertezza.

Anche in questo suo nuovo romanzo, David Baldacci (1962), uno dei più affermati autori di thriller americani,  si conferma all’altezza della sua fama: ritmo incalzante della narrazione, rara capacità di dosare tensione e attesa nel lettore, vivida resa psicologica dei personaggi e cura chirurgica nel ritrarre l’America profonda, quella delle campagne del sud, sospese tra modernità e rimpianto. Non resta che augurarci di vedere presto sul grande schermo un film tratto da questo romanzo, che ha tutti gli elementi per una perfetta trasposizione, come già avvenuto per altri libri dell’autore, il più famoso dei quali “Potere assoluto”, diretto e interpretato da Clint Eastwood.

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L'attimo prima della verità. Atlee Pine (Vol. 2)
357 Recensioni

Articolo protocollato da Fausto Tanzarella

Fausto Tanzarella è nato a Taranto nel 1951, dal 1975 vive a Siena; laureato in giurisprudenza ha lavorato nei servizi legali di un istituto di credito. Editore, pubblicista e scrittore, è autore di una serie di romanzi gialli ambientati nella Siena del XIV secolo: “I giorni del corvo” 2009; “Un’ombra nera”, 2011; “Il codice dei corpi”, 2015; “Affresco” 2017 e da ultimo, nel novembre 2021, “Prigionieri del sangue”; tutti editi dalla Pascal Editrice. Tanzarella ha pubblicato anche due gialli di ambientazione moderna: “Via delle Vergini” (Mauro Pagliai editore) con il quale è risultato finalista nel premio letterario “Garfagnana in giallo” 2014 e il “Il cerchio del fantasma”, Oakmond Publishing, 2018.

Fausto Tanzarella ha scritto 56 articoli:

Libri della serie "Atlee Pine"

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Cari frequentatori di Thriller Cafè, come saprete, avendolo già conosciuto qui in passato, l’acclamato scrittore statunitense di thriller e legal thriller David Baldacci è nato da una famiglia di origini italiane, più precisamente della provincia […]

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