L'arte magica del furto“Solo chi conosce il calcio”, diceva la pubblicità di un noto programma televisivo, “può scherzarci sopra”.
La stessa regola, a voler essere sinceri e (diciamolo) un po’dissacranti nel paragone, vale per il Noir.
Solo chi conosce il più nobile e insidioso tra i generi letterari può permettersi di scherzarci sopra, contaminarlo, modellarlo.
Tessere trame che vanno al di là del solito sparatutto, elevando il concetto di thriller verso cieli più alti e – se vogliamo – più puri.
Christopher Brookmyre, uno che da quando un giorno ha deciso di uscire a braccetto con Mediano Zero parlando di “Un mattino da cani” non ha certo bisogno di presentazioni, ne ha sparata un’altra.
E questa volta la pistolettata è davvero bella grossa, di quelle che neanche in un film di Tarantino.
La magica arte del furto” non è un capolavoro, ma poco ci manca.
La storia del rapinatore Zal e della bellissima detective Angelique De Xavia, sospesa tra la volontà di catturarlo e l’innegabile consapevolezza della potenza del suo fascino.
Una storia di furti ed illusioni, magia e rapina.
Un binomio che si sta facendo largo a spintonate nell’immaginario collettivo nei milioni di lettori/spettatori che non disdegnano di spendere 10 euro per un e-book o 7 euro per una buona serata al cinema.
Basti pensare al neo proiettato “Now you see me”, pellicola che sul concetto di magica rapina trae linfa vitale ed effetti speciali, rielaborando quell’idea di furto dadaista che in Brookmyre ha messo seme e germoglio, con risultati più che soddisfacenti, e quanto mai sorprendenti.
Una scrittura acida che corrode la pagina, meno dura ma più cattiva di Gischler, meno dura ma più cattiva di Lansdale (anzi, forse in quest’ultimo caso possiamo decretare un buon pareggio).
Un distillato di Acido Scozzese che non è una novità (dire a Brookmyre che è una novità sarebbe come dire ai Queen che sono una promessa della musica inglese…) ma una splendida conferma.
Un libro che vale la pena leggere, per farsi quattro risate, bersi qualche sorsata di buon Noir, sorridere pensando alle espressioni del signorotto benpensante che per errore si imbatte in questa bella storia.
Una storia che è una storia di ladri e d’amore.
Ma soprattutto di magia.

L’arte magica del furto, di Christopher Brookmyre: acquistalo su Amazon!

Articolo protocollato da Francesco Colò

Francesco Colò (23 anni) è giornalista e studente di Giurisprudenza. Da sempre appassionato di lettura e scrittura creativa, divora voracemente tutto ciò che abbia a che fare con la parola stampata. I maestri di sempre: mostri sacri del genere horror e thriller, da King a Lansdale, passando per Gischler senza dimenticare il buon Matheson ed il sempre verde Mc Carthy. Ha all’attivo due romanzi, Texas Dream, edito da Albatros e A Dustland Fairy Tale (Montag Editore), storia di sangue e pallottole direttamente dal profondo sud degli States. Collabora con una radio locale (Radiospazio103) e con un quotidiano sportivo (Udineseblog).

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