La sconosciuta di Porta Venezia, ovvero avventura numero cinque per la magliaia Delia, questo personaggio realmente vissuto nella zona, ora celebrata dai romanzi di Mauro Biagini.

Lo incontro nuovamente a Risolto Giallo e con piacere ritroviamo i topoi dell’autore: il quartiere, con le sue vivacità, il suo lato pop, le bellezze architettoniche ed il parco. Elisabetta Seregni, con cui l’ho intervistato, ci ha confermato che il rione è esattamente come lui lo descrive e passeggiare per quelle strade è un’esperienza bifocale, essendo talmente tanti gli spunti che, avendo a mente le pagine di Biagini, pare di percorrerlo avendo a fianco i personaggi di Mauro.

Ma fra i tratti caratteristici di questo autore quello che nell’ultimo nato è portato sino all’estremo è la sua passione per la struttura del delitto nella stanza chiusa. Se prima, nei romanzi precedenti il perimetro di manovra della magliaia era circoscritto al quartiere, e le informazioni pervenivano alla investigatrice attraverso la sua fitta rete di conoscenze i cui racconti si mescolavano alle osservazioni dirette, stavolta Biagini ha costretto Delia ad un numero quasi alla Houdini, perché l’ha confinata in una stanza di ospedale, lontana dai vicini, dagli amici e dalle fonti di informazioni.

Un esercizio di costruzione di trama molto interessante, che rende più arduo per Delia trovare il responsabile (ma non impossibile) e che sta disseminando Porta Venezia di cadaveri, visto che a Biagini diverte utilizzare anche persone che realmente conosce. Stavolta la vittima si chiama Maurizio del Fa, è un immobiliarista affermato che alla presentazione del romanzo era in prima fila. La sua fine sembra un incidente stradale colposo ma, come Delia comprende sin dall’esordio dell’indagine ufficiale, non solo è una vera esecuzione ma coinvolge molti altri personaggi del quartiere. E poiché Porta Venezia per la magliaia è un libro aperto, sarà ancora una volta lei, dal lettino dell’ospedale, ad indicare al commissario Masini la strada per la soluzione.

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Articolo protocollato da Alessia Sorgato

Alessia Sorgato, classe 1968, giornalista pubblicista e avvocato cassazionista. Si occupa di soggetti deboli, ossia di difesa di vittime, soprattutto di reati endo-famigliari e in tema ha scritto 12 libri tra cui Giù le mani dalle donne per Mondadori. Legge e recensisce gialli (e di alcuni effettua revisione giuridica così da risparmiarsi qualche licenza dello scrittore) perché almeno li, a volte, si fa giustizia.

Alessia Sorgato ha scritto 121 articoli: